Tra i due litiganti il terzo gode. E forse anche il quarto.
Parliamo di calcio virtuale, un settore nel quale in questi ultimi giorni stiamo assistendo a un possibile assalto al duopolio FIFA-eFootball (l’ex PES).
Mentre i due colossi rivaleggiano in novità – in casa EA Sports l’ultima è l’esclusiva con la Fiorentina – alle loro spalle sono arrivati due nuovi videogame che mirano ad accaparrarsi una fetta di mercato.
Il primo a farsi avanti, già a luglio, è stato Goals, presentato su Twitter dal suo ideatore, Andreas Thorstensson.
Thorstensson è un ex giocatore professionista di Counter Strike, co-fondatore dell’organizzazione eSportiva SK Gaming e dell’agenzia di gaming Loaded. Lo svedese ora sembra seriamente interessato a sviluppare un nuovo e-game sul calcio, con tanto di scena competitiva. L’obiettivo è esplicito: “non vedo perché lo sport più grande del mondo non dovrebbe essere il gioco più grande del mondo“. (fonte www.tomshv.it).
Per realizzare questa (notevole) ambizione, Goals punterà su aspetti di funzionalità e di marketing. Il videogame verrà realizzato sul motore grafico Unreal Engine (lo stesso di eFootball), avrà un codice in grado di limitare al massimo i problemi legati al lag, sarà free to play e multiplayer.
La chicca, almeno a nostro avviso, è un elemento di marketing potenzialmente molto efficace. Thorstensson, infatti, ha parlato anche di play-to-earn: i giocatori di Goals saranno ricompensati per aver investito tempo e per aver sviluppato abilità all’interno del gioco. Quindi si gioca for-free e si guadagna pure.
Sembra tutto molto bello, quasi troppo per essere vero. Il problema principale è che, almeno per ora, si tratta solo di tweet e dichiarazioni. Di chiacchiere, insomma. A dare un po’ di concretezza alla vicenda, soprattutto nelle intenzioni, c’è solo la continua ricerca di personale per lo studio di Stoccolma. La società è alla ricerca di producer, tech director, game designer, concept artist, character artist, manager di ogni tipo e perfino di NFT engineer.
Rimane aperta anche la questione delle licenze dei nomi dei team e dei giocatori che verranno inseriti nel gioco. Ma nonostante tutte queste incertezze, c’è già che fa il tifo per Goals. Tra i sostenitori c’è il pro player maltese Kurt “Kurt0411” Fenech, bannato a vita da Ea Sports, che ha dichiarato in un video su YouTube: “Il monopolio finirà, la sofferenza finirà. E, cosa più importante, avremo finalmente tutti il gioco che gli appassionati di calcio meritano”. (www.esportsmag.it)
Vedremo se alle parole seguiranno i fatti, anche perché il vantaggio di FIFA e eFootball in termini di tempo è davvero grande.
Il secondo “possibile-esports” calcistico si chiama UFL. Il progetto è stato presentato pochi giorni fa durante la conferenza di apertura del Gamescon 2021, la stessa vetrina usata da Konami per lanciare il suo eFootball.
Il videogame è un prodotto di Strikerz Inc. e, al pari di Goals!, punta su free-to-play e Unreal Engine per la parte grafica. Anche i frequenti upgrade per il gioco saranno tutti sempre downloadabili gratuitamente. “Il gioco è progettato per essere un’esperienza equa che implica un approccio skill-first e zero opzioni pay-to-win” ha dichiarato Eugene Nashilov, CEO del futuro publisher. (fonte www.multiplayer.it)
La scelta di andare in contrasto a FIFA22 – e seguire eFootball – è chiara. Anche in questo caso tutto rimane da confermare con i fatti. Rispetto a Goals, però, il progetto UFL sembra essere un po’ più avanti.
Innanzitutto sul fronte delle licenze, visto che è già stato mostrato il West Ham Utd all’interno del videogame. Per il lancio, UFL dovrebbe avere il via libera di 5.000 giocatori reali, che potranno essere utilizzati nel proprio club personalizzato.
Infine, gli ultimi rumors parlano di aggiornamento del gioco in stile Fantacalcio – ovvero modifiche alla stats dei giocatori su base settimanale – sfruttando i dati offerti dalla società InStat e di versione per “tutte le maggiori console”.
Anche per UFL è necessario attendere ulteriori sviluppi. Per ora c’è solo il video di presentazione, questo:
Immagine di testa by Getty Images