La pandemia di COVID-19 non cambia solo la vita delle persone, obbligate alla quarantena, ma impatta pesantemente anche sullo sport.
La prevenzione dal contagio ha fatto sì che venissero cancellate o posticipate tutte le manifestazioni sportive a livello mondiale, con un enorme danno economico e di comunicazione per gli operatori, ma anche di mancato intrattenimento per gli appassionati che in questo periodo avrebbero potuto fare dello sport in TV una strumento importante per resistere all’isolamento.
Fine delle trasmissioni fino a data da destinarsi, quindi? Non esattamente.
Alcune federazioni e leghe hanno ben pensato di trasferire le competizioni dal mondo “reale” a quello “virtuale” degli eSports.
Prendiamo il calcio. Sia la Liga (Spagna) che la Bundesliga (Germania) hanno deciso di ridare vita ai loro campionati attraverso FIFA20.
Gli spagnoli sono stati gli apripista, con una sfida avvenuta qualche giorno fa tra i giocatori Borja Iglesias e Sergio Reguilon, rispettivamente del Betis e del Siviglia. La partita è finita con un rocambolesco 6-5 per Iglesias, seguita da ben 60.000 spettatori collegati via Twitch.
Da lì è nata l’idea di un torneo sempre su FIFA20, al quale i 20 club della Liga hanno aderito subito. Nei giorni prossimi davanti allo schermo ci sarà un giocatore professionista di ogni squadra (ad esempio il Barcellona affiderà il pad a Sergi Roberto, il Real Madrid a Marco Asensio e l’Atletico a Marcos Llorente) che per una volta dovrà usare le mani al posto dei piedi.
Le prime 12 squadre dell’attuale campionato di calcio partiranno direttamente dagli ottavi, dove aspetteranno le 4 qualificate dal pre-turno. Da lì in avanti si procede ad eliminazione diretta fino alla finale in programma domenica 30 marzo. Tutto rigorosamente streammato su Twitch.
Più o meno la stessa cosa avviene in Germania dove la DFL (la federazione a capo delle prime due serie del calcio tedesco) sta per dare il via alla “Bundesliga Home Challenge”: due settimane di partite in cui 26 squadre si contenderanno la vittoria su FIFA20, guidate da due player ciascuna, uno dei quali sarà un calciatore della rosa della prima squadra.
Ma non c’è solo il calcio. Anche la Formula 1 è corsa ai ripari, dando vita in tempi record alle F1 Virtual Series. I Gran Premio si giocheranno su F1 2019, con numero di giri ridotto a 28 e con al volante (quello per console/pc naturalmente) gli stessi piloti della varie scuderie. Non tutti purtroppo, perché alcuni hanno disertato il primo appuntamento, quello del GP del Barhein di domenica 22 marzo, rimpiazzati da piloti di altre formule e campioni di sport diversi. Nonostante le assenze, l’evento ha registrato un milione di followers sui vari canali dove è stato trasmesso (YouTube, Twitch e Facebook).
Un formato, quello della F1, che ora la formula NASCAR si appresta a seguire per rimpiazzare le gare cancellate con eventi esportivi.
Ed è probabile che a breve molti altri sport faranno la stessa scelta. Almeno fino a quando il virus non sarà più un problema.
Nel frattempo la strada al binomio sport-esports è definitivamente aperta.