Dopo un’assenza di nove anni, il Giro del Veneto è tornato a far parlare di se.
A Padova infatti, è il 29enne belga Xandro Meurisse a tagliare per primo il traguardo e a beffare il nostro Trentin che ancora una volta, come accaduto nella Coppa Agostoni, deve accontentarsi del secondo posto. Sale sul terzo gradino del podio Alberto Dainese, in corsa con la maglia della Nazionale.
Gara decisa alla fine
Come si è svolta la gara? Sin dalle prime battute, la corsa è stata animata da un gruppetto di otto fuggitivi che sono riusciti ad avere anche 3’40” sul gruppo, tirato quasi esclusivamente da Astana-PremierTech e UAE Team Emirates.
Il circuito dei Colli Euganei ha poi scremato pian piano il gruppo, che è riuscito a rientrare sui battistrada a circa 40 km dall’arrivo. Ma è stato lo strappo de Il Roccolo a far esplodere il gruppo, con Alexey Lutsenko (Astana) e Marc Hirschi (UAE Team Emirates) che hanno scollinato prima di tutti.
Lo svizzero deve però dire addio ai sogni di gloria a causa di una caduta, mentre in testa si è formato un gruppetto con corridori veloci, come Dainese, Simone Consonni (Cofidis), Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert) e Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix), così negli ultimi 15 km è stato un susseguirsi di scatti per cercare di evitare la volata a ranghi ristretti.
L’attacco risolutore è arrivato ai -6, quando un generoso Jhonatan Restrepo (Androni-Sidermec) si è portato via Trentin e Meurisse. I tre hanno guadagnato 10″ sul gruppo trainato da Italia, Eolo-Kometa e Intermarché, e hanno mantenuto il divario fino all’ultimo chilometro, quando hanno cominciato a studiarsi.
Alla fine Restrepo è partito lungo, venendo risucchiato dal gruppo, mentre Trentin ha fatto partire la sua volta a 300 mt dall’arrivo, venendo saltato da Meurisse negli ultimi 50 metri. Dietro Dainese ha provato la rimonta disperata, dovendosi accontentare del terzo posto.
La soddisfazione del vincitore
Per il belga è la quinta vittoria della sua carriera: “Il DS Gianni Meersman mi aveva informato che avrei dovuto iniziare lo sprint alla ruota di Trentin. Potevo anche non spingere troppo: nel gruppo alle nostre spalle c’erano ancora Kristian Sbaragli e Ben Tulett ma sapevo di potermela giocare in uno sprint ristretto, come al Tour di due anni fa dove ho ottenuto due piazzamenti“.
Meurisse, ha anche ripercorso brevemente la sua annata, segnata dall’infezione da Coronavirus patita: “Sono felice del fatto che ho corso a buoni livelli sin dal Giro di Svizzera. Ad inizio stagione ho sofferto degli effetti a lungo termine del Covid che ho contratto lo scorso anno. L’anno prossimo potrò soltanto migliorare“.
Domenica si chiude la stagione italiana del ciclismo con la prima edizione della Veneto Classic.
[Credits Foto: Getty Images]