Vai al contenuto

Tra i volti nuovi dell’eSport italiano, un posto d’onore spetta sicuramente a Francesco “FRANKINO” Sirianni.

Il giocatore del team QLASH di eFootball è stato infatti tra i protagonisti della stagione competitiva da poco conclusa. Selezionato attraverso KONAMICI, la competizione dedicata alle tifoserie calcistiche, in pochi mesi Sirianni ha dimostrato di avere un talento naturale per l’e-calcio del publisher giapponese.

Il freshman ha esordito alla fine dell’aprile scorso nella Coppa eFootball™ Italia 2023. In coppia con Carmine “Naples17” Liuzzi, campione del mondo Open 2022, “FRANKINO” ha conquistato il titolo per il Milan QLASH battendo in finale la Roma.

Poche settimane dopo, è stata la volta del debutto più importante: quello nell’eFootball™ Championship Pro 2023, il torneo riservato ai club professionistici. Francesco Sirianni è partito dalla panchina, ma alla penultima giornata della Regular Season ha preso il posto di Luigi “Kirito” Loffredo e da lì non si è più mosso. Il suo inserimento ha contribuito al superamento in extremis del turno e al raggiungimento della prestigiosa semifinale contro il Manchester UTD, poi vincitore del torneo.

Il terzo capitolo di questa rapida escalation risale a un mese fa, quando il 19enne di Modugno (Bari) ha chiuso nella top 4 l’eFootball™ Championship Open. Un risultato, questo, che l’esporter di QLASH aveva già conseguito nel 2022.

Ma risultati a parte, chi è Francesco Sirianni? Abbiamo cercato di scoprirlo pochi giorni fa contattandolo al rientro da Riyadh dove, insieme a Carmine Liuzzi, ha regalato al team QLASH un quarto di finale ai Gamers8.

Da sx:Carmine “Naples17” Liuzzi, il QLASH Team Manager Alfonso Robustelli e Francesco “FRANKINO” Sirianni

Ciao Francesco e grazie per la tua disponibilità. Prima di tutto, ci racconti come e perché sei arrivato al mondo di PES/eFootball?

Un saluto agli amici di PokerStarsnews.it. Ho scoperto eFootball (PES) intorno ai 14 anni, perché mio fratello e miei cugini ci giocavano già. Di fatto PES è stato il mio primo videogame. Il titolo mi ha subito conquistato e, da quel momento in poi, il mio coinvolgimento è rimasto sempre forte. Secondo me, il titolo Konami si distingue dagli altri soprattutto per il gameplay. Tuttavia, se il publisher vuole tenere un livello alto, credo sia necessario ampliare le modalità di gioco perché quelle della concorrenza (FIFA ora EA Sports FC, ndr) sono nettamente migliori.

Parliamo allora proprio di questo. Come giudichi eFootball in questo momento, soprattutto in riferimento all’uscita che aveva deluso gli appassionati?

Ritengo che questa edizione rappresenti un notevole passo in avanti. Il mio augurio è che ci sia un definitivo salto di qualità con l’implementazione di altre modalità di gioco e un ulteriore sforzo per far aumentare il numero e la qualità degli eventi esportivi.

Ed eccoci al capitolo eSports. Il 2023 è l’anno del tuo debutto nel competitivo di alto livello: com’è stato l’impatto?

È stato un impatto forte perché ho partecipato per la prima volta ad un evento aperto al pubblico (la Coppa eFootball™ Italia, ndr). Durante il torneo, partita dopo partita, ho acquisito maggior padronanza, lucidità e controllo emotivo. Questo mi ha aiutato a mantenere il mio livello di gioco. Sono così arrivato più tranquillo al Championship Pro e, quando si è presentato il momento di “entrare in campo”, mi sono fatto trovare pronto. Il cambio è avvenuto in un momento difficile per il team ma penso che il mio ingresso sia stato determinante. Ho debuttato contro il Bayern, una delle favorite alla vittoria finale, riuscendo a portare alla squadra l’unico punto di quella giornata.

Com’è stato confrontarsi con i grandi campioni internazionali? Chi ti ha impressionato di più?

E’ stato stimolante anche per la differenza di età e di esperienza. Difficile dire chi mi ha impressionato di più. Il livello era davvero alto ma il mio compaesano Ettorito97 (il due volte campione del mondo Ettore Giannuzzi, ndr) mi ha dato conferma della sua eccezionale bravura dimostrata in tutti questi anni.

E poi c’è il terzo tassello di questa tua fantastica stagione, il mondiale “Open”. Ci racconti com’è stata la trasferta giapponese e l’esperienza di quel torneo?

Il mondiale Open l’ho vissuto come se fosse davvero un viaggio tutto da scoprire. A prescindere dal torneo ero entusiasta di andare a Tokyo: città stupenda, ci tornerò sicuramente! Per quanto riguarda il mondiale resta un po’ di rammarico per come “non ho giocato” la semifinale…

In effetti, è sembrato che soffrissi il gioco di “Zilo”: è stato così?

E’ vero, ho sofferto il suo gioco, in particolare la sua fase difensiva molto compatta nel chiudere gli spazi. Ovviamente potevo fare molto meglio ma dopo il suo vantaggio ho avuto l’impressione che la partita fosse destinata a finire così. Alla fine mi è sembrato quasi di non essere mai stato veramente in gara.

Due parole sui Gamers8: come torni dalla trasferta in Arabia Saudita?

La top 5 non è un risultato che ci soddisfa però lo accettiamo, consapevoli dei nostri errori. Per me si tratta comunque di un’altra esperienza importante. Sono al primo anno nel competitivo e tutti questi eventi mi stanno insegnando molto.

Abbiamo sofferto la prima fase anche perché eravamo nel girone più difficile. Poi nei quarti siamo partiti molto bene battendo nel primo match “Usma” (Walid “usmakabyle” Teban, campione del mondo 2019 davanti a Ettorito97) e “Zilo”. Nel secondo abbiamo commesso un errore e loro ci hanno subito castigato. Purtroppo la terza gara è cominciata male perché perdevamo 2-0 già nel primo tempo. Poi siamo quasi riusciti a rimontare ma diverse occasioni nel finale non si sono concretizzate. Usciamo comunque a testa alta, consapevoli dell’alto livello della competizione e consci di poter fare ancora meglio.

Qual è il tuo programma per la nuova stagione e quali obiettivi ti poni? Quanto tempo dedicherai all’esport?

I programmi futuri sono in divenire! Potrebbero esserci dei cambiamenti, ma l’obiettivo sarà sempre quello di restare competitivo ad alti livelli. Naturalmente continuerò a dedicare all’eSport tutto il tempo che serve, senza però dimenticare le altre cose importanti: la scuola, la palestra, gli amici e il calcio/fantacalcio. Insomma, come qualsiasi altro ragazzo della mia età!

Ringraziamo Alfonso Robustelli (QLASH eFootball Team Manager) e Sergio Porcelli (QLASH Esport Manager) per il contributo alla realizzazione di questa intervista