La passione italiana per gli eSports è cosa recente, se paragonata a quelle di Giappone, Corea, Stati Uniti, Germania e Francia, ma senza dubbio in forte crescita.
A rafforzare questa sensazione, arriva l’annuncio di Lega Serie A relativo alla nascita di “eSerie A TIM“, il campionato di calcio italiano in formato eSports.
Per chi non lo sapesse, gli eSports (o electronic sports) sono giochi per console o pc attorno ai quali si svolgono vere e proprie competizioni nazionali e internazionali di altissimo livello, in grado di coinvolgere milioni di giocatori in tutto il mondo. Non solo: per i giochi più famosi, le fasi finali dei campionati diventano eventi dal vivo al quale assistono decine di migliaia di appassionati.
A tutti gli effetti, gli eSports sono giochi dove conta l’abilità, dove è necessario saper pensare in termini strategici e per i quali è necessario allenarsi con costanza. Sono affini, anche se non ne fanno ancora ufficialmente parte, a quella categoria di giochi definiti skill games (Scacchi, Dama, Bridge, Poker Texas Hold’em). Con tutte queste caratteristiche non sorprende l’interesse da parte del sistema-calcio italiano per gli eSports.
Il campionato si svolgerà in due fasi: prima un percorso di selezione ad eliminazione diretta, seguito da un Campionato vero e proprio articolato in Gironi, Play-Off e un Grand Final. La finalissima, prevista per maggio, si svolgerà in un evento al quale potrà partecipare il pubblico e dove verranno incoronati i Campioni d’Italia della prima edizione della “eSerie A TIM”.
Con questa mossa, il calcio italiano si allinea a Virtual La Liga Esports in Spagna, la ePremier League in Inghilterra, la Virtual Bundesliga in Germania, la e-Ligue 1 in Francia.
Grande la soddisfazione di Luigi de Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A: “È per noi un grande piacere presentare la eSerie A TIM. Gli eSports sono un fenomeno in continua crescita ed espansione e rappresentano uno dei settori chiave dello sport business. Abbiamo la grande opportunità di coinvolgere un target sempre più ampio e trasversale, avvicinandoci così alle nuove generazioni“.
Gli eSports utilizzati per la competizione dovrebbero essere (il condizionale è per il momento d’obbligo) Fifa20 e eFootball PES 2020. Ogni squadra sarà composta da due “giocatori pro” e da due giocatori dilettanti provenienti da un sistema di qualifiche online gestito dalla Lega stessa.
Anche l’eSports-calciomercato ha già preso il via, con i vari team a caccia dei giocatori pro. Molti di questi sono giovani talenti del gioco virtuale, che hanno accumulato l’esperienza agonistica all’interno delle squadre di eSports presenti nel nostro Paese.
A parte le società calcistiche già attrezzate per gli eSports (Roma, Sampdoria, Parma, Bologna e Juventus), negli ultimi giorni hanno iniziato a muoversi anche Cagliari, Torino, Napoli, Milan e Inter. Da quest’ultima è arrivato pochissimi giorni fa l’annuncio della partnership con QLASH, team di eSporters con sede a Treviso e gestito da due noti ex-professionisti del poker.
QLASH metterà a disposizione dell’Inter Diego “Crazy_Fat_Gamer” Campagnani, eccellenza mondiale degli eSports a tema calcistico, e Luigi “Kirito_Yuuki_00” Loffredo, una delle migliori proposte a livello italiano, i quali indosseranno in tutte le competizioni ufficiali una maglia nerazzurra appositamente ridisegnata.
“L’ingresso nel mondo degli eSports rappresenta un passo importante nello sviluppo del brand Inter” ha affermato Alessandro Antonello, CEO Corporate di FC Internazionale Milano. “La creazione di un team di eSports è la testimonianza di quanto il nostro Club lavori costantemente per essere sempre più presente e competitivo in tutti gli ambiti, con un’attenzione particolare verso le nuove generazioni e i loro interessi. Gli eSports sono un fenomeno costantemente in crescita, che conta 1.200.000 fan solo sul territorio italiano. Siamo molto contenti di intraprendere questa nuova avventura con al nostro fianco una realtà importante come QLASH, azienda leader nel settore”.