Si è conclusa ieri l’edizione 2022 del Giro di Polonia, con la sesta ed ultima tappa da Valsir a Cracovia, per una lunghezza totale del percorso di 177 km. La frazione è stata vinta da Arnaud Dèmare, corridore della Groupama-FDJ, che ha centrato il suo quinto successo stagionale, di cui tre vittorie di tappa al Giro d’Italia di quest’anno.
Il 30enne ha preceduto Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious). Tra gli italiani, si segnala un buon settimo posto di Davide Cimolai (Cofidis), solo dodicesimo Andrea Vendrame (AG2R Citroen).
Non molte emozioni nella sesta tappa, salvo una fuga a tre tentata da Alessandro De Marchi, dal danese Julius Johansen e dall’australiano Jarrad Drizners. Il trio si è staccato a 164 km dal traguardo, ma la fuga è terminata a 22 km dalla fine, quando l’italiano ha cercato la sortita solitaria salvo poi essere ripreso ad una decina di chilometri dall’arrivo dal francese Peters: entrambi sono stati risucchiati dal gruppo, così il vincitore si è deciso in volata nello sprint finale.
Venendo alla classifica generale, il britannico Ethan Hayter è il vincitore della competizione. Il corridore della Ineos Grenadiers si era distinto nella tappa contro il tempo del giorno precedente, forte anche del vantaggio di undici secondi sul secondo in graduatoria, l’olandese Thymen Arensman (Team DSM), e diciotto sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain-Victorious). Per quanto riguarda i nostri portacolori, Matteo Sobrero quarto a 19”, Samuele Battistella settimo a 32”, Diego Ulissi nono a 45”.
Anno dopo anno, il giro di Polonia punta ad affermarsi come un appuntamento in grado di accogliere i corridori più famosi, e l’edizione 2022 è andata proprio verso questo senso. Dopo l’anonima edizione del 2020 causa covid, la ripresa della scorsa annata 2021, la settantanovesima edizione è stata quella dell’exploit proprio in virtù del roster di atleti ad alto profilo, in gran parte non partecipanto al Tour de France 2022, iniziata il 30 luglio a Kielce e terminata il 5 agosto a Cracovia.
Sono stati sette giorni intensi di gara per un totale di circa 1220 km in un territorio prevalentemente pianeggiante e con pochi rilievi pieni di nota, se paragonati ai pirenei francesi, alle alpi italiane ed alle sierre spagnole. Nessun italiano si è aggiudicato le vittorie di tappa, ma spiccano due nazioni che hanno portato a casa quattro tappe su sei: si tratta dei Paesi Bassi, con Olav Kooji e Thymen Arensman (rispettivamente vincitori della prima e sesta tappa), e Germania, con Pascal Ackermann e Phil Bauhaus (conquistatori della quarta e quinta frazione). A parimerito con una vittoria cadauna, Belgio (Gerben Thijssen), Colombia (Sergio Higuita) e Francia (Arnaud Demare).
Tra i corridori più conosciuti che vi hanno partecipato, oltre ad Hayter, segnaliamo Sergio Higuita, Pello Bilbao, Thymen Arensman, Richard Carapaz, Diego Ulissi, Mauro Schmid, Tobias Halland Johannessen, Giovanni Aleotti, Davide Formolo, Lucas Hamilton, Matteo Sobrero e Antonio Tiberi. L’intero gruppo dei ciclisti citati risulta già iscritto per il terzo ed ultimo grande giro della stagione su strada: la Vuelta a Espana 2022, in programma dal 19 agosto all’11 settembre.