Fine delle chiacchiere, inizia la stagione delle grandi corse a tappe con il Giro d’Italia 2024. Abbiamo già analizzato nel dettaglio sia il percorso sia quelle che potrebbero essere le giornate-chiave in ottica maglia rosa, ma ora è tempo di enumerare i favoriti.
Il ranking che abbiamo deciso di utilizzare riguarda tutta una serie di categorie per quanto riguarda i corridori in gara, fermo restando che il Giro d’Italia 2024 sembra già avere un padrone assoluto, Tadej Pogacar.
Giro d’Italia 2024, il favorito: Tadej Pogacar
Erano anni, forse dai tempi di Miguel Indurain, che un Giro non si presentava ai nastri di partenza con un favorito così evidente. Del resto Pogacar nelle corse a tappe in cui ha partecipato o ha vinto (due volte il Tour) oppure è andato sul podio (due volte al Tour e uno alla Vuelta).
Quest’anno lo sloveno ha messo nel mirino la doppietta con il Tour e l’aperitivo sarà un Giro d’Italia dove i rivali sono oggettivamente poco accreditati. Il percorso è disegnato quasi su misura per Pogi, sperando che non “ammazzi” la corsa fin dai primi giorni (Oropa soprattutto).
A caccia del podio
Ciò che sicuramente sarà più appassionante ed equilibrata sarà la lotta per il podio. Sostanzialmente il resto del gruppo correrà per il secondo e il terzo posto al Giro d’Italia 2024.
Il nome che dovrebbe impensierire maggiormente Pogacar, in quanto a esperienza e palmarés, è quello di Geraint Thomas. Secondo lo scorso anno sciogliendosi nella crono finale di Monte Lussari, il gallese è un diesel maestro di regolarità, ma col rischio di dover rincorrere fin da subito la crisi è dietro l’angolo.
Per quanto riguarda l’Ineos forse alla fine il team dovrà puntare sull’olandese Arensman. Non ci stupirebbe infatti vedere Thomas addirittura fuori dal podio, mentre “da dietro” le ultime settimane ci hanno detto che altri corridori possono ambire al podio di Roma.
Uno di questi è il nostro Antonio Tiberi: il ciociaro punterà senza dubbio alla maglia bianca di miglior giovane e avrà come aiutante un Damiano Caruso già molto esperto di Giro e di podi al Giro. L’unica fregatura per lui potrebbe essere a questo punto la pressione di dover essere l’italiano battezzato per la classifica generale.
In realtà tra i nomi che in questo 2024 si sono fatti notare maggiormente non possiamo non citare Ben O’Connor della AG2R e l’eterno piazzato della Ef, l’inglese Hugh Carthy. Anche la Dsm con l’esperto Romain Bardet potrebbe dire la sua al Giro d’Italia 2024.
Possibili sorprese e delusioni
Ci lascia un po’ straniti la formazione scelta dalla Visma, dominatrice delle corse a tappe dello scorso anno, di puntare forte su un altro giovanissimo debuttante al Giro d’Italia 2024: il belga Uijtdebroeks. Il talento c’è, sicuramente più del capitano designato Laporte.
Visma in alto mare, per l’Alpecin sempre parlando di corazzate del ciclismo: senza Van der Poel spazio alle volate di Kaden Groves. Idem per una Lidl-Trek che con Jonathan Milan punterà a vincere quanti più sprint possibili ma senza ambizioni per la generale a parte forse Juanpe Lopez, recente vincitore del Tour of Alps.
La Bora invece punta sul colombiano Daniel Felipe Martinez, già ai bordi del podio nel 2021 quando fu gregarione di Egan Bernal all’Ineos. Martinez però non è sembrato al meglio di recente.
Una mina vagante invece potrebbe essere Lutsenko dell’Astana, che ha vinto il Giro dell’Abruzzo. Magari non per il podio del Giro d’Italia 2024, ma per la top 10 sicuramente.