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E’ in arrivo un nuovo film sul mondo degli eSports. Si dovrebbe intitolare “1UP” anche se la notizia è ancora piuttosto coperta da un certo grado di riservatezza. Sul fronte delle certezze ci sono il nome del protagonista e quello del regista. Il primo è Elliot Page, l’attore canadese protagonista di Juno, Inception, X-Men: Giorni di un Futuro Passato e dell’acclamata serie tv The Umbrella Academy. A scanso di equivoci, ricordiamo che il suo nome di nascita è Ellen Grace Philpotts-Page, cambiato nel 2020 insieme alla propria identità sessuale, da femminile a transgender.

Il regista è invece Kyle Newman (The Hollow, Barely Lethal) che ha definito il film come “il gioco perfetto, ambientato nel mondo degli eSport”. Una frase che fa soltanto capire che al centro della storia ci saranno le competizioni di videogame. Secondo quanto riportato dal sito estnn.com, la protagonista è una “una giocatrice di nome Vivian Lee” che dopo aver lasciato la sua squadra di eSport del college, piuttosto che sopportare il sessismo dei suoi colleghi maschi, mette insieme una squadra di sole donne in grado di “competere con i ragazzi”. A dirigere il team in rosa ci sarà un “allenatore enigmatico che torna sotto i riflettori dopo lo scandalo Gamergate…”. Il film sarà realizzato da BuzzFeed Studio e vedrà il coinvolgimento a livello di producer dello stesso Elliot Page. Per ora, questo è tutto ciò che si conosce di 1Up.

La sostanza che ci interessa evidenziare è che con questo nuovo progetto il cinema conferma il proprio interesse per il gaming.

Scacchi e carte sono già da tantissimo tempo nel mirino delle case cinematografiche, il poker in particolare. Ma anche le produzioni sul mondo dei videogiochi non mancano. A partire da quello che potremmo considerare il capostipite di questo genere, cioè Wargames – Giochi di guerra del 1983, per arrivare al più recente Ready Player One (2018) di Steven Spielberg, passando attraverso una tonnellata di pellicole ispirate alle trame di alcuni famosi videogame (Mortal Kombat, Doom, Resident Evil, Lara Croft, Final Fantasy giusto per citarne alcuni).

Ma più o meno dal 2010, l'”obiettivo” si è allargato fino a comprendere anche l’argomento eSports. Esistono infatti svariate produzioni che si sono concentrate sul racconto delle competizioni di videogiochi e dei suoi protagonisti: un mondo fatto per lo più di teenagers e in progressiva crescita da almeno un decennio, diventato oggi un fenomeno di massa. Impossibile non tenerne conto, anche per il cinema.

I titoli in questioni sono in maggior parte documentari, ma ci sono anche film veri e propri. Il sito filmdaily.com propone una serie di titoli in format diversi (film, documentario, serie tv etc) e in alcuni casi non facilmente reperibili ma che, a nostro avviso, possono essere interessanti per gli appassionati di videogiochi.

A cominciare da The King’s Avatar, una serie animata del 2017 diretta da Ke Xiong e che prende spunto dall’omonimo racconto di Hu Dielan. La serie racconta la storia dell’esporter professionista Ye Xiu, considerato il migliore nel gioco “Glory”. Una serie di difficoltà lo costringono ad abbandonare la scena competitiva per un periodo, durante il quale gestisce i turni di notte di un’azienda. Ma la voglia di competere è troppo forte e il giovane riuscirà e rientrare “nel giro” e ad inseguire il suo sogno di vincere il campionato di Glory. Su IMDb la serie ha ottenuto uno score di 8,2/10, il che significa che è un must da guardare. Anche perché sullo sfondo c’è la scena esportiva cinese, oggi la più importante al mondo.

The Celebrity Millionaires Competitive Gaming è invece un documentario del 2015 che ritrae la vita dei pro coreani di League of Legends, a metà tra successi milionari e breakdown nervosi, alcuni dei quali terminati con un ricovero in casa di cura.

Un altro documentario è Focus, prodotto nel 2010. Il regista Steve Hwang punta l’obiettivo su Mike Ross, 26enne afroamericano senza lavoro, considerato uno dei migliori giocatori di Street Fighter. I 71 minuti del documentario raccontano la sua vita, le sue origini, le battaglie, le difficoltà per emergere nel mondo dei videogiochi competitivi e il percorso di preparazione per il torneo più importante della sua carriera.

Anche alcuni publisher hanno scelto il cinema per parlare del settore esportivo. E’ il caso di Valve, azienda sviluppatrice di Counter Strike e Half Life, che nel 2014 ha prodotto il documentario Free to Play the Movie. Qui si racconta la storia di tre videogamer pro, Benedict Kim soprannominato “Hyhy” proveniente da Singapore, l’ucraino Daniel “Dendi” Ishutin e Clinton Loomis “Fear” (Stati Uniti), attraverso le loro paure personali e gli ostacoli da superare (come ad esempio le pressioni familiari) quando in ballo c’è il campionato del mondo di Dota2 che vale un milione di dollari per il vincitore. Il documentario è valutato positivamente da IMDB, che gli dà un punteggio di 7,9/10.

Un team nordamericano di esporters professionisti molto famoso, il Team Evil Geniuses, è il protagonista di un docu da 45 minuti, The Rise of Esport Hero. Diretto da Stephen Gillis e Erica Landrock e uscito nel 2013 il documentario è uno sguardo sul mondo professionistico dei videogamer. Alcuni di questi sono piuttosto famosi: il canadese Chris “Huk” Loranger, la leggenda di Starcraft Greg “Idra” Fluids, l’ex giocatore di college football Geoff Robinson e il CEO del team, Alex Garfield. La telecamera segue i protagonisti in un tour di competizioni internazionali dove in palio ci sono divertimento, gloria e anche parecchi soldi.

Con Noobz passiamo ai film veri e propri. Commedia del 2012 diretta e interpretata da Blake Freeman, Noobz racconta la storia di quattro amici e del loro percorso, costellato di difficoltà, nel campionato di Cyber ​​Bowl. Cody (Freeman) è il classico loser che nella vita ha perso praticamente tutto (lavoro e moglie) e che ora si allea con i suoi amici nella ricerca di un riscatto esistenziale.

Parlando di eSports, non poteva mancare il dramma adolescenziale. Parliamo di Noobies, serie tv diretta da William Barragán e presentata nel 2018 dall’emittente americana Nickelodeon. È incentrata su un team di eSports creato da un gruppo di adolescenti, i “Noobies” appunto, il ​​cui obiettivo e sogno è quello di partecipare alla “Professional Video Games League” e ovviamente di vincerla. Per IMDb questa serie vale 7.3/10.

Chiudiamo con un documentario recente che ha avuto una notevole risonanza, soprattutto perché prodotto da Netflix. Avrete quindi già probabilmente sentito parlare di High Score, documentario sull’epoca d’oro dei videogiochi, quella che va dagli anni Settanta caratterizzati dai giochi arcade, fino alla rivoluzione tecnico/artistica dei pionieristici videogame negli anni Novanta e al successivo trionfo di console e PC. Da questo si capisce già che di eSports in High Score c’è poco o nulla, perché in sostanza il racconto si ferma alle soglie di quello che sarà il fenomeno nato degli anni Duemila. Ma se siete dei nerd non più giovanissimi, come chi scrive, questo docu è assolutamente da vedere (con effetto nostalgia compreso).

Buona visione a tutti!

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