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Lo scorso 8 dicembre, in occasione dei Games Awards 2022, è stato annunciato Death Stranding 2 o DS2, come viene chiamato dallo stesso autore del gioco, Hideo Kojima che era presente all’evento.

L’annuncio è stato accompagnato da un trailer che ha fatto molto discutere – come spesso accade con i titoli del geniale ed enigmatico game designer nipponico – e che vi proponiamo qui di seguito.

Credits YouTube/Kojima Productions

Dai pochi – ma emozionanti – frammenti di scene che si vedono, si intuisce che ancora una volta Hideo Kojima gioca con lo spettatore. Com’è noto, con i suoi trailer il creatore della celeberrima saga Metal Gear tende tanto ad ingannare quanto ad essere assolutamente esplicito, lasciando il dubbio su quali elementi siano veritieri e quali facciano invece parte della menzogna.

Il trailer, in effetti, più che dare risposte spinge a porsi delle domande, compresa quella sul titolo che avrà l’opera. Le principali, però, sono quelle che riguardano il rapporto con il capitolo precedente (Death Stranding) e il gameplay.

Per quanto riguarda il primo punto, il trailer lascia intendere che si tratti di un sequel piuttosto che di un prequel. Il video si chiude infatti con la domanda “Should we have connected?” (ci saremmo dovuti connettere?). Ci sono poi alcuni personaggi del primo capitolo (Fragile, Sam e Higgs), sebbene con notevoli differenze fisiche. Infine, il trailer è ricco di citazioni tanto da Death Stranding (la fuga di Cliff per esempio) quanto dalla Metal Gear Saga: il veicolo assomiglia molto al Metal Gear Rex.

In merito al gameplay, purtroppo, non ci si poteva aspettare granché da un cinematic trailer, nonostante lo sfoggio di un imponente comparto grafico. Di come sarà il gioco non ci sono nemmeno gli indizi e anche questo fa parte della strategia di Kojima, visto che il primo capitolo ha diviso sia il pubblico che la critica. L’aspettativa, non infondata, è che subirà notevoli cambiamenti, sia per la natura stessa del titolo che per l’indole di un autore che ha sempre saputo rinnovare e migliorare il gameplay dei suoi titoli.

Hideo Kojima (credits Wikipedia)

Consapevole dei propri tranelli, durante la breve intervista ai TGA, il director ha spinto il pubblico a cercare i dettagli più o meno nascosti nel trailer che ha visto.

Qualche chiarimento in più è arrivato qualche giorno fa, quando lo stesso Kojima ha spiegato nel suo podcast Brain Structure che Death Stranding 2 non sarà “il solito sequel“, ma “qualcosa di unico e più accessibile”. In relazione al capostipite della serie, ha poi specificato che “per poterci rivolgere alle persone che non hanno giocato il primo capitolo, ho reso il gioco nostalgico e nuovo allo stesso tempo“. (fonte spaziogames.it)

Tutto questo aumenta l’acquolina in bocca, ma aggiunge poco di concreto. Senza contare che per ora non si conosce neppure l’anno di uscita.

Le uniche certezze riguardano quindi lo sviluppatore e il distributore. Il primo è Kojima Productions, lo studio fondato dallo stesso game designer e diventato indipendente da Konami nel 2015. Kojima Productions ha esordito in autonomia proprio con Death Stranding nel 2019. A Sony invece spetta il compito di distribuire il nuovo videogame.

Immagine di testa screenshot credits YouTube/Kojima Productions