La passione per gli eSports si allarga sempre di più nel Belpaese. Questo è quanto emerge dalla ricerca Gaming ed Esports in Italia realizzata da Yougov* e presentata dall’Osservatorio Italiano Esports.
Cominciamo dal dato più eclatante: in Italia ci sono ben 6 milioni di persone che si dichiarano interessate ai videogiochi competitivi, cioè gli eSports. Il dato diventa ancora più sorprendente quando si legge che il 37% del totale è costituito da donne. Una percentuale fdesisamente inaspettata se comparata ad altri settori del gaming, quelli ad esempio il betting e il poker, dove la “quota rosa” è nettamente inferiore. Insomma, negli eSports c’è molta meno discriminazione (o forse non ce n’è proprio) e questo li avvicina sempre di più al mondo dello sport tradizionale.
Il numero, però, va decifrato correttamente. La ricerca di Yougov ha infatti individuato due categorie: coloro che si dedicano ai videogiochi per passione (Esports fan) e quindi “seguono” quello che è visto come un puro hobby, e coloro che invece sono più attivi davanti a console, computer o sistema mobile, cioè gli Hardcore Gamers. I 6 milioni di cui sopra sono soltanto gli Esports fan, mentre gli Hardcore Gamers sono 1,3 milioni, con una presenza femminile ancora più elevata: il 39% del totale. In tutto quindi ci sono 7,3 milioni di persone che oggi fanno parte di questo settore ancora in fase di crescita.
Un settore che inevitabilmente è anche un mercato dove si acquistano prodotti, si leggono informazioni, si utilizzano contenuti multimediali. E dove la pubblicità è gradita dal 50% dei soggetti soprattutto quando sono coinvolti personaggi riconosciuti dalla community. Altro dato interessante è quello che descrive il background e le abitudini di questo field: il 45% vive in famiglie dal reddito basso e ha un consumo mediale elevato, il 19% naviga in Internet almeno 50 ore a settimana e il 40% guarda almeno 20 ore di tv a settimana.
Sempre a livello di consumi, gli appassionati di esports ordinano spesso cibo d’asporto (il 35% contro una media nazionale del 17%) e mangiano con frequenza sia snack che merendine (46%). Alto anche l’uso di servizi di streaming in abbonamento (35% contro una media nazionale del 25%) e dei social: più o meno tutti, anche se in testa ci sono Instagram e TikTok.
Ma come si colloca l’Italia rispetto agli altri Stati Europei? Piuttosto bene, sempre secondo la ricerca supportata dall’OIES, che indica il nostro Paese al primo posto in Europa per consumo di videogiochi da mobile (il 58% del target) e al terzo posto per utilizzo di console (il 24%). Tra le piattaforme di streaming più utilizzate svetta Twitch, con gli italiani al terzo posto in Europa, poi Youtube Gaming (Italia al primo posto nel continente) e Facebook Gaming.
Sono dati davvero importanti e utili e che forniscono un quadro molto più preciso dell’attuale fenomeno esportivo italiano. Questo in sintesi l’intervento di Luigi Caputo ed Enrico Gelfi, co-founders dell’Osservatorio: “La ricerca sviluppata da Yougov per il network dell’OIES dimostra un quadro sorprendente della popolazione italiana interessata al gaming. Per la prima volta questi dati mostrano in profondità la composizione di questo target. È un lavoro preziosissimo per i brand che vogliono inserirsi in questo mercato, perché offre gli esatti spunti sulla composizione del settore. Questo è proprio l’impegno assunto dall’OIES: consentire una sempre maggiore conoscenza del mercato per avvicinare le aziende e far evolvere il movimento italiano. In questo ambito l’Osservatorio è diventato il punto di riferimento nel Paese”.
La centralità del collegamento tra mondo degli eSports e mondo del lavoro (aziende, brand, figure professionali) è al centro anche del pensiero di Daniele Abbate, Sales Manager di YouGov: “Il percorso intrapreso con OIES sta portando i risultati attesi: anche in Italia come a livello globale stiamo diventando un punto di riferimento per le aziende che vogliono conoscere, esplorare ed entrare in contatto con Gamers e Fans di questo mondo in forte evoluzione. Ringraziamo i fondatori dell’Osservatorio per i continui stimoli e per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo per il movimento Italiano”.
Quando si semina bene, i frutti sono destinati ad arrivare prima o poi.
NOTA: la ricerca è stata svolta su 24 paesi nel mondo, con campioni di almeno 1000 intervistati per paese, rappresentativi della popolazione nazionale per fasce d’età, genere e area geografica. I paesi europei inclusi nell’indagine sono: Spagna, UK, Germania, Italia, Francia, Svezia, Norvegia, Danimarca. Le interviste sono state condotte a settembre 2020 su panel proprietario YouGov.
Fonte esportsmag.it