E’ Jakob Fuglsang, ciclista danese dell’Astana, a vincere uno dei Giri di Lombardia più imprevedibili e pregni di colpi di scena, tra cadute e spiacevoli episodi per fortuna senza conseguenza
Tutti gli appassionati di ciclismo sono rimasti con il fiato sospeso ma le prime notizie hanno riportato un po’ di tranquillità e serenità: intorno alle 17, Remco Evenepoel, ciclista belga e astro nascente delle due ruote, è stato protagonista di una bruttissima caduta in discesa, nel tentativo di tenere il passo di un indiavolato Nibali. Il belga ha perso il controllo della sua bicicletta, finendo in un boschetto una decina di metri sotto la strada dopo un impatto con il parapetto a bordo carreggiata. Dopo lo spavento iniziale, gli immediati soccorsi hanno chiarito che Remco era vigile, lucido e ha parlato con i medici prima di essere trasportato in ospedale da un’ambulanza per accertamenti ma, per fortuna, il ds della Deceuninck-QuickStep Davide Bramati ha chiarito la situazione, parlando di forte contusione.
La gara è stata vinta da Jakob Fuglsang grazie ad un attacco deciso sul San Fermo: il danese dell’Astana ringrazia anche il lavoro sporco di un ottimo Vincenzo Nibali che ha dimostrato di avere gamba e condizione, facendo anche da gregario quando necessario, prima di concludere comunque al sesto posto. Seconda piazza per Bennet, mentre terzo è Vaslov che precede Mollema e Ciccone. Da segnalare, purtroppo, un altro fuori programma che ha visto coinvolto Maximilian Schachmann: il campione tedesco su strada, nel tratto che conduce all’arrivo di Como dopo la discesa del San Fermo, è venuto a contatto con un suv nero che, senza autorizzazione, ha effettuato una curva a sinistra tagliando la strada Schachmann. Per fortuna l’impatto è avvenuto ad una velocità non elevata e il corridore tedesco si è prontamente rialzato, chiudendo la corsa al settimo posto.