Come avviene in quasi tutti gli sport di squadra, anche nel settore del videogiochi competitivi esiste una sorta di mercato dei giocatori. Va detto che, almeno finora, negli eSports mancano quegli elementi normativi e di trasparenza che ci sono invece nel calcio mercato o in quello della pallacanestro, giusto per fare qualche paragone. Ciò non toglie che acquisti, cessioni, scambi e a volte addii si verifichino anche tra gli esporters professionisti. Ecco un paio di esempi, che tra l’altro ci aiutano a comprendere la dimensione economica di questo settore.
Secondo fonti ben informate, Barney “Alphari” Morris, uno dei migliori giocatori di League of Legends nel ruolo di toplaner, sarebbe sul punto di lasciare il team Origen (che recentemente è diventato Astralis). All’orizzonte ci potrebbe essere un contratto con il Team Liquid, organizzazione olandese che però milita nel campionato nordamericano LCS, del valore di 1 milione di dollari all’anno, per almeno 3 anni di contratto. Una cifra davvero notevole alla quale sarà difficile che il giovane talento di LoL possa dire di no, anche se per il momento manca l’ufficialità: è necessario aspettare il 16 novembre, giorno in cui l’eventuale contratto con le firme potrà essere depositato presso la sezione esports di Riot Games.
Se l’operazione dovesse andare in porto, Morris andrà a rimpiazzare Jung “Impact” Eon-Yeong nel ruolo di giocatore di corsia superiore, per il quale “Alphari” è stato insignito del titolo di MVP nel 2020. Si tratta quindi di un passaggio di consegne tra campioni, anche se Morris al momento sembra essere quello più in forma e motivato, e che farà risparmiare un po’ di soldi al team Liquid: il contratto del giocatore coreano uscente, siglato nel 2017, è il più alto mai registrato nella LCS, per un ammontare complessivo di 3,4 milioni di dollari in tre anni.
Per quanto riguarda il team Astralis non sembra esserci alcuna frattura, quanto piuttosto una separazione consensuale. Dopo il deludente decimo posto ottenuto nel Summer Split, gli ex-Origen hanno deciso di lasciare Morris libero di volare verso nuovi lidi esportivi. Le voci di settore riportano di un interessamento iniziale da parte di Fnatic e Rogue, entrambi alla ricerca di nuovo nome, ma già affermato, per sostituire i probabili partenti Finn e Bwipo. Ma la scelta tra Europa e Stati Uniti alla fine quasi certamente premierà quest’ultima destinazione, non tanto per la qualità del gioco nella LCS – considerata ormai da molti una lega minore – quanto piuttosto per il fattore economico e per le ambizioni che la sua futura squadra nutre per la nuova stagione: dopo aver sofferto molto nello Spring (9° posto), il Team Liquid è riuscito a strappare la qualificazione per i Worlds 2020, dove però si è arenato alla seconda fase, chiudendo con 3 vittorie e 3 sconfitte il Group Stage (va detto, però, che si è scontrato con i G2 Esports giunti alla semifinali, e i Suning che sabato si giocheranno il titolo contro i Damwon Gaming).
La seconda notizia, invece, riguarda una partenza, anche se non si tratta di cambio di squadra quanto piuttosto di un vero e proprio addio alle competizioni.
Soren Bjergsen, giocatore danese, uno dei più grandi esporters di LoL nel ruolo di midlander, ha annunciato la propria intenzione di ritirarsi dalla scena agonistica. Lo ha fatto a modo suo, con un video in cui dimostra tutta la sua caratura non solo di giocatore, ma di professionista e di persona molto matura nonostante l’ancora giovane età.
Nel 2013 Bjergsen ha iniziato la propria avventura nel campionato LCS all’interno del team TSM (Team SoloMid), dove è rimasto fino ad oggi e con il quale ha disputato 502 partite, giocato 10 finali su 14, vinto 6 trofei regionali, più l’Intel Extreme Masters a livello internazionale, e 4 titoli MVP.
L’unico vuoto nella sua bacheca rimane quello dei Worlds, in cui non è mai riuscito ad andare oltre la fase a gironi. Anche quest’anno le cose non sono andate bene: il team TSM è crollato lasciando sul campo 6 sconfitte e nessuna vittoria. Forse proprio quest’ultima débâcle è all’origine della sua decisione di chiudere la carriera di esporter pro.
Questo però non vuol dire che Bjergsen uscirà dal mondo dell’esports. Al contrario, visto che nel 2019 è diventato co-proprietario dei TSM e che nel 2021 sarà l’head coach del team di League of Legends, mettendo al servizio delle nuove leve la propria esperienza e capacità.
Il ritiro del player danese ha fatto parlare un po’ tutti, a testimonianza del ruolo che gli eSports hanno nel continente nordamericano, compreso il noto canale TV ABC che ha fatto passare un sottopancia con l’annuncio del ritiro di Bjergsen durante un incontro di football universitario.