Anche se l’abbinamento stride un po’ dal punto di vista delle “dimensioni”, Cina e Nuova Zelanda hanno deciso di offrire nuovi spazi agli appassionati di eSports.
La Cina è un colosso mondiale, non solo per popolazione e potenzialità economiche, ma anche per la diffusione che i videogiochi competitivi hanno nel Paese. Parliamo di oltre 600 milioni di giocatori e di un business in costante crescita e chiaramente non più trascurabile.
Per questo motivo, il governo cinese ha deciso di investire ulteriormente in questo settore, creando una nuova gaming arena da 36mila metri quadrati. Si chiamerà Esp Esports Experiencing Center e sarà realizzata a Shangai, nel distretto finanziario di Putuo.
Non è la prima volta che Shangai ospita una struttura dedicata agli eSports. In passato, sempre nel distretto di Putuo, erano già stati realizzati l’Imba Esports Center al Global Harbor Mall e un esports Internet bar al centro polifunzionale e culturale Wuxi Worker’s Cultural Palace.
La nuova arena avrà come protagonista il videogame per mobile multigiocatore più popolare in Cina, Honor of Kings che in Occidente è stato ribattezzato Arena of Valor. L’obiettivo è quello di disputare 350 partite all’anno all’Esp Esports Experiencing Center, quasi una al giorno. Il tutto non prima, però, di 5 anni: questa è la scadenza che il governo cinese si è dato per la realizzazione della nuova struttura.
Più piccolo, ma più vicino alla realizzazione, è invece il progetto Neozelandese di creare una facility dedicata agli eSports in una location ammantata dal prestigio di uno sport secolare. Parliamo infatti di uno degli stadi di rugby più famosi al mondo: quello di Eden Park, casa degli All-Blacks, l’equivalente neozelandese dell’altrettanto famoso stadio inglese di Twickenham.
Posizionato a Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda, l’Eden Park ospiterà fra qualche mese un centro d’allenamento dedicato ai futuri pro degli eSports. L’apertura dell’Eden Park Esports Facility, prevista per il terzo quadrimestre del 2020, è sarà possibile grazie all’iniziativa di Guinevere Capital, società finanziaria operativa bel mondo dei videogiochi competitivi, già protagonista di un’operazione simile proprio allo stadio di Twichenham. Alcuni mesi fa, nel celebre stadio inglese è stata infatti costruita una zona dedicata agli esports e utilizzata soprattutto dal team britannico Excel. Un elemento in più che accomuna i due storici impianti, gli unici ad aver ospitato due volte le finali di finali della Coppa del Mondo di rubgy.
Dall’ Eden Park Esports Facility di Auckland verrà diffusa la passione per gli eSports in tutto il continente oceanico attraverso le sessioni di streaming e le dirette di partite e tornei dei principali team esportivi del Paese, Dire Wolves su tutti. Sarà un luogo dedicato all’allenamento e anche alla socializzazione, un vero e proprio punto d’incontro per tutti i videogamer, con un occhio di riguardo per gli appassionati di fighting game. La struttura è anche all’avanguardia sia dal punto di vista tecnologico, dotata di area LAN per i grandi eventi, copertura 5G e fibra in ogni sala, ma anche del comfort, con aree relax e spazi riservati al pubblico.
L’iniziativa ha ricevuto subito il plauso di Nick Sautner, CEO dell’impianto sportivo: “Lo stadio nazionale della Nuova Zelanda è un’icona e il fulcro di tanti momenti speciali per noi stessi Kiwi e per i turisti del mondo. Il centro esports mostra l’abilità dell’Eden Park di adattarsi alle nuove esigenze, alle trasformazioni del mondo, di evolversi”.
Fonte: EsportsMag.it