Ai Mondiali di ciclismo in corso di svolgimento in Belgio è il gran giorno della staffetta mista.
Dopo l’assegnazione dei primi cinque titoli a cronometro nelle prime tre giornate di gara, la giornata di mercoledì 22 settembre vede in programma solo la spettacolare gara in cui uomini e donne correranno insieme, che chiuderà il calendario di prove contro il tempo.
Staffetta mista protagonista della 4ªgiornata
Si tratta della seconda edizione della staffetta mista nella storia del Mondiale, dopo quella di Harrogate 2019, mentre nel 2020 ad Imola la gara non venne disputata in quanto l’edizione del campionato del mondo, condizionata dalle restrizioni per la pandemia di Coronavirus, vide l’assegnazione di soli quattro titoli, quelli élite maschili e femminili a cronometro e in linea.
Molte però sono le differenze rispetto alla prova che in Inghilterra nel 2019 vide l’affermazione dell’Olanda, forte di corridori come Bauke Mollema e Amy Pieters, davanti alla Germania di Tony Martin e alla Gran Bretagna.
In primo luogo a cambiare è la collocazione all’interno del programma: ad Harrogate la staffetta mista fu l’unico titolo assegnato nella giornata inaugurale, mentre quest’anno si è scelto di collocare la gara nel quarto giorno della rassegna iridata e alla vigilia della giornata di riposo.
Ma la novità sostanziale riguarda la lunghezza del percorso: dai 27,6 km del 2019 ai 44,5 che porteranno i corridori da Knokke Heist a Bruges, lo stesso tracciato delle altre prove a cronometro dei primi giorni.
Una bella notizia per Filippo Ganna, che su un tracciato totalmente pianeggiante con lunghi rettilinei, adattissimo alle proprie caratteristiche, potrà puntare senza mezzi termini al bis dopo l’oro nella gara individuale élite che ha visto il piemontese confermare il titolo di Imola 2020.
Come funziona la Mixed Relay
Il regolamento della Mixed Relay prevede che tre uomini e tre donne percorrano 22,2 chilometri ciascuno. Il primo terzetto fermerà il tempo al passaggio della seconda atleta, a quel punto partirà il secondo terzetto che arriverà fino al traguardo con il tempo che verrà preso sul secondo corridore
L’Italia è la favorita e partirà per ultima, alle 15.49. Gli azzurri schiereranno un sestetto eccezionale, lo stesso che due settimane fa a Trento ha conquistato il titolo europeo, con una sola novità, Edoardo Affini al posto di Alessandro De Marchi. Gli altri componenti della formazione saranno Marta Cavalli, Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini e Matteo Sobrero.
Le avversarie più temibili saranno la solita Olanda (Van Vleuten, Van Dijk e Markus tra le donne, Mollema, Bowman e Van Emden tra gli uomini) e la Germania che schiererà Brennauer, Klein e Kroger nel terzetto femminile, Arndt, Martin e Walschweid in quello maschile.
I titoli cronometro per i Junior
Intanto nella giornata di martedì 21 sono stati assegnati i due titoli a cronometro junior.
Medaglia d’oro alla Danimarca tra gli uomini con Gustav Jung e alla Russia tra le donne con Alena Ivanchenko, già campionessa d’Europa a Trento. Medaglia d’argento alla britannica Zoe Backstedt, figlia d’arte: il padre Magnus, svedese, è stato un corridore di primo livello, vincitore della Parigi-Roubaix nel 2004.
Italiani lontani dal podio in entrambe le gare: tra le donne la migliore delle azzurre è Carlotta Cipressi che ha chiuso al 29° posto, tra gli uomini Samuele Bonetto è 9° a 53” dal vincitore.
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