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Sucker Punch Productions è una casa sviluppatrice di videogiochi statunitense, fondata nel 1997. La storia dello studio affonda le sue radici in Microsoft, dove i membri fondatori lavoravano e si conobbero. Sul finire degli anni ’90, decisero di creare uno studio indipendente, con l’obiettivo di emergere in un mercato videoludico in forte crescita.

Si racconta che il brand “Sucker Punch” sia nato da una lista di nomi che in Microsoft non sarebbero mai stati approvati. La scelta definitiva arrivò quando la moglie di uno dei fondatori disse: “chiamatevi come volete, ma non Sucker Punch“. Ironia della sorte, il nome fu scelto proprio per questo motivo. La signora, una quarantenne lontana dal mondo della tecnologia, rappresentava infatti l’opposto del pubblico di riferimento per un’azienda di videogiochi.

La neonata Sucker Punch iniziò così a lavorare al suo primo progetto, un titolo destinato a un pubblico giovane e pensato per Nintendo 64. Il colosso nipponico, però, non riponeva alcuna fiducia in una software house senza esperienza e inizialmente negò loro il kit di sviluppo. Solo dopo aver presentato un prototipo del gioco su PC, la casa giapponese concesse finalmente il kit.

Rimaneva però un problema fondamentale: trovare un publisher. Dopo una lunga serie di tentativi falliti, fu Ubisoft a dare fiducia al progetto, permettendo a Sucker Punch di pubblicare il suo primo videogioco.

Screenshot YouTube di Rocket: Robot on Wheels

Rocket: Robot on Wheels

Rocket: Robot on Wheels è un videogioco platform per Nintendo 64, il primo sviluppato da Sucker Punch Productions e pubblicato da Ubisoft nel 1999.

Pur essendo un platform, il gioco presenta forti influenze provenienti dagli adventure e dai puzzle game. Il gameplay, articolato attraverso sette mondi diversi, punta molto sull’esplorazione e sulla risoluzione di enigmi.

Grazie alla varietà delle situazioni di gioco, ai numerosi minigiochi e ai collezionabili, Rocket: Robot on Wheels è un titolo semplice ma estremamente divertente, un ottimo banco di prova per Sucker Punch. Il gioco, infatti, non passa inosservato e Sony si interessa immediatamente allo studio, proponendo una partnership a lungo termine. Tuttavia, bisognerà attendere ancora tre anni prima di vedere i frutti di questo accordo.

La trilogia di Sly Raccoon

L’attesa si conclude con la pubblicazione, nel 2002 in America e nel 2003 in Europa, di Sly Raccoon per PlayStation 2. Il gioco è un action-adventure con elementi platform e stealth, in cui il giocatore controlla Sly, un procione antropomorfo discendente di una stirpe di ladri, impegnato in una missione per recuperare un prezioso cimelio di famiglia: il Thievius Raccoonus.

Sly Raccoon presenta meccaniche di gioco interessanti e bilanciate ma quello per cui brilla è la grafica in cel-shading, talmente rifinita da ricordare un film d’animazione dell’epoca.

Il gioco ottiene un successo immediato, superando in popolarità storiche mascotte PlayStation come Crash Bandicoot e Spyro the Dragon, il cui declino era già iniziato nell’era PS2. E così, il riscontro positivo spinge Sony a commissionare subito un sequel a Sucker Punch.

Nel 2004 usce Sly 2: La banda dei ladri, un more of the same che però potenzia tutti i punti di forza dell’opera originale risolvendone anche alcuni difetti, come ad esempio la longevità. Anche questo titolo riscuote un grande successo e, ancora oggi, molti fan lo considerano il migliore della serie. Ma siccome non c’è due senza tre, nel 2005 arriva Sly 3: L’onore dei ladri, l’ultimo capitolo della saga sviluppato da Sucker Punch.

Con l’abbandono della serie di Sly Raccoon e dei videogiochi in stile cartone animato, lo studio decide di reinventarsi, puntando su un progetto più grande, spettacolare e adrenalinico. L’avvento di PlayStation 3 segnerà la nascita di una nuova IP destinata a lasciare il segno: inFAMOUS.

Screenshot YouTube di Sly 2

inFAMOUS: tra scelte morali e supereroi

Annunciato da Sony durante l’E3 2007, inFAMOUS viene pubblicato in esclusiva per PlayStation 3 nel maggio 2009. Si tratta di un action open world free-roaming a tema supereroistico, in cui il giocatore controlla Cole, un semplice fattorino che scopre di essere un Conduit, ovvero una persona dotata di poteri legati agli elementi naturali.

La formula del gioco non si presente come innovativa, ma è resa estremamente appagante da un combat system poco intuitivo ma molto divertente, da una trama inizialmente semplice ma ricca di colpi di scena, e soprattutto dal peso delle scelte morali che il giocatore dovrà compiere: diventerai un eroe o la peggiore delle canaglie? Grazie a queste caratteristiche, inFAMOUS diventa rapidamente un tormentone e un’icona di PlayStation 3. E, come già accaduto in passato, Sony non perde tempo nel trasformarlo in un franchise.

Nel 2011 esce inFAMOUS 2, che, pur mantenendo la stessa formula del predecessore, la migliora sotto ogni aspetto. Per questo capitolo viene realizzata anche un’espansione spin-off, Festival of Blood, in cui il protagonista viene morso da un vampiro e trasformato in una creatura della notte.

Con l’arrivo di PlayStation 4, nel 2014 la serie aggiunge il capitolo inFAMOUS: Second Son. Il gioco introduce un nuovo protagonista, Delsin Rowe, e, pur mantenendo un gameplay simile ai precedenti, si presenta quasi come un reboot della saga. Anche Second Son riceve un’espansione standalone, inFAMOUS: First Light, incentrata su Abigail Walker.

A questo punto, Sucker Punch sente ancora una volta il bisogno di cambiare direzione. Il tema supereroistico sembra aver fatto il suo tempo, e il progetto successivo, The Prophecy, viene cancellato. Dalle sue ceneri nasce però una nuova avventura, destinata a lasciare il segno: Ghost of Tsushima.

Screenshot YouTube di inFAMOUS

Ghost of Tsushima

Ghost of Tsushima è un videogioco adventure e stealth sviluppato da Sucker Punch Productions e pubblicato da Sony Interactive Entertainment per PlayStation 4 nel 2020.

Ambientato nel 1270, il gioco segue le vicende di Jin, un samurai costretto a confrontarsi con il proprio codice d’onore per difendere la sua terra dall’invasione mongola.

Fin dai primi giorni dopo il lancio, Ghost of Tsushima ottiene un successo clamoroso. La garanzia di qualità è data dall’open world collaudato e dal combat system strutturato e divertente. Le perle, invece, sono l’ispirazione al cinema giapponese di Kurosawa, una grafica mozzafiato e un’art direction davvero sbalorditiva.

Durante lo State of Play dello scorso settembre, è stato annunciato il seguito ufficiale del gioco, intitolato Ghost of Yōtei, esclusiva PlayStation 5 in uscita nel 2025. Al momento, non si conoscono molti dettagli sul nuovo progetto di Sucker Punch, ma sappiamo che avrà una protagonista femminile, una samurai di nome Atsu, e che sarà ambientato nel 1603, sul Monte Yōtei, nell’isola di Hokkaido.

Immagine di testa: screenshot YouTube di Ghost of Tsushima

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