Da una settimana è iniziato il The International 2023 (o TI 12), il torneo più importante e ricco di Dota 2 nonché l’evento conclusivo della stagione competitiva gestita da Valve e PGL.
Il TI 12 si svolge a Seattle (USA), sede storica che ha già ospitato la competizione ben 6 volte, dal 12 al 29 ottobre. Lo start non è stato però dei migliori a livello organizzativo. Oltretutto è stato preceduto da grosse polemiche sulle scelte fatte dal publisher.
Nelle settimane precedenti, infatti, Valve è stato aspramente criticato dalla community internazionale per aver spostato l’uscita del Compendium dai due/tre mesi classici ai 44 giorni del TI 11 e infine ai 16 dell’edizione 2023. Non solo, ma quest’anno il Compendium è privo di tutta una serie di oggetti digitali per il gioco molto attesi. Ricordiamo che il Compendium è un pacchetto virtuale (in forma di libro) che contiene molti tools utili per gli appassionati soprattutto in vista del TI. Dato che per averlo si paga, le lamentele della community sono più che giustificate.
Le vendite dei Compendium sono calate molto e questo spiega come mai al momento il prizepool sia solo 3 milioni di dollari: 1,6 messi da Valve, 1,4 aggiunti attraverso gli incassi. Non che siano pochi, ma sono lontanissimi dai 40 milioni del 2021 e anche dai 19 delle scorso anno. La cifra è destinata a salire un po’, ma non c’è dubbio che questo TI segna un grosso cambiamento rispetto al passato.
Come se non bastasse, l’esordio del torneo ha avuto numerosi problemi tecnici legati alla diretta streaming. Lag, freezing delle immagini, glitch vari hanno allontanato gli spettatori. E’ importante sottolineare che la Dota TV è molto seguita, sia per la qualità messa in mostra in passato, sia perché offre esperienze interattive. Chi la segue può fare previsioni sul torneo e guadagnare punti utili per le proprie partite di Dota 2. Il crash dello streaming ha temporaneamente cancellato questa possibilità.
Alla fine il problema tecnico è stato risolto, senza però scuse o dichiarazioni da parte di Valve. Il torneo è comunque andato avanti e ora si trova nella fase del Main Event.
La formula del TI 2023 prevede tre fasi. La prima è il Group Stage, al quale partecipano le 20 squadre qualificate. Queste sono state divise in 4 gironi da 5 all’interno dei quali si sono sfidate in modalità Round Robin singolo (partite di “sola andata”) con match Bo2. Alla fine del Round Robin solo le ultime tornano a casa, le altre accedono alla fase due.
Dal Gruppo A si sono qualificati Team Spirit (campione nel 2021), Entity, 9Pandas ed Evil Geniuses. Eliminato il Team SMG, solo dopo spareggio con EG. Da notare che il Team Spirit, misto russo-ucraino e guidato dal Magomed “Collapse” Khalilov, è stato l’unico dell’intero Group Stage a non perdere nemmeno una partita.
Passiamo al B che ha qualificato Team Liquid, BetBoom team, Azure Ray, Shopify Rebellion. Out Thunder Awaken.
Il Gruppo C ha eletto LGD Gaming, Gaimin Gladiators, nouns e Virtus.pro. Out, un po’ a sorpresa, i peruviani di beastcoast.
Infine il Gruppo D che promuove al secondo round Tundra Esports (“Topson“, “Nine”, “Sneyking”), TSM, Talon Esports, Keyd Stars. Tornano invece a casa i PSG Quest.
La fase 2 è un “seeding decider“, cioè un sistema per stabilire le posizioni nella fase 3. Le 16 squadre sono state abbinate in modalità incrociata, cioè prime dei gironi vs quarte, seconde vs terze, e match Bo3.
Alla fine sono uscite le 8 che iniziano l’ultima fase, quella del Main Event, direttamente dai quarti di finale del Winner Bracket. E cioè: Team Spirit, Virtus Pro, Team Liquid, Talon Esports, LGD Gaimin, 9Pandas, nouns, Azure Ray.
Le altre si sfidano invece nel primo round del Loser Bracket. Chi perde la sfida torna a casa. Le altre affrontano le perdenti dei quarti di finale WB, secondo il classico sistema del doppio tabellone. Questo:
Tutte le sfide del Main Event sono Bo3 ad eccezione del Grand Final che è Bo5. Ma quali sono i team favoriti di questa edizione?
Da quello che si è visto finora, il Team Spirit è candidato ad un possibile bis. Di sicuro non dovrebbe avere problemi a superare il team russo Virtus.pro. Più complesso il discorso per i campioni in carica di Tundra Esports che rimangono probabilmente il secondo best team, ma la sconfitta nel seeding decider contro i nouns li obbliga ad un percorso più lungo e non privo di insidie.
Gli altri team che se la giocano sono il Team Liquid che dovrebbe superare lo scoglio Talon (però attenzione che i sudasiatici sono ostici!) e gli Evil Geniuses. Questi ultimi però non stanno giocando bene, come dimostra la sconfitta nel seeding decider e che adesso oppone loro i Gaming Gladiators, in un derby tra made in USA.
E poi c’è la sorpresa LGD. La scena competitiva cinese di Dota 2 è in netto calo ma le 5 vittorie contro una sola sconfitta del team LGS ha il sapore del possibile riscatto. Il quarto di finale contro i russi di 9Pandas (che giocano nella stessa regione di LGD) non è però una passeggiata. Match da seguire.
Infine, partite più facili sulla carta per Shopify e Betboom Team. E’ invece piuttosto incerto il match del WB tra nouns e Azure Ray, due team che si trovano un po’ a sorpresa nella parte alta del tabellone.
Staremo a vedere cosa ci regalerà il primo round del Main Event che si gioca il 20 e il 21 ottobre.
Immagine di testa credits Valve