Dei problemi che affliggono Evil Geniuses, una delle maggiori società esportive a livello mondiale, si è parlato spesso negli ultimi tempi. Ma che la gloriosa organizzazione nordamerica possa essere vicina alla chiusura, è un fatto nuovo e abbastanza clamoroso.
A voler essere precisi, più che di un fatto si tratta di una voce riportata dal sito Sports Business Journal. Nel testo si legge che, secondo quanto suggerito da alcuni “addetti ai lavori”, Evil Geniuses potrebbe essere sul punto di lasciarsi alle spalle l’industria degli eSport. Sembra addirittura che la società abbia già tentato di vendere il proprio settore eSports, senza però ottenere alcun riscontro positivo.
Lo ripetiamo, per ora sono soltanto rumors. E tuttavia, qualora venissero confermati, si tratterebbe di uno scossone enorme per il mondo degli eSports. EG è infatti una società che vanta tanti anni anni di presenza in questo settore (è stata fondata nel 1999) e con team attivi nei principali videogame competitivi.
Qualche segnale negativo però c’è, non lo si può negare.
Nonostante la vittoria nel VALORANT Champions 2023 (valore: 1 milione di dollari) e la presenza di un buon team nell’eSport di Counter-Strike 2, quest’anno Evil Geniuses ha cancellato il proprio roster di Dota 2. Ancora più pesante è stato il recente annuncio dell’uscita dalla LCS, la lega professionistica nordamerica di League of Legends. Senza tralasciare il fatto che lo stesso team di Valorant è stato messo di fronte alla scelta di accettare un possibile taglio degli stipendi o trovarsi un’altra società.
E’ vero, nei casi di Dota e LoL i team hanno fallito i rispettivi obiettivi finali. Quello di LoL non si è qualificato per i Worlds 2023. Quello di Dota 2 è uscito al primo turno del Loser Bracket nel The International 12. Ciononostante, qualcosa di buono gli Evil Geniuses devono averlo fatto, se è vero che al momento sono al primo posto nelle nomination per il team dell’anno ai Game Awards 2023. Anche Demon1, il giocatore di EG che ha fatto la differenza ai VALORANT Champs, è tra le nomination come esporter dell’anno.
Il vero problema non sono quindi i risultati. Piuttosto lo è il quadro economico della società che non brilla. Nel corso dell’anno, il management di EG ha effettuato tagli al personale, dettati soprattutto da investimenti eccessivi, da un modello di business – quello della creazione di contenuti – che zoppica e da alcuni problemi interni, non ultimo il “caso SumaiL“.
In questo senso, EG rientra nel lotto delle organizzazione esportive che per sopravvivere devono cercare nuovi modelli di business. Casi simili sono quelli di Guild Esports, Semper Fortis e KOI. Quest’ultima organizzazione si è recentemente fusa con Rogue per rimanere nel top tier europeo (LEC) di League of Legends.
In questa ottica, nel caso di EG le voci che parlano di una vendita potrebbero tradursi in un’ampia ristrutturazione all’orizzonte. Se non altro, è quello che tutti gli appassionati si augurano.
Immagine di testa: credits Evil Geniuses