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Il gene del talento e i miei adorabili meme (The Gifted Gene and My Lovable Memes) è una raccolta di saggi scritti da Hideo Kojima e pubblicati sulla rivista Papyrus fra il 2007 e il 2009, sulla rivista Da Vinci fra il 2010 e il 2013, con l’aggiunta finale di due testi datati 2019. Questi ultimi si rifanno a dialoghi intercorsi tra Hideo Koijma e Gen Hoshino alla vigilia del lancio di Death Stranding.

Con l’aggiunta di una breve prefazione di Kojima, le 281 pagine del libro pubblicato dall’editore 451 sono articolate nelle tre parti che abbiamo indicato e che costituiscono una sorta di viaggio temporale nel percorso creativo di uno dei più grandi videogame designer di sempre.

Si tratta quindi di un libro per soli addetti ai lavori o fan di Kojima?

PRIMA DI TUTTO: COSA NON E’

Se vi approcciate a Il gene del talento e i miei adorabili meme cercando una sorta di autobiografia lavorativa, una disamina e una storia dello sviluppo dei videogiochi firmati dal Hideo Kojima, rimarrete delusi. Non è infatti quello che troverete in questo testo. Tuttavia, il libro non è neanche una biografia che narra la vita privata del game designer e, in questo caso, scrittore. È un’opera che racconta qualcosa che sta nel mezzo, senza parlare davvero di nessuna delle due.

COSA VUOLE ESSERE E A COSA SERVE

In questo libro, Hideo Kojima recensisce o racconta soprattutto opere di terzi, parla di libri ma non manca di citare altri media come il manga, il cinema, le serie televisive e persino la musica. L’autore racconta alcune fra le opere che sono state per lui più significative a livello personale, e in più occasioni lo fa scendendo da quel piedistallo di ego che caratterizza il suo modo di porsi nell’ambiente lavorativo. Così facendo Kojima ritrova una dimensione più intima e personale per esplorare quella zona grigia che esiste fra la sfera privata e quella professionale.

L’intento dichiarato della raccolta è quello di trasmettere i meme, cioè i diversi “me” (me-me), che lo hanno ispirato. Secondo l’autore, infatti, la massima aspirazione per un creativo è lasciare un’eredità che ispiri gli altri a creare qualcosa di proprio. Così Kojima crea questa raccolta di fonti di ispirazione, di opere che gli hanno dato qualcosa influenzandolo nella quotidianità e la collega alla sua vita privata e ad i suoi ricordi personali.

IL RISULTATO E CHI DOVREBBE LEGGERLO

Il gene del talento e i miei adorabili meme è una lettura leggera e piacevole, estremamente scorrevole e affrontabile anche in modo discontinuo grazie alla natura breve o brevissima dei testi che contiene.

Non aspettatevi una racconta di saggi di altissima critica letteraria perché non lo è e nemmeno vuole esserlo. Senza dubbio risulta un testo molto piacevole per chi apprezza Hideo Kojima e le sue opere, anche perché regala diverse chicche agli appassionati: qualche piccolo dettaglio in più sulle abitudini dell’autore (ad esempio il piccolo rituale di visitare le librerie) o sui suoi personaggi (uno su tutti, il motivo che si cela dietro la nazionalità di Skull Face).

Il libro può essere interessante anche per qualsiasi creativo perché spinge a ragionare sui media con i quali ci si confronta quotidianamente, e nelle modalità con cui si possono legare alla propria sfera privata o essere riutilizzati come fonte d’ispirazione.

Il gene del talento e i miei adorabili meme è acquistabile in italiano al prezzo di €15,20 su Amazon.it e Ibs.it.

Immagine di testa: LONDON, ENGLAND – MAY 17: Hideo Kojima attends the UK premiere of “Furiosa: A Mad Max Saga” at the BFI IMAX Waterloo on May 17, 2024 in London, England. (Photo by Kate Green/Getty Images for Warner Bros. Pictures)

Si ringrazia Nicola Benetton per il contributo

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