Il portacolori della BORA Hansgrohe, Sergio Higuita, ha vinto il Giro di Catalogna del 2022.
La tappa finale, con partenza e arrivo a Barcellona, caratterizzata dal sempre spettacolare circuito del Montjuic, è andata ad Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) e Joao Almeida (UAE Team Emirates) hanno completato il podio finale della gara, una delle più antiche in assoluto: quella che si è appena conclusa è stata infatti l’edizione numero 101.
Lo spettacolo non è mancato così come le preoccupazioni, purtroppo, per quanto capitato a Sonny Colbrelli, che ha fatto ritorno in Italia e che nei prossimi giorni si sottoporrà a ulteriori accertamenti.
L’ultima frazione della corsa ha visto tanti attacchi nei primi chilometri. Una trentina di corridori ha preso il largo: tra questi Sergio Higuita (BORA Hansgrohe), Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) e Joao Almeida (UAE Team Emirates), ma non il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic ) e l’olandese Wout Poels (Bahrain-Victorious), che ha lasciato la manifestazione quando era sesto assoluto nella generale.
Il lavoro del Team Arkea Samsic è servito a ricompattare il plotone: Steven Kruijswijk si è quindi prodotto in una fuga in solitaria, ma dopo dieci chilometri in testa è stato assorbito dal gruppone.
A 95 chilometri dal traguardo è scattata una nuova azione, con una dozzina di corridori che ha salutato la compagnia: Antwan Tolhoek e Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Michael Storer, Quentin Pacher e Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ), Jesrs Herrada (Cofidis), Henri Vandenabeele (Team DSM), Steven Kruijswijk (Jumbo Visma), Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Dries Devenyns (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Louis Meintjes (Intermarket Wanty Gobert Materials) e Marc Soler (UAE Team Emirates).
Il plotone non si è lasciato però sorprendere e tenendo un buon ritmo ha fatto sì che il vantaggio dei fuggitivi non superasse il minuto e mezzo: quando Ciccone e gli altri sono arrivati sul circuito del Montjuic avevano soli 50 secondi di margine. Gli attacchi si sono poi intensificati, Steven Kruijswijk e Quentin Pacher hanno provato ad andarsene ma non hanno potuto fare più di tanto quando sono entrati in scena tutti i corridori che avevano ambizioni di classifica.
Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) si è messo al lavoro per il suo compagno di squadra Richard Carapaz, ma particolarmente attivo si è poi mostrato il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team), al quale si sono uniti l’ecuadoriano Sergio Higuita, che ovviamente non aveva alcuna intenzione di farsi beffare, e il giovane e combattivo Juan Ayuso (UAE Team Emirates).
Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) ha tentato il colpaccio, ma un nuovo attacco di Johannessen ha neutralizzato la sua sortita: si è quindi formato un gruppo con Sergio Higuita, Juan Ayuso, Joao Almeida e Ben O’Connor.
Negli ultimi chilometri prima Richard Carapaz e poi il resto dei favoriti si è agganciato ai primi e così si sono ritrovati in 18 a giocarsi la vittoria di tappa.
In prossimità del traguardo situato sull’Avinguda Rius i Taulet Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è stato il più veloce e ha quindi messo tutti in fila conquistato una vittoria molto prestigiosa.