Sembra incredibile ma Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) non vinceva una corsa dal Giro d’Italia del 2020, quando arrivò primo ai Laghi di Cancano.
L’australiano ha messo tutti in fila al termine di una frazione molto dura nella quale i grandi favoriti della Corsa Rosa si sono dati battaglia. Richard Carapaz è stato quello che ha acceso la miccia a cinque chilometri dall’arrivo, favorito dal grande ritmo imposto dalla sua Ineos Grenadiers. L’ecuadoriano, vincitore del Giro del 2019, è stato subito seguito da Mikel Landa e da Romain Bardet. Sul terzetto di testa sono poi rientrati Joao Almeida, Jai Hindley e Domenico Pozzovivo con l’australiano che non ha dato scampo ai rivali nello sprint finale.
Juan Pedro Lopez è rimasto in rosa ma il suo vantaggio si è ridotto a 12″ su Almeida e a 14″ su Bardet. Diego Rosa, dopo essere stato uno dei protagonisti della fuga di giornata, si è portato in testa alla classifica dei Gran premi della Montagna e ripartirà martedì da Pescara indossando la maglia azzurra.
“È bello essere tornato su certi livelli dopo un anno deludente come il 2021. Ho avuto problemi di salute e diverse cadute, al Giro mi sono dovuto ritirare a causa di un dolore al soprasella – ha tenuto a sottolineare Hindley -. Ho vissuto in Abruzzo avendo corso per sei mesi in una squadra locale da dilettante scalando diverse volte il Passo Lanciano: anche per questo dettaglio sono particolarmente contento di avere vinto la tappa. Dato che non mi sentivo particolarmente esplosivo ho preferito salire con il mio passo così come ha del resto fatto Almeida: quando siamo rientrati il portoghese sembrava averne di più. Ho pensato soltanto a rimanere attaccato al gruppetto e fortunatamente nessuno ha lanciato un vero attacco. Il mio team si è presentato al Giro con tre leader: non mi sento ancora di escludere nessuno dalla lista dei favoriti“.
La maglia rosa Juan Pedro Lopez Perez ha ammesso di avere fatto un brutto gesto nei riguardi di Sam Oomen. “Gli voglio chiedere scusa perché quando ci siamo toccati e ho messo piede a terra gli ho tirato addosso la borraccia – ha spiegato -. Dopo quell’incidente mi sono concentrato sulla difesa della maglia rosa, salendo con il mio passo e alla fine sono felicissimo di essermi guadagnato un altro giorno in testa alla classifica generale. Mi sentivo bene ma non sono stato fortunato. Il mio sogno, comunque, era difendere il primato in una tappa del genere ed è diventato realtà“.
Joao Almeida, il portoghese dell’UAE Team Emirates, va al giorno di riposo occupando la seconda piazza della graduatoria generale, a 12” dal capoclassifica. “Non ho avvertito buone sensazioni per tutto il giorno. Ho sofferto molto, ma sono riuscito a gestirmi. Sono felice quindi di aver concluso la tappa nel gruppo di testa, ero al limite ma, guardandomi attorno, ho notato che anche gli altri corridori stavano tutti soffrendo. È stata una tappa interessante, ho sofferto ma ho dato il massimo” ha raccontato il lusitano, che nell’edizione del 2020 del Giro a lungo è stato in maglia rosa.