Dopo la trionfale giornata di giovedì, conclusa con l’oro del quartetto maschile nell’inseguimento e di Letizia Paternoster nella corsa ad eliminazione, l’Italia ha fatto incetta di medaglie anche nel terzo giorno di gare al Mondiale di ciclismo su pista in corso di svolgimento presso il velodromo Jean Stablinski di Roubaix.
Rimpianto Ganna, ottimo argento per Milan
Eppure, per i colori azzurri è stata anche una giornata di rimpianti. Filippo Ganna non è infatti riuscito ad andare oltre la medaglia di bronzo nell’inseguimento individuale, la prova nella quale il fuoriclasse piemontese era accreditato del ruolo di favorito.
Ma anche i campioni sono umani, così la locomotiva di Verbania ha pagato caro il blackout in qualificazione, costato la conquista della finale per l’oro che ha visto avere la meglio lo statunitense Ashton Lambie.
Nel testa a testa per il bronzo con lo svizzero Claudio Imhof, invece, Pippo è andato di pura rabbia, andando a riprendere l’avversario dopo appena dopo appena 2375 metri e cercando anche di migliorare il record del mondo, senza riuscirci: peccato, perché nella sfida per il bronzo Ganna è stato più veloce anche dello stesso Lambie, ma a questo livello non è concesso il minimo errore.
“Ce l’ho messa tutta, grazie a chi mi ha sostenuto. Ma a fine stagione era dura”, così Ganna ha commentato su Twitter a fine gara l’ultima performance della propria stagione comunque da consegnare alla storia, con successi su strada e su pista, da febbraio a ottobre.
Ora è tempo di meritate vacanze, così come per l’amico Jonathan Milan, al quale non è riuscita l’impresa di “vendicare” Pippo, dovendosi accontentare dell’argento.
Impossibile avere la meglio su Lambie, al quale Milan ha reso un secondo nella finale per l’oro. Per il giovane friulano, comunque, l’annata si chiude con un bilancio più che positivo, dato che allo storico oro olimpico nel quartetto e alla medaglia di Roubaix si deve aggiungere l’oro nell’inseguimento individuale all’Europeo di Grenchen.
Azzurre da medaglia
Ma a tenere alto l’onore dell’Italia in questi Mondiali stanno pensando anche le ragazze, capaci di andare oltre le previsioni. Così dopo l’oro di Paternoster nell’eliminazione è arrivata la bellissima medaglia di bronzo conquistata da Elisa Balsamo nell’omnium.
La piemontese, fresca di titolo mondiale su strada, è riuscita a riscattare la sfortuna che l’aveva colpita a Tokyo, dove un paio di cadute avevano compromesso le sue prove tanto nell’omnium che nell’americana.
Elisa è stata protagonista invece di una gara regolare, con il terzo posto a metà gara, mantenuto al termine delle ultime prove. Impossibile fare meglio della britannica Katie Archibald, campionessa del mondo, ma c’è qualche rimpianto per l’argento sfumato e andato alla belga Lotte Kopecky. Elisa non è riuscita ad evitare che la belga guadagnasse il giro, ma il terzo posto è comunque un ottimo risultato.
Così, archiviata una giornata che ha visto l’olandese Jeffrey Hoogland conquistare il sesto oro ai Mondiali, nel chilometro a cronometro, sabato verranno assegnati altri quattro titoli: 500 metri a cronometro femminile, madison femminile, inseguimento individuale femminile e omnium maschile.
Per i colori azzurri attesa per Elia Viviani, che nell’omnium, la gara che lo ha visto consacrarsi con due medaglie olimpiche tra Rio e Tokyo, cercherà riscatto dopo il nono posto di giovedì nello scratch.
Miriam Vece sarà invece in gara nei 500 metri a cronometro, ma tornerà in pista anche Letizia Paternoster, in coppia con Rachele Barbieri nell’americana.
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