La Vuelta sta volgendo al termine con gli ultimi tre giorni di pedalate verso il traguardo finale di Santiago di Compostela e propone la sua 18esima tappa, un vero e proprio colosso come la Salas-Altu d’El Gamoniteiru, di 162,6 chilometri.
Nella giornata di ieri abbiamo assistito al colpo di coda di Primoz Roglic, che si è imposto nella 17esima tappa davanti a Sepp Kuss, staccato di 1’35’’, e Miguel Angel Lopez.
Ma il vero sconfitto di giornata è stato Egan Bernal, con cui lo sloveno ha a lungo battagliato, prima di imporre la sua legge con un poderoso allungo negli ultimi 8km. Ora Roglic conduce in classifica generale con un vantaggio di 2’22’’ su Mas e 3’11’’ su Lopez.
L’ultima difficoltà per Roglic
Quella odierna si presenta come la tappa regina di questa edizione con arrivo sull’Altu d’El Gamoniteiru di categoria Especial. Si giunge a quota 1772 metri di altitudine (terza cima più alta di questa Vuelta) dopo due GPM di 1a categoria e uno di 2a.
Un’occasione importante, la penultima se guardiamo le restanti tappe, dedicata ai big della classifica generale per poter fare la differenza in salitae definire il podio finale. Se non si è al top, si può perdere terreno già a metà corsa.
La giornata si presenta sicuramente ostica e impegnativa: si parte subito salendo piano piano sino alla rampa del primo GPM del giorno, il prima categoria del Puertu de San Llaurienzu(km 54,1) con i suoi 9,9 chilometri all’8,6%.
Il picco massimo si tocca però dopo soli 1500 metri con una pendenza del 16%. Archiviata la prima scalata, i corridori si troveranno a dover affrontare una discesa piuttosto tecnica e lunga che porterà il plotone al traguardo volante di Barzana (km 86,5).
Da qui in poi si risale verso il GPM di prima categoria dell’Altu de la Cobertoria con i suoi 7,9 chilometri all’8,6% e una seconda parte più tecnica con picchi del 14%.
Dopo la salita la strada tornerà a scendere per circa 13 chilometri e condurrà a circa ad un tratto di 25 chilometri di pianura, prima di approcciare il seconda categoria con bonus dell’Altu la Sega o del Cordal con i suoi 12,2 chilometri al 3,8%.
Il percorso non termina qui: i corridori infatti saranno chiamati all’ultimo sforzo della giornata ovvero quello della temutissima scalata finale verso l’Altu d’El Gamoniteiru.
Salita pazzesca di categoria speciale lunga ben 14,6 chilometri con una pendenza media del 9,8% quasi infinita. Praticamente tutta la scalata si aggira tra il 10 e l’11%, ma attenzione agli ultimi 600 metri dove sono previsti anche picchi del 17% prima del traguardo.
Primoz Roglic, leader della corsa e grande favorito sin dalla vigilia, potrebbe muoversi per primo e fare selezione. Attenzione però anche al duo Movistar composto da Enric Mas e Miguel Angel Lopez, rispettivamente secondo e terzo nella classifica generale.
Saranno costretti ad attaccare per provare a ribaltare le sorti di una Vuelta che al momento appare saldamente nelle mani dello sloveno, considerando anche la cronometro di domenica in cui Roglic parte da strafavorito. Un occhio di riguardo per la vittoria della tappa odierna anche per Egan Bernal e Simon Yates alfieri della Ineos Grenadiers.