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In ottica Tour de France, se c’era bisogno di capire più o meno quali fossero le gerarchie in gruppo allora il Tour de Suisse è stato chiarissimo: nessuno può battere la UAE, anche senza Pogacar.

La corsa in territorio elvetico (più lo sconfinamento in Liechtenstein) ha visto trionfare Adam Yates davanti a Joao Almeida, ma in generale la sensazione di dominio da parte della UAE è stata assoluta.

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Joao Almeida di nuovo protagonista con la UAE. Getty

Tour de Suisse, assolo Yates – Almeida

Yates primo, Almeida secondo: questo nella generale. Yates primo, Almeida secondo: questo è accaduto nella quinta e nella settima tappa. Almeida primo, Yates secondo: questo infine nella sesta e nell’ultima frazione, la cronometro conclusiva.

Yates e Almeida a pari punti nella classifica dei piazzamenti del Tour de Suisse, Yates vincitore della maglia del miglior scalatore, UAE ovvia dominatrice della classifica a squadre.

Basta questo a spiegare la sensazione di dominio data da una formazione che sembra ricalcare il “cannibalismo” della Visma nel 2023. Arrivi in parata come in Formula Uno forse non fanno proprio benissimo al ciclismo, ma del resto quando la superiorità è così netta anche fingere è controproducente.

In ottica Tour de France, quando Yates, Almeida e probabilmente anche il giovane messicano Del Toro saranno tra gli scudieri di Tadej Pogacar, le squadre rivali dovrebbero iniziare a preoccuparsi nonostante altre corse abbiano detto, per esempio, che Roglic ha ancora qualche cartuccia da sparare.

Bernal in crescita, Israel che forma

Il Tour de Suisse ci ha anche detto che Egan Bernal piano piano e faticosamente sta rientrando nel gruppo se non dei migliori di quelli appena sotto. Quarto posto nella generale della corsa per il colombiano, beffato nell’ultima tappa da Skjelmose che gli ha “scippato” il podio.

Poco male, Bernal andrà al Tour de France senza l’assillo di fare classifica. L’Ineos per la Grande Boucle punterà forte su Carlos Rodriguez ed Egan dovrà cercare di dare una mano al più giovane compagno di squadra.

Sempre bello comunque vedere il colombiano tornare competitivo dopo il terribile incidente che nel 2022 stava rischiando di compromettergli la vita, e non solo la carriera ciclistica.

Una squadra che invece sta arrivando al Tour de France a fari tutt’altro che spenti è la Israel, che dopo un grande Delfinato con Gee ha piazzato il giovane americano Riccitello nella top 5 del Tour de Suisse. Bene in montagna, bene a cronometro, Riccitello ha debuttato tra i professionisti di fatto quest’anno dopo che nel 2023 era andato a un passo dalla vittoria al Tour de l’Avenir, il Tour de France giovanile.