Il Consiglio Federale della FCI si è riunito per chiarire alcuni fondamentali punti in vista della ripresa degli allenamenti scritta nel nuovo DPCM e consentita già da lunedì 4 maggio
Non sarà un vero e proprio “Rinascimento” del ciclismo ma sarà pur sempre un primo passo verso il traguardo più ambito: la normalità. Lunedì, 4 maggio, l’entrata in vigore del nuovo DPCM consente, finalmente, nuove prospettive al mondo del ciclismo. Materialmente, aprirà le porte di casa di migliaia di appassionati che, pur nel rispetto delle regole previste a tutela della salute, toglieranno la bici dai rulli e ricominceranno a sentire il vento soffiare sul volto. E’ stato, questo, uno dei temi più importanti discussi nel Consiglio Federale tenutosi ieri, giovedì 30 aprile, che è servito anche per mettere a punto una strategia che guarda oltre l’attesa data del 4 maggio. «Il Consiglio Federale nel prendere atto della riapertura dell’attività sportiva – ha immediatamente sottolineato il presidente nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco – rimane in attesa che vengano chiariti alcuni aspetti sia da parte del Governo che del Comitato Tecnico Scientifico». Stando a quanto si desume dalla stesura del DPCM, tutto lascia pensare che tutti potranno tornare in bici per strada, dai professionisti sino agli amatori, purché l’uscita sia individuale, il tragitto percorso sia nella propria regione ed ogni ciclista sia in possesso della certificazione medica di idoneità e dei dispositivi di sicurezza, guanti e mascherina, da utilizzare negli spazi comuni. Il Consiglio Federale ha preso atto delle linee guida approntate dai vari settori con la collaborazione dei Tecnici delle Nazionali e del Settore Studi al fine di elaborare il protocollo sanitario specifico per le attività. Tali linee guida sono ora al vaglio della Commissione tecnico-scientifica del Governo e dopo l’approvazione, saranno rese note ai praticanti.
Altro documento valutato dal Consiglio Federale è quello redatto dal Politecnico di Torino sulla griglia dei rischi. Documento che è stato definito come «basato su dati credibili – è l’analisi dei Consiglieri Federali – e aderenti ai reali rischi legati alla pratica del ciclismo nelle numerose e diverse discipline. Rischi che vengono in definitiva considerati come medi/bassi per la maggior parte delle discipline, anche in attività di gara. Nel documento si possono individuare elementi e suggerimenti che permettano di programmare (fatte salve le indicazioni delle autorità preposte) una ripresa delle gare in tutte le discipline».Il Consiglio ha anche espresso soddisfazione per il decalogo predisposto dall’Accpi: «come manifesto delle buone pratiche di comportamento igienico, da consigliare a tutti i praticanti, non solo ai tesserati,, che esprimono la ferma volontà di consigliare atteggiamenti responsabili che alzino il livello di prevenzione sanitaria per il singolo atleta e di massimo rispetto della comunità oltre alle prescrizioni governative e scientifiche». Risulta così ancora più importante e decisivo il rinnovo della partnership con la Suzuki Italia: «In un momento di particolare difficoltà per lo sport italiano – ha detto Di Rocco – rinnovare la partnership con un marchio importante come Suzuki ci riempie di orgoglio e soprattutto ci fa capire che in questi anni abbiamo costruito un rapporto che va ben oltre la semplice sponsorizzazione». Durante la video conferenza si è anche parlato delle misure da prendere a sostegno delle società. E’ stato confermato lo stanziamento iniziale di due milioni, in attesa che il gruppo di lavoro incaricato in tal senso verifichi se ci sono gli elementi per un intervento ancora più significativo. Il Presidente Nazionale Di Rocco ha avito mandato per contattare UEC e UCI in modo che vengano “congelate” le categorie Juniores e Under. Su proposta del Coordinatore delle Nazionali Davide Cassani si proporrà che nel 2021 la Junior diventi U19 (18 e 19 anni) e la Under U24. Se accolta, questa modifica porterebbe anche ad una revisione delle categorie minori, con l’evidente scopo di far recuperare a tutti gli atleti l’anno perduto. E’ stato poi deciso di rinviare al 2021 la disputa del Campionato Italiano su strada per le categorie Allievi ed Esordienti. Last but non least, è arrivata anche una importante nomina: Paolo Pavoni è il nuovo Segretario Generale della Federazione Ciclistica Italiana, il diciottesimo nella storia.