Vai al contenuto

Il Tour de France 2024 è alle porte, si comincia sabato 29 giugno con la Firenze – Rimini, in terra italiana. Le prime tre tappe in realtà si correranno sulle nostre strade, prima di entrare in Francia dalle Alpi fino alla chiusura a Nizza il 21 luglio.

Sarà un altro assolo di Pogacar come al Giro d’Italia? L’impressione è questa. In realtà ciò che colpisce è la potenza di fuoco sia della squadra dello sloveno, la UAE, e quella del bi-campione uscente, la Visma di Jonas Vingegaard.

Abbiamo deciso di prendere uno per uno gli otto corridori di queste due corazzate del ciclismo internazionale da cui probabilmente verrà fuori se non il vincitore almeno uno se non due di quelli che occuperanno il podio finale.

Con tutto il rispetto per altre squadre potentissime come nomi (e mezzi economici) tipo la Bora di Primoz Roglic, la Soudal di Remco Evenepoel e la Ineos di Egan Bernal e Carlos Rodriguez.

8 contro 8, nomi pazzeschi. Foto Getty

Tour de France 2024, i capitani: Pogacar – Vingegaard

Uno arriva al Tour de France 2024 dopo aver vinto “su una gamba sola” il Giro d’Italia. Da un mese non si vede, ma si sta allenando a Isola 2000 e le voci dicono che stia andando fortissimo. Vingegaard non corre dalla prima settimana di aprile, da quando si schiantò nella discesa di Olaeta al Giro dei Paesi Baschi. Non può essere al massimo della forma anche se la Visma dice che andrà al Tour per vincere…

Yates – Van Aert

In condizioni normali andremmo tutta la vita con il belga, che però pure lui è reduce da una brutta caduta, tre mesi fa, all’Attraverso le Fiandre. Ha ripreso confidenza con le gare al Giro di Norvegia, ma anche lì forse timoroso non ha combinato molto. Tutto il contrario dell’inglese, terzo un anno fa al Tour de France e fresco vincitore del Giro di Svizzera.

Ayuso – Kuss

Bella sfida a distanza tra il giovane spagnolo, molto in palla in questo 2024 (secondo alla Tirreno – Adriatico dietro Vingegaard, primo al Giro dei Paesi Baschi), e la grande rivelazione del 2023, l’americano del Colorado vincitore della Vuelta. Kuss decisamente anonimo quest’anno, al Tour de France 2024 dovrà tenere botta in montagna come del resto 12 mesi fa, ma non sarà facile vista la concorrenza. Attenzione ad Ayuso invece, che debutta alla Grande Boucle.

Sepp Kuss leader della Vuelta e della Visma nel 2023. Getty

Almeida – Jorgenson

Portogallo contro Stati Uniti, il buon Joao ha partecipato alla recente “passerella” della UAE al Giro di Svizzera, vincendo due tappe. Gli manca il vero salto di qualità, forse toccherà a lui al Tour de France 2024 fare il Majka della situazione per Pogacar, come il polacco strepitoso al Giro d’Italia. Jorgenson invece è l’uomo più in forma, numeri alla mano, della Visma. E se facesse lui classifica generale?

Soler – Laporte

Un altro destinato a remare duro in montagna (Soler) al Tour de France 2024 contro uno che da quando è diventato campione d’Europa, settembre 2023, non ne ha più imbroccate molte (Laporte). Anzi si può dire pure che il 2024 del francese della Visma fin qua è stato disastroso compreso un ritiro imbarazzante al Giro d’Italia dopo essere caduto da solo nella tappa che finiva a Rapolano Terme.

Tour de France 2024, i veri gregari di UAE e Jumbo

Rimangono in sei, quelli destinati al lavoro sporco e invisibile durante le tappe del Tour de France 2024. Tra questi un paio di nomi spiccano, uno a testa: quello di Jan Tratnik, sloveno della Jumbo sempre pericoloso nelle frazioni per fughe da lontano, come del resto dimostrato al Giro d’Italia nella Pompei – Cusano Mutri dove arrivò terzo.

La UAE risponde con Nils Politt, campione di Germania a cronometro e autore di una primavera sontuosa a livello di Classiche, con il terzo posto al Giro delle Fiandre e il quarto alla Parigi – Roubaix.

Come potete vedere comunque, ciclisti di livello clamoroso che sarebbero capitani ovunque ma non in queste corazzate dove devono ricoprire ruoli secondari.

La sensazione tuttavia è di una UAE superiore alla Visma in ottica Tour de France 2024.