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Mondiali di ciclismo 2024 al via a Zurigo, questo weekend si inizia con le cronometro per poi concentrarsi, tra due domeniche, sulla prova in linea élite.

Come al solito questa manifestazione è l’occasione per chi ha avuto fin qua un anno super di rimpinguare il proprio palmarès, mentre per i delusi è di fatto l’ultima occasione per tentare la zampata.

Già dalla cronometro di domenica comunque saranno molte le indicazioni, per quanto riguarda la condizione dei vari big.

Mondiali di ciclismo 2024, ancora Evenepoel?

Dopo un’Olimpiade a dir poco perfetta, con il doppio oro in linea e a cronometro, Remco Evenepoel si presenta ai nastri di partenza a Zurigo come il grande favorito per bissare, peraltro, il titolo iridato nella prova contro il tempo.

Il 2024 è stato l’anno del belga, assolutamente, capace di arrivare anche terzo sul podio del Tour de France dietro ai due mostri sacri Pogacar e Vingegaard.

Anche a Zurigo per i mondiali di ciclismo Remco parte con i favori del pronostico per la cronometro di 46,1 chilometri, praticamente tutta in piano, in programma nella città svizzera.

Sulla carta si lotta solo per il secondo posto, con il nostro Filippo Ganna a cui però la distanza eccessiva potrebbe fare qualche scherzetto, e con i due svizzeri Kung e Bissegger chiamati a onorare le strade di casa, più il “solito” Joshua Tarling, molto deludente quest’anno.

La forma recente dice.. Italia

Se dovessimo prendere il podio dell’ultima cronometro olimpica e copiarla pari pari per i mondiali di ciclismo 2024 ci accorgeremmo che manca Wout Van Aert, infortunatosi alla Vuelta; Evenepoel, Ganna, poi Tarling e McNulty.

Venendo a eventi più recenti invece scopriamo che i più in forma sono gli italiani, e non Ganna bensì Edoardo Affini e Mattia Cattaneo, primo e secondo agli ultimi campionati europei.

Nel Limburgo mancavano molti big, però sono numeri che vanno tenuti in considerazione e ci dicono che la pattuglia azzurra per questa cronometro ai mondiali di ciclismo 2024 hanno concrete possibilità di podio. Molte di più che non per la corsa in linea, come vedremo.

Il tracciato di Zurigo, senza particolari asperità, di 3 chilometri più breve di quello dello scorso anno in cui vinse tanto per cambiare Evenepoel su Ganna e Tarling, vedrà prevalere senza dubbio chi ha più gamba.

Attenzione però a una curiosità sulla corsa a cronometro del mondiale: nessun corridore vincitore dell’oro olimpico in questa specialità si è poi ripetuto nella rassegna iridata nello stesso anno. Remco sarebbe il primo, insomma.