In principio fu Magic The Gathering (Magic: l’Adunanza). Precisamente nel 1993 quando Wizards of the Coast lanciò sul mercato il proprio gioco di carte collezionabili (gcc): il primo, il più amato, il più longevo di tutti.
A voler essere pignoli si potrebbe dire che i gcc hanno un predecessore nelle figurine e negli album per raccoglierle, in particolare quelle legate allo sport. Ma questo corrisponde solo per l’aspetto “collezione” perché per rendere le figurine giocabili è stato necessario attendere MTG.
Da quel momento in avanti i gcc (o trading card game, tcg) non hanno più smesso di catturare l’attenzione dell’industria del gioco. Alcuni di questi vengono giocati ancora oggi, altri sono finiti presto nel dimenticatoio.
Negli anni ’90, in particolare, ci fu un vero e proprio boom di giochi di carte collezionabili. Numerose aziende del settore ludico e anche di quello editoriale intuirono le potenzialità del nuovo florido business creato da WotC. Il risultato, però, fu disastroso: una vera e propria inflazione di prodotti, la maggior parte dei quali ebbe vita breve. Milioni di carte finirono al macero, molte persone persero il lavoro.
Anche Wizards of the Coast venne colpita da questa “bolla dei gcc” ma, grazie alle potenzialità di Magic e ai grossi guadagni realizzati nei primissimi anni, riuscì a resistere meglio degli altri. Addirittura potè approfittare della crisi per rilevare importanti brand, come ad esempio quello della TSR, proprietaria del gioco di ruolo Dungeons & Dragons.
Il periodo buio durò almeno cinque anni, fino quasi alla fine del XX secolo, quando entrarono in scena di tre nuovi attori.
Nel 1997 prese il via Arena League, il primo circuito competitivo per Magic. Con questa mossa l’azienda statunitense diede una forma precisa al gioco organizzato. L’idea era quella di potenziare il gioco ma, di fatto, i tornei di Arena League contribuirono anche a una rinnovata passione per la ricerca delle carte più rare ed efficaci.
Nel frattempo, sul mondo occidentale si era riversato l’universo dei fumetti, delle animazioni, dei videogame e dei giocattoli made in Japan. WotC fu la più rapida a sfruttare l’occasione pubblicando Pokemon Trading Card Game (1999). Il nuovo gcc fu un successo clamoroso. Nell’estate del 1999 Pokemon TCG riuscì addirittura a superare Magic: The gathering per vendite, cosa mai accaduta prima.
Questo risultato attirò immediatamente l’attenzione di un colosso del settore ludico: Hasbro. L’azienda, già proprietaria di storici giochi da tavolo quali Monopoli, Risiko!, Trivial Pursuit e Scarabeo, nel settembre del 1999 incorporò WotC tra i suoi asset per 325 milioni di dollari.
Come quasi sempre accade in questi casi, anche l’acquisizione di WotC da parte di una grande azienda non fu indolore. La nuova proprietà cancellò alcuni prodotti e licenziò più di un centinaio di persone. D’altra parte, l’entrata in campo di Hasbro portò ad un mercato meno “anarchico” rispetto a quello degli anni ’90, con meno prodotti ma sicuramente più stabile.
Più o meno quello che ancora oggi caratterizza il mondo dei giochi di carte collezionabili e i suoi protagonisti. Vediamone allora alcuni.
Cominciamo da Magic: The Gathering che rimane tuttora al primo posto quando si tratta di tornei. Non sorprende quindi che il papà di tutti i gcc abbia anche una versione esportiva, Arena, della quale abbiamo parlato in un altro articolo. Anche se non occupa più il primo posto in termini di vendite (ma si sicuro è nella top 3), MTG rimane il gcc per antonomasia.
Sempre nell’ambito dei giochi con ambientazione fantasy, vale la pena citare World of Warcraft Trading Card Game. Uscito nel 2006 attraverso l’editore Upper Deck Company, WoW TCG offre due opzioni di gioco. La prima è quella classica di player vs player. La seconda invece è una modalità di gioco collaborativo, chiamata Raid Deck: fino a un massimo di 5 partecipanti si aiutano al fine di sconfiggere i personaggi del gioco.
Un altro prodotto interessante è KeyForge, pubblicato nel 2018 da Fantasy Flight Games e creato da Richard Garfield, l’inventore di MTG. La peculiarità di questo gcc sta proprio nel suo essere “meno collezionabile” e molto orientato al gioco. In KeyForge i mazzi sono infatti sempre diversi, esistono addirittura 104 settilioni di combinazioni di deck. Con KeyForge non ci si annoia, perché la varietà di partite è garantita!
Tra le ultime uscite fantasy c’è anche Flesh and Blood. Il titolo è del 2019 e propone una meccanica di costruzione del proprio deck di carte che ruota attorno ad un singolo eroe. Flesh and Blood possiede già una scena competitiva interessante e questo è un indicatore delle potenzialità del gioco. Ne parleremo a breve con due esperti di questo nuovo gcc.
Dopo Magic, i tcg più seguiti sono il già citato Pokemon (tra l’altro dotato di una versione online) e Yu-Gi-Oh!, tratto dall’omonimo manga di grande successo. Il gioco ha una tradizione ormai ventennale (è uscito nel 1999 grazie a Konami) e mantiene ancora intatto il proprio fascino grazie al mix di magie, creature fantastiche e divinità. Anche se non può vantare una scena competitiva come quella di Magic e neppure un mercato di appassionati altrettanto “hardcore”, è il gioco che ha venduto più carte al mondo: 22,5 miliardi nel 2009, cifra che lo ha fatto entrare nel Guinness dei Primati.
Per quanto riguarda la fantascienza, il mercato è invece un po’ più fermo. I prodotti di maggior successo risalgono agli anni ’90 e sono principalmente quelli legati alle saghe cinematografiche e televisive più famose: Star Wars e Star Trek. Prima deoll’arrivo di Pokemon, il gcc di Star Wars è stato a lungo il secondo più venduto dopo Magic.
Questi sono oggi prodotti per collezionisti, così come lo è Mutant Chronicles Doomtroopers. Sviluppato nel 1993 dalla svedese Target Games (chiusa da tempo), Doomtroopers ha riscosso un buon successo anche in Italia attraverso le edizioni Hobby & Works. La sua peculiarità risiede nell’ambientazione tecno-fantastica, che combina elementi di sci-fi distopica a quelli più tipicamente horror. Il tutto condito da un visual – soprattutto per quanto riguarda gli aspetti militari – che richiama il periodo a cavallo tra le due Guerre Mondiali.
Trovare le carte per giocare a Doomtroopers oggi non è facile, anche se esistono dei mercatini online ad hoc. Per chi volesse soltanto farsi un’idea del mondo di Mutant Chronicles, c’è la possibilità di vedere il film realizzato nel 2008 e che ora è disponibile su Netflix.
Immagine di testa by Arcana Distribution