È andata in archivio la tre giorni danese con cui è cominciata l’edizione del 2022 del Tour de France.
Il velocista olandese Dylan Groenewegen è tornato sul gradino più alto del podio alla Grande Boucle con una clamorosa vittoria in rimonta nella terza tappa in terra scandinava. Portacolori del Team BikeExchange-Jayco Groenewegen era incredulo al traguardo, non era sicuro di aver vinto, ma le emozioni sono esplose quando è stata confermata la sua prima vittoria di tappa al Tour de France da tre anni a questa parte.
Il 29enne ha ottenuto la sua quinta vittoria in carriera al Tour con una pedalata potente al traguardo, che gli ha permesso di sfruttare l’eccellente lavoro dei suoi compagni di squadra.
C’è stato anche un piccolo spavento per Groenewegen a 9 km dalla fine: ha evitato per un pelo una caduta che ha spezzato il gruppo in due ed è stato in grado di tornare rapidamente in testa, con l’aiuto dei suoi compagni di squadra.
Fondamentale il posizionamento prima dell’ultima curva e Amund Grøndahl Jansen ha sfruttato tutta la sua esperienza per spingere Groenewegen a giocarsi la vittoria di tappa: l’olandese è stato bravo perché ha mantenuto la sua posizione prima di trovare uno spazio quando è partito lo sprint, andando a sorprendere tutti gli avversari.
“Devo ringraziare la mia squadra, la mia famiglia e i miei amici: è merito anche loro se sono tornato al Tour in buona forma – ha raccontato Groenewegen -. Non fisicamente, ma mentalmente è stato un periodo difficile, ovviamente. Alla fine ero sulla destra, Amund mi ha messo davvero in una buona posizione sul lato sinistro, ho faticato un po’ ma al traguardo è bastato e non riesco ancora a crederci“.
Wout van Aert è la nuova maglia gialla. “Una bella sensazione, come è ovvio – ha precisato -. Ci sono stato vicino molte volte in passato, ma ora è finalmente giunto il momento. Difenderò e indosserò questa maglia con grande orgoglio. Peccato per i piazzamenti ma sono convinto che ci siano ancora molte grandi opportunità per una vittoria di tappa“.
“È stata una giornata un po’ più tranquilla rispetto a sabato, ma nel finale è tornato un po’ di caos – ha invece spiegato Dainese dopo l’arrivo, sul quale è transitato per settimo -. Negli ultimi chilometri siamo stati davanti e abbiamo evitato le cadute, quindi è stato un buon lavoro. Romain, John e Nils mi hanno portato in una buona posizione nell’ultima curva. Poi ho aspettato un po’ troppo dietro Jakobsen e non ho potuto lanciare lo sprint nella maniera migliore, ma la sensazione è buona, quindi la prossima volta cercheremo di ottenere un risultato più soddisfacente“.
“Ho dovuto rallentare leggermente all’ultima curva e lì ho perso slancio. Ho comunque trovato di nuovo una buona ruota, ma ero scivolato un po’ troppo indietro: alla fine però è arrivato un altro risultato nella top ten e sono felice” ha raccontato Danny Van Poppel, portacolori della Bora-hansgrohe che ha tagliato per decimo il traguardo.
Lunedì, per la carovana gialla, arriva il primo giorno di riposo, con il trasferimento dalla Danimarca alla Francia.