Kaden Groves si è assicurato il suo primo successo di tappa al Giro d’Italia in una frazione, la Atripalda-Salerno, segnata dalla pioggia e dalle cadute.
Il corridore australiano era stato coinvolto proprio in una di queste quando mancavano poco più di 7 chilometri all’arrivo ma è stato capace di risalire in sella, rientrare su ciò che rimaneva del gruppo, e battere in uno sprint serratissimo la maglia ciclamino Jonathan Milan.
Giornata difficile per il campione del mondo Remco Evenepoel, finito a terra una prima volta a inizio tappa e successivamente a 2.300 metri dal traguardo.
La maglia rosa resta sulle spalle di Andreas Leknessund, bravo a rientrare sulla testa della corsa dopo essere rimasto attardato. “Ai -7 è scoppiato il caos – ha sottolineato il norvegese -. C’erano tanti corridori a terra, è stato un momento difficile. Ho provato a mantenere la calma perché c’era tanto stress. Sono riuscito a rientrare grazie al lavoro delle squadre degli altri uomini di classifica e degli sprinter che volevano disputare la volata. E’ stata una giornata emozionante, ho capito davvero cosa voglia dire indossare la maglia rosa. Ho dormito poco, ho ricevuto tantissimi messaggi. E’ stata una frazione speciale, mi sono goduto i colori e i paesaggi di questo territorio nonostante la pioggia. Il momento più bello è stato quando in partenza mi sono schierato davanti a tutti con la maglia rosa“.
Le parole del vincitore di tappa
“Ho pianificato la mia presenza al Giro col team fin dallo scorso inverno – le parole di Groves -. La frazione è stata molto dura. Ai -7 c’è stata una caduta davanti a me, ho frenato troppo e sono finito a terra assieme al mio ultimo uomo Alex Krieger. Fortunatamente, ai -3, sono riuscito a rientrare sulla testa della corsa. Ero troppo avanti all’ultimo km, per questo ho deciso di rialzarmi e prendere le ruote del treno della DSM“.
Samuele Zoccarato, portacolori della Green Project Bardiani – CSF Faizané, ha assaporato il colpaccio. “Non pensavo che la fuga sarebbe andata tanto in là, l’idea della squadra era quella di portare una decina di corridori in fuga, alla fine siamo andati in pochi all’attacco, mi sono stupito di essere arrivato così lontano. Ci ho creduto per un attimo, mi ha dato molto morale quando ho visto il vantaggio ai -20 chilometri, ho dato il tutto per tutto. Ora pensiamo alle prossime tappe, il Giro è ancora lungo” ha raccontato il ciclista veneto.
Oggi tappa tutta napoletana
La Napoli-Napoli di giovedì si presenta come una tappa molto mossa e articolata nell’intero percorso caratterizzata da numerosissime curve e saliscendi. Prima parte ad anello attorno al Vesuvio quasi ininterrottamente su strade cittadine con alcuni attraversamenti con ostacoli e tre passaggi a livello.
Si scala in seguito il Valico di Chiunzi per scendere sulla costiera Amalfitana che viene percorsa fino a Sorrento. Segue un tratto finale interamente cittadino in un susseguirsi di centri abitati senza soluzione di continuità.
Fondo stradale buono con lunghi tratti di pavé in porfido in stato discreto. Finale nella città di Napoli su strade ampie e asfaltate. Ultimi 3 chilometri con poche curve e una leggera salita su basolato seguita da 2 chilometri perfettamente pianeggianti fino a via Caracciolo. Rettilineo d’arrivo di 900 m.