Dopo la tappa di mercoledì caratterizzata dai tanti tratti in pavé, il Tour de France ha portato giovedì i corridori sulle Ardenne, con 219,9km da Blinche a Longwy.
Come prevedibile si è trattata di una giornata caratterizzata da tanti tentativi di fuga ricuciti dal gruppo fino ai meno 15 chilometri dall’arrivo.
Qui, ripreso Van Aert (Jumbo-Visma) ultimo fuggitivo di giornata, le squadre hanno iniziato a fare le proprie mosse portando davanti i propri uomini chiave. In un finale da classica delle Ardenne, i corridori hanno affrontato in rapida successione la Cote Montingny sur Chiers, 1.6 chilometri al 4.4%, poi Cote de Pulventeux, 800 metri al 12.3% con vetta a cinque dal traguardo, e l’arrivo sulla Cote Religieuses, 1.6 chilometri al 5.8%.
La corazzata UAE Team Emirates si è mossa al meglio, con Majka e McNulty ad accompagnare Pogacar su tutte le asperità, permettendo al giovane sloveno dapprima di ricucire sul tentato allungo solitario di Vuillermoz (TotalEnergies), e infine di bruciare in velocità tutti negli ultimi 500 metri. Un’azione, quella di Tadej, che oltre a consentirgli di vincere la tappa lo ha portato a indossare la maglia gialla di leader della Grande Boucle.
“Vincere su queste strade è ogni volta più bello – ha raccontato Pogacar -. La tappa è stata davvero dura fin dalla partenza, con corridori forti lanciati in fuga e tutto il gruppo sempre a spingere per ridurre il distacco. Non sapevo neanche se alla fine ce l’avremmo fatta ma, con il gran lavoro di squadra, siamo riusciti a tornare in testa alla gara e sono stato scortato bene nelle prime posizioni proprio nel finale. Dopo la fatica delle ultime salite è stata davvero dura superare tutti in velocità, ma evidentemente avevo buone gambe. Sono super felice di questa vittoria e di poter vestire la maglia gialla“.
La settima tappa
Venerdì la carovana gialla affronterà la settima tappa, la Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles: 176,3 chilometri che avranno il loro epilogo con il primo arrivo in salita di questa edizione del Tour de France.
I corridori se la vedranno con una salita molto dura, che presenta pendenze raramente sotto al 9% e punte che arrivano addirittura al 24%, proprio negli ultimi metri prima del traguardo.
Una frazione che, proprio a causa dell’ultimo tratto, non consentirà a nessuno di non dare tutto, e che potrà dare indicazioni ulteriori in chiave classifica. Pogacar cercherà sicuramente di concedere un bis immediato, dando seguito al successo di giovedì, mentre in casa Jumbo-Visma, viste le condizioni non ottimali palesate da Roglic si cercherà presumibilmente di supportare Vingegaard, che al momento occupa la terza posizione nella classifica generale.
Giornata importante anche per la sempre ambiziosa INEOS-Grenadiers, che ha ben più di una freccia al proprio arco, e c’è da aspettarsi qualcosa di interessante pure da Aleksandr Vlasov della Bora-hansgrohe.
Altri potenziali protagonisti di giornata possono diventare Romain Bardet (Team DSM), Nairo Quintana (Arkea-Samsic), Enric Mas (Movistar), Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Tra gli italiani occhio a Mattia Cattaneo (QuickStep-Alpha VInyl), che sta ben figurando.