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Senza un attimo di respiro tornano le grandi corse a tappe e l’ultima dell’anno 2024 è la Vuelta di Spagna, che per quest’occasione parte in Portogallo, a Lisbona, sabato 17 agosto per poi concludersi a Madrid l’8 settembre.

Dopo la doppietta Giro d’Italia – Tour de France da parte di Tadej Pogacar ci sarà senza dubbio un vincitore diverso visto che lo sloveno ha deciso di non partecipare.

Gli spunti come al solito non mancano e attenzione alla presenza per l’Italia di Antonio Tiberi a questa Vuelta 2024.

Vuelta 2024, percorso e tappe chiave

Partenza da Lisbona, quindi, con una cronometro di 12 chilometri nei dintorni della capitale del Portogallo. Questo inizio porterà quindi il gruppo a entrare in Spagna inevitabilmente dall’Extremadura e dalle sue montagne: quarta tappa già potente con l’arrivo a Villuercas con primo scossone alla generale della Vuelta 2024.

Seguirà una prima settimana abbastanza tranquilla, con chiusura rognosa il 25 agosto sulle rampe intorno a Granada, città meravigliosa ma che si trova circondata dalle montagne della Sierra Nevada.

La seconda settimana inizia dopo il giorno di riposo del 26 in realtà con un cambio di panorama assoluto visto che il gruppo ripartirà dalla Galizia, quindi dal nord-ovest della Spagna.

Saranno in teoria tutte tappe nervose quelle dalla decima alla quindicesima, nessuna grande montagna ma nemmeno pause per lo sprint.

Piatto forte, infine, nella terza settimana: martedì 3 settembre salita mitica ai Laghi di Covadonga, nelle Asturie, probabilmente una delle tappe chiave della Vuelta 2024.

L’altra tappa decisiva per la generale sarà la penultima, tutta sui monti attorno a Burgos normalmente battuti dalla Vuelta a Burgos, che si è disputata a inizio agosto: Espinosa de los Monteros ultimo sforzo il 7 settembre prima della crono finale, quindi niente volata, a Madrid, di 22 chilometri.

Una Vuelta 2024 quindi tendenzialmente elettrica, come detto con poche tappe “di trasferimento”, una costante in realtà della corsa a tappe spagnola. In questo nervosismo, nel caldo che ci sarà senza dubbio specie all’inizio, dovranno combattere i corridori.

I favoriti: Kuss per difendere il titolo, incognita Roglic

I vincitori delle ultime 4 edizioni della Vuelta arrivano all’edizione del 2024 circondati più da dubbi che da certezze.

Iniziamo da Sepp Kuss, capitano della Visma, che ha di recente vinto proprio la Vuelta a Burgos praticamente facendo la differenza solo nella tappa regina della corsa e in seguito controllando.

Buone sensazioni per lo scalatore del Colorado che non vinceva niente proprio dalla Vuelta del 2023, quando completò da trionfatore un podio tutto Visma, con Vingegaard e Roglic: strapotere massimo della squadra allora a tre punte e oggi ridotta solo a Kuss, ormai.

Kuss davanti a tutti in azione alla Vuelta 2023. Getty

Vingegaard infatti non ci sarà mentre Roglic con la sua RedBull-Bora è reduce da un pessimo Tour de France, conclusosi con una caduta e un ritiro.

Per questa Vuelta 2024 la RBB schiera i carichi, di nuovo: lo sloveno cerca la sua quarta vittoria in questa corsa e come gregari avrà il solito Vlasov e un Daniel Felipe Martinez che a maggio finì secondo, seppur a distanza siderale da Pogacar, il Giro d’Italia.

E se fosse il colombiano quello con la gamba migliore per la corsa spagnola? Vero è che il percorso non sembra durissimo, ma i pochi chilometri a cronometro non danno un grande vantaggio allo specialista Roglic.

In crescendo, Carapaz e Almeida

Chi invece il Tour de France lo ha finito alla grande è Richard Carapaz, che punta senza mezzi termini a vincere la Vuelta 2024 o quantomeno a tornare sul podio. Miglior scalatore in Francia, disegno della corsa che può favorirlo specie con l’ultima settimana esplosiva, è senza dubbio da tenere d’occhio.

E poi c’è la squadra che sta dominando le grandi corse a tappe di questo 2024, la UAE senza Pogacar e a sorpresa senza Ayuso, che ormai sembra un corpo estraneo. I leader saranno due, anch’essi in buona forma: Almeida, che sogna la Maglia Rossa partendo in casa sua, in Portogallo, e Adam Yates.

Negli altri team non mancano i corridori da podio, o quantomeno da top ten per la Vuelta 2024: Gall e O’Connor della AGR, Carlos Rodriguez della Ineos favorito per la Maglia Bianca del miglior giovane, e il solito Mikel Landa che avrà i galloni da capitano della Soudal dopo aver fatto da gregario a Evenepoel al Tour.

Occhio però agli italiani che possono dire la loro, almeno vincendo qualche tappa. C’è Tiberi che dopo l’ottimo Giro chiuso al quinto posto vorrebbe ripetersi sulle strade spagnole; da verificare Giulio Ciccone mentre Zana e Fortunato cercheranno la gloria personale.