Julian Alaphilippe è tornato.
Il campione del mondo, che ha ripreso a correre questa settimana dopo essere stato messo ko dalla bronchite e avere saltato tra l’altro la Milano-Sanremo e il Giro delle Fiandre di domenica scorsa, si è imposto nella seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi che ha portato la carovana da Leitza fino a Viana: con i suoi 207,8 chilometri è stata la frazione più lunga dell’intera competizione.
Il francese della Quick-Step Alpha Vinyl, al primo successo stagionale, ha sfruttato al meglio il grandissimo lavoro dei suoi compagni di squadra, che sono andati a riprendere i fuggitivi e poi è stato pilotato da Remco Evenepoel, andando a tagliare il traguardo per primo davanti al connazionale Doubey e al belga Hermans.
A una quindicina di chilometri dal traguardo, Ibon Ruiz ha attaccato su una salita: i suoi compagni in fuga hanno esitato a seguirlo e così il portacolori dell’Equipo Kern Pharma è riuscito a prendere una decina di secondi vantaggio su di loro. Rimasto solo, però, non è riuscito a completare l’opera: il suo sogno si è spento quando mancavano solamente 540 metri dalla linea della gloria.
Alaphilippe è diventato il primo campione del mondo su strada in assoluto a vincere al Giro dei Paesi Baschi, dove comunque aveva assaporato il successo anche nel 2018 e nel 2019.
Considerando che non vinceva dal Mondiale di Lovanio del 26 settembre dello scorso anno e che il suo inizio di stagione è stato assai tribolato (da non dimenticare lo spettacolare volo, per fortuna senza conseguenze, alle Strade Bianche) si può comodamente affermare che per LouLou si sia trattata di una sorta di liberazione.
“Mi piace correre nei Paesi Baschi – ha raccontato a fine gara -. I fan, che sono fantastici, e il percorso duro rendono sempre più bella la gara: questi sono solo alcuni dei motivi che mi hanno fatto felice di tornare qui dopo tre anni. Non ho avuto il miglior inizio di stagione, ma le motivazioni non mi sono mancate e questa vittoria mi dà molta gioia. La squadra è stata veramente incredibile, tutti i miei compagni hanno svolto un lavoro perfetto tenendomi protetto per l’intera giornata e inseguendo gli attaccanti. Poi Remco è stato perfetto, ha imposto un ritmo indiavolato nell’ultimo chilometro e mi ha lasciato nella posizione migliore per la fase finale. Il mio obiettivo qui era quello di vincere una tappa. Ora che l’ho fatto cercherò di restituire il favore a Remco e aiutarlo nel proseguimento della gara”.
Alaphilippe è diventato il nono corridore della Quick-Step Alpha Vinyl a ottenere una vittoria questa stagione. Primoz Roglic ha mantenuto il simbolo del comando, la maglia gialla, con cinque secondi di vantaggio su Evenepoel.
Mercoledì si corre la terza tappa, la Laudio-Amurrio di 181.7 chilometri: si tratta di una frazione apparentemente molto tranquilla nella prima fase ma decisamente dura nella seconda, che vedrà i concorrenti affrontare per due volte un circuito probante, disegnato su strade strette e che tutti cercheranno di affrontare stando il più avanti possibile per evitare sorprese.