L’organizzazione esportiva Liiv SANDBOX, nota anche come SANDBOX Gaming, ha annunciato l’ingaggio di Jeon “DangMoo” Su-jin per il secondo team di League of Legends. Jeon Su-jin diventa così la prima giocatrice a debuttare nella LCK Challengers, ovvero della lega sudcoreana minore.
Può sembrare poco, ma quando si tiene conto che nel mondo di League of Legends le giocatrici sono una rarità, si comprende come questo sia un passo in avanti degno di nota. A maggior ragione se avviene nell’ambito super competitivo della Corea del Sud, dove ogni anno i team più attrezzati puntano dritti al titolo mondiale.
Vale la pena ricordare che la struttura delle società sudcoreane che competono nella major league (la LCK) prevede la presenza di un team academy iscritto alla serie minore. Un meccanismo interessante e virtuoso, perché la squadra “primavera” è quasi sempre una fucina di nuovi campioni, dalla quale attingono i team maggiori. E che diventa ancora più interessante quando un’organizzazione come SANDBOX apre alla quota rosa.
In realtà c’è un precedente internazionale: quello del team turco İstanbul Wildcats che in passato ha creato una formazione femminile per partecipare alla Turkish Academy. Nonostante l’ottima perfomance, però, alla fine tutte le giocatrici hanno dovuto ripiegare su altri percorsi professionali, non avendo trovato uno spazio negli eSports.
Anche Jeon Su-jin non è una pro player e non possiede una vera e propria esperienza nel competitivo di medio-alto livello. E’ tuttavia una content creator molto seguita in Corea del Sud, con 247.000 iscritti al proprio canale YouTube e 186.000 followers su Twitch. Da qui l’interesse dell’organizzazione per il suo talento comunicativo-creativo ma anche per l’ottimo livello elo.
“DangMoo” dovrà comunque guadagnarsi il ruolo di titolare perché la formazione ha già 5 giocatori. Il suo rivale diretto è il 16enne support PlanB, cresciuto all’interno dell’Academy e che al momento è favorito per fare parte del quintetto base, insieme a Ddahyuk, Vincenzo, Guti e Diable. La sfida è tuttavia aperta.
Jeon Su-jin punterà soprattutto su Ahri e Lulu, una combo di campioni particolare e interessante. Sarà un testa-a-testa tra due giovani emergenti, con l’aggiunta della competizione tra maschio e femmina, così rara nel competitivo di LoL.
E non sono in quello. L’intera industria esportiva ha bisogno di più figure femminili al proprio interno, senza la quali il settore non può crescere più di tanto. Averne una nel competitivo sudcoreano di LoL potrebbe rappresentare un traino molto importante.
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