Miguel Angel Lopez non ha fallito l’obiettivo di vincere una tappa al Tour of the Alps.
Il colombiano della Astana-Qazaqstan lo ha fatto conquistando la quarta frazione della corsa che ha portato i partecipanti da Villabassa, in Alto Adige in Tirolo Orientale (Osttirol), a Kals am Grossglockner dopo 142,4 chilometri di fatica. Per il sudamericano si è trattata della seconda affermazione di tappa al Tour of the Alps. La prima la celebrò nel 2018: anche in quel caso mise tutti in fila in un altro arrivo in salita, in Trentino all’Alpe di Pampeago.
Lopez si è lanciato all’attacco quando mancavano tre chilometri all’epilogo, nell’ultimo tratto impegnativo dell’ascesa finale, e con una grande azione è andato a raggiungere il generoso Thibaut Pinot. Il francese della Groupama-FDJ, in fuga per gran parte della giornata, è stato staccato di forza in prossimità dell’ultimo chilometro. Terza piazza per Romain Bardet (Team DSM), che grazie all’abbuono guadagnato all’arrivo si è portato ad appena 2 secondi dal leader del Tour of the Alps, Pello Bilbao.
Lo spagnolo della Bahrain-Victorious si presenterà al via dell’ultima frazione, con partenza e arrivo a Lienz, con il simbolo del primato sulle spalle ma con un folto gruppo di avversari pronti a spodestarlo: sono esattamente in 12 racchiusi in appena 20 secondi.
Una situazione, decisamente particolare, che fa di questo Tour of the Alps l’edizione più incerta di sempre.
“Finalmente sono tornato alla vittoria – ha dichiarato Lopez -. Sul traguardo ho pensato anche a Michele Scarponi: venerdì ricorreranno i cinque anni dalla sua scomparsa e lo sentiamo sempre vicino a noi. Sull’ultima salita non ho attaccato sulle prime rampe perché c’era vento forte, ma ai 3 km dal termine, sull’ultimo tratto impegnativo, ho visto Pinot davanti e ho capito di poter provare a prenderlo. L’avvicinamento al Giro d’Italia sta procedendo nel migliore dei modi“.
“Venerdì sarà una tappa da tutto per tutto: dovremo correre con intelligenza, ma in una corsa breve e dura come quella che affronteremo non ci sarà spazio per nascondersi. Secondo me, chi vincerà la tappa di venerdì si porterà a casa la maglia verde di campo del Tour of the Alps” il commento di Pello Bilbao.
Venerdì saranno 114,5 i chilometri da affrontare con partenza e arrivo a Lienz. Dopo una trentina di chilometri pianeggianti si salirà una prima volta verso il Bannberg, dal versante più impegnativo (5,5 chilometri al 10%).
Una ripida e tortuosa discesa porterà verso un’altra salita ostica che risale il pendio di Oberassling, per altri 4 chilometri sempre attorno al 10%. Una serie di saliscendi e una breve picchiata porteranno verso Anras: ci saranno 15 chilometri di relativo respiro prima del bis di giornata con il Bannberg, stavolta da affrontare arrivando dal versante più semplice.
Pochi chilometri di pianura condurranno all’anello finale di 25 chilometri caratterizzato dal GPM di Stronach (3 chilometri con pendenze in doppia cifra).
Dallo scollinamento mancheranno 10 chilometri all’epilogo: i primi 5 in discesa, seguiti da 4 pianeggianti prima dello strappo di 600 metri che condurrà al traguardo di Lienz.