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Dopo il boom registrato durante il biennio della pandemia, il 2022 è stato un anno in chiaroscuro per gli eSports.

Da un lato l’attenzione degli appassionati non è scemata e neppure quella mediatica. Al contrario verrebbe da dire se si considera che l’industria cinematografica ha in programma diverse pellicole incentrate sul mondo degli eSports.

Il lato scuro è invece rappresentato dalla sostenibilità economica del settore, soprattutto per quanto riguarda le organizzazioni esportive. Ne abbiamo parlato in un precedente articolo, ma in sintesi le società di eSports fanno fatica a presentare bilanci che non siano in perdita. Da un lato ci sono costi troppo elevati. Dall’altro è sempre più difficile attirare nuovi sponsor. Sembra una contraddizione eppure è così, anche se l’attuale crisi economica globale giustifica in parte la prudenza dei potenziali investitori.

Bisogna però fare dei distinguo a livello di macro aree geografiche perché, se è vero che in Europa e Nord America il business esportivo è in calo, in altri continenti il trend è opposto.

2018 League of Legends World Championships in Seoul, South Korea. (Photo by Colin Young-Wolff/Riot Games via Getty Images)

Secondo l’analisi  “2023 Esports in Asia and MENA Report” sviluppata da Niko Partners, il giro d’affari è cresciuto in proporzione maggiore rispetto al passato nei Paesi dell’area MENA, ovvero Middle East e North Africa. Certo, la base di partenza era molto inferiore a quelli dei continenti dove gli eSports si sono diffusi per primi, ma ciò non toglie che la crescita dell’area sia sotto agli occhi di tutti coloro che seguono il settore.

Non a caso varie organizzazioni esportive di livello internazionale hanno aperto sedi in Egitto e Arabia Saudita. E non sorprende che Riot Games abbia inserito i team dell’area MENA nel LEC, la lega professionistica europea che adesso è diventa lega EMEA (Europe/Middle East/Africa).

Poi ci sono Paesi che, pur essendo in via di sviluppo dal punto di vista esportivo, hanno grandi potenzialità, budget e passione per gli eSports. E’ solo questione di tempo, ma i team di quest’area sono destinati a diventare protagonisti delle maggiori competizioni internazionali, anche con l’acquisizione di franchigie esclusive.

Secondo il documento di Niko Partners, al momento il settore eSports dell’area MENA vale 48,9 milioni di dollari, pari al 3,76% del giro d’affari mondiale. I titoli per PC e console più apprezzati sono VALORANT, Dota 2 e League of Legends. Nell’ambito del mobile, spiccano PUBG Mobile (Peacekeeper Elite), League of Legends: Wild Rift e Mobile Legends: Bang Bang. 

Come si vede dall’immagine (credits Nico Partners, via esportsinsider.com), anche a livello economico il Far East rimane il colosso degli eSports. Messi assieme, Far East e MENA costituiscono il 56% del giro d’affari globale degli eSports. Ma è sempre la Cina che fa la parte del leone, con un fatturato che nel 2022 arriva a 445 milioni di dollari, cioè un terzo del valore mondiale dell’intero settore (ca. 1,3 miliardi di dollari).

Tutto questo nonostante la Cina abbia registrato un 7,8% in meno di pubblico rispetto all’anno precedente. A sostegno dell’area ci sono però stati aumenti di visualizzazioni negli altri mercati asiatici: in particolare in India, poi Giappone e Sud-est asiatico (SEA). Sempre secondo la ricerca di Niko Partners, il pubblico degli eSports che va dal Nord Africa all’Estremo Oriente conta 742 milioni di persone, 400 milioni solo in Cina.

Degna di nota è anche la crescita del Giappone. Nel Paese del Sol Levante si sta consolidando Apex Legends, al punto che alcune organizzazioni occidentali (TSM, Fnatic, Tier One) hanno acquisito team locali.

Riassumendo, il futuro degli eSports sembra spostarsi sempre di più verso est. A dirlo è anche Alexander Champlin, Director of Esports Research di Niko Partners che ha commentato i dati della ricerca. Secondo Champlin “nel 2023, l’Asia rimane il centro di crescita per il mercato globale degli eSport mentre l’area MENA sta diventando un attore globale influente attraverso investimenti di alto valore ed eventi di alto profilo“.

Immagine di testa credits Getty Images