Deus Ex è una famosa serie di videogiochi ambientata in un ventunesimo secolo distopico e cyberpunk. Ma com’è nata e, soprattutto, che fine ha fatto?
LA NASCITA
Warren Evan Spector, nato nel 1955 a Manhattan, dopo aver maturato esperienza nel mondo dei giochi di ruolo cartacei e digitali, approda all’industria videoludica lavorando a Wing Commander e a diversi “sparatutto” in prima persona per Origin Systems. Successivamente si unisce a Looking Glass Studios, dove contribuisce a titoli come Ultima Underworld, System Shock e, soprattutto,Thief.
Dopo l’acquisizione di Looking Glass da parte di Eidos, Spector si trasferisce in Ion Storm. Qui trova il tempo di dedicarsi a un progetto decisamente particolare. In un periodo in cui il mondo dei videogiochi era ancora rigidamente diviso in generi distinti, con un pubblico molto settoriale, Warren Spector decide di rompere gli schemi: mescola i canoni dello sparatutto in prima persona con quelli degli adventure game, aggiungendo meccaniche tipiche dei GDR e alcuni elementi stealth mutuati da Thief.
Nasce così Deus Ex.
DEUS EX
Sviluppato da Ion Storm e pubblicato da Eidos Interactive su Microsoft Windows, PlayStation 2 e Mac OS, Deus Ex esce il 26 giugno del 2000.
Il primo capitolo della serie è ambientato nell’anno 2052, in una New York devastata da una misteriosa epidemia chiamata “Morte Grigia” e dagli attacchi terroristici. In questo scenario, il giocatore veste i panni di J.C. Denton, un agente speciale dell’UNATCO, la forza speciale d’intervento internazionale per il contrasto delle attività terroristiche.
Deus Ex si sviluppa in un ambiente distopico e ostile ma anche sorprendentemente vicino alla nostra realtà. Il gameplay mette in evidenza la libertà del giocatore che può affrontare le missioni a pistole spianate o decidere per un approccio stealth più sicuro. A fare la differenza sono tuttavia le scelte che influenzeranno il corso della storia e plasmeranno il protagonista secondo la personalità del videogiocatore. In questo modo, Deus Ex diventa quasi un simulatore di vita che dà la sensazione di fare davvero parte di quel mondo virtuale.
La pubblicazione del gioco riceve elogi tanto dalla critica quanto dal pubblico. Nel 2002 viene annunciato un adattamento cinematografico prodotto dalla Columbia Pictures: verrà poi cancellato nel 2004, ma intanto tutti gli appassionati restano in attesa di un sequel.
INVISIBLE WAR
Deus Ex: Invisible War, sequel di Deus Ex sviluppato sempre da Ion Storm e pubblicato da Eidos Interactive, esce nel dicembre 2003 per Microsoft Windows e Xbox.
L’ambientazione del secondo capitolo è collocata 20 anni dopo il precedente, con un mondo colpito dal “Collasso”, una nuova catastrofe. Il protagonista è Alex D, il clone di Denton.
Invisible War si presenta come un ottimo videogioco, capace di espandere le possibilità offerte al giocatore. Tra le novità spiccano la possibilità di scegliere l’ordine con cui affrontare le missioni e una maggiore enfasi sui potenziamenti cibernetici applicabili al protagonista.
Il titolo, tuttavia, divide nettamente l’opinione del pubblico. Da un lato c’è chi lo elogia e lo considera un gioco eccellente; dall’altro, chi lo ritiene un more of the same, con una trama più debole rispetto al primo capitolo e un gameplay semplificato. Nonostante le critiche, Deus Ex: Invisible War riuscirà comunque a eguagliare le vendite del primo Deus Ex.
LA FINE DI ION STORM E HUMAN REVOLUTION
Nel 2004 Warren Spector lascia Ion Storm. L’azineda, priva di una figura così rilevante, non riesce a riorganizzarsi e viene assorbita da Eidos che la chiude. Tre anni più tardi, Eidos rivela il progetto Human Revolution, sequel diretto dei due Deus Ex precedenti.
Lo sviluppo dell’opera sarà però a dir poco travagliato. L’idea originale subisce numerosi rimaneggiamenti, arrivando persino a una revisione completa del progetto. Solo dopo l’acquisizione di Eidos da parte di Square Enix, nel 2010, viene annunciata una finestra di lancio per il gioco.
L’anno successivo Deus Ex: Human Revolution esce finalmente su PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows. Contrariamente a quanto dichiarato e alle aspettative, il videogioco è di fatto un prequel ambientato nel 2027, cioè venticinque anni prima degli eventi di Deus Ex. Siamo agli albori della tecnologia per gli impianti biomeccanici, e il giocatore veste i panni di Adam Jensen, accompagnandolo nella sua lotta contro terroristi potenziati biomeccanicamente.
Questa terza incarnazione del brand rimane fedele alla struttura dei capitoli precedenti, dove la libertà di scelta è uno degli elementi centrali del gameplay. A ciò si aggiunge un ottimo combat system, arricchito da sezioni in terza persona pensate per le fasi stealth più complesse. Il tutto impreziosito da una trama potente e da una colonna sonora davvero molto azzeccata.
Human Revolution riceverà però alcune critiche. Le principali riguardano le boss fight: poco ispirate e, a tratti, frustranti, poiché costringono il giocatore a un approccio diretto e confusionario. Questo problema sparisce con la versione Director’s Cut, pubblicata un paio d’anni dopo.
MANKIND DIVIDED
Sulla base creata da Human Revolution per un possibile nuovo filone della serie, nel 2015 viene presentato ufficialmente Deus Ex: Mankind Divided. Il nuovo capitolo della serie, sviluppato da Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One, esce nell’agosto 2016.
La trama si sviluppa nel 2029, due anni dopo gli eventi di Human Revolution, e segue ancora le vicende di Adam Jensen. Il protagonista adesso è alle prese con sommosse popolari e scontri fra le fazioni favorevoli alle installazioni biomeccaniche e quelle che le rifiutano categoricamente.
Anche Deus Ex: Mankind Divided stupisce per la libertà decisionale lasciata al giocatore e per l’originalità della trama, ma il pubblico lo critica per il finale ambiguo e la longevità estremamente inferiore a quella del predecessore. Ciononostante, il gioco ha ricevuto un numero sufficiente di giudizi positivi per la candidatura come Miglior Gioco di Ruolo ai Game Awards del 2016.
Immagine di testa screenshot YouTube