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Spot Goes to Hollywood, sequel di Cool Spot, è un videogioco platform sviluppato da Eurocom e pubblicato in Europa da Virgin Interactive Entertainment (Acclaim Entertainment in America) per Sega Mega Drive nel 1995. Nel 1997 sono uscite le versioni migliorate per Sega Saturn e PlayStation a cura di Burst.

LA TRAMA

Siamo ad Hollywood. Una bolla trasportata dal vento entra in un cinema e colpisce un distributore di bibite Cool Spot. Assieme alla lattina, dal distributore esce anche Spot stesso che, dopo essersi intrufolato in sala proiezioni ed aver giocato con un proiettore premendone casualmente i tasti, rimane intrappolato al suo interno. Viene così proiettato all’interno dei film stessi. Il suo compito sarà attraversare tutte le pellicole (ovvero i livelli) per riuscire a liberarsi dal proiettore, solo per scoprire che assieme a lui sono arrivate nel mondo reale anche tutte le spaventose creature dei film!

LO SAPEVI CHE…

Cool Spot, o Spot per brevità, è la “mascotte” statunitense della bibita 7 Up. In sostanza, si tratta del punto rosso comparso sull’etichetta della bevanda per la prima volta nel 1987.

All’inizio degli anni ’90, quando negli spot televisivi il logo della bibita ha iniziato a perdere forza, l’azienda produttrice (Dr. Pepper, temporaneamente rilevata da Schweppes) ha deciso di rendere più accattivante la mascotte antropomorfizzandola con l’aggiunta di gambe, braccia, bocca e un paio di occhiali da sole.

In quel momento è nata Cool Spot, un’icona pubblicitaria che non parlava ma, grazie alla voce del doppiatore Frank Welker, comunicava attraverso una variegata gamma di suoni. Tutto questo in linea con la comunicazione di 7 Up che si pubblicizzava come “The Uncola”.

Dal 93 al 97 Cool Spot è stata protagonista di diversi videogiochi (advertgames), il cui ultimo capitolo è appunto Spot Goes to Hollywood. Ed è anche l’unico della serie in cui la bevanda 7 Up non è citata esplicitamente se non per i dettagli sul copyright.

IL GAMEPLAY E LE DUE VERSlONI DEL GIOCO

Il gameplay di Spot Goes to Hollywood è quello di un semplice platform lineare con visuale isometrica. Per i movimenti si usano le frecce direzionali, mentre i tasti danno la possibilità di saltare, correre più velocemente, sparare palline rosse e compiere un’azione speciale. L’obiettivo è superare i livelli uno dopo l’altro, raccogliendo puntini rossi per guadagnare vite extra e stelle per sbloccare livelli bonus.

Nella versione Sega Mega Drive il gioco presenta uno scenario piratesco, uno horror, uno d’avventura e uno di fantascienza, mentre quelli bonus sono ambientati nell’universo di Alien e all’Inferno.

Nella versione Sega Saturn e PlayStation, invece, i livelli principali sono: un film sui pirati, un film d’avventura e un film horror. Quelli bonus portano in un ’ambientazione western, una incentrata sui dinosauri e una di fantascienza. Completare i livelli bonus darà esito ad un finale migliore del gioco.

ACCOGLIENZA

All’uscita Spot Goes to Hollywood è stato elogiato per la grafica ed il design, soprattutto nelle versioni Sega Saturn e PlayStation che hanno colpito anche per la bellezza dei filmati. Tuttavia il titolo ha ottenuto complessivamente più giudizi negativi che positivi.

Sulla valutazione hanno pesato la ripetitività del gioco e ancora di più la visuale isometrica che rendeva particolarmente difficile capire dove si trovassero gli oggetti. Con l’aggiunta di controlli confusi su tutte le possibili configurazioni. Alla fine dei conti, Spot Goes to Hollywood è risultato così frustrante da essere quasi ingiocabile.

I lavori su una versione migliorata del gioco o un possibile sequel sono stati interrotti anche per questa accoglienza negativa. Inevitabile il finale malinconico: con Spot Goes to Hollywood si è conclusa l’avventura di Cool Spot nell’universo videoludico.

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