L’ottava tappa del Giro d’Italia del 2023 si disputerà da Terni a Fossombrone per la lunghezza di 207 km.
Dopo il primo arrivo in quota nella tappa di ieri, che ha lasciato la situazione in classifica generale pressochè equilibrata, oggi la Corsa Rosa prosegue in una frazione divisa in due parti.
Nei primi 150 chilometri dopo il via da Terni, i corridori non affronteranno grandi difficoltà dovute dall’altitudine: saranno poi presenti negli ultimi 57 prima dell’arrivo nella cittadina di Fossombrone, nel corso dei quali si dovrà scalare per due volte il duro strappo de I Cappuccini (la finale sarà a sei km dalla conclusione) ed il Monte delle Cesane. Il finale sarà dunque piuttosto insidioso, dove gli uomini di classifica potrebbero provare a muoversi, benchè per quanto riguarda la vittoria di giornata sono molte le possibilità che siano nuovamente gli attaccanti a giocarsela.
Sono varie le insidie e le difficoltà della giornata odierna, che negli ultimi 60 chilometri proporrà buona parte dei 2500 metri di dislivello in programma grazie agli strappi dei velocisti ed ai tre Gran Premi della Montagna presenti, tutti con presenze assai dure. Per il secondo giorno di fila (e la quarta occasione in questa settimana), si andrà oltre i 200 km, con una tappa che arriverà a seguito del primo arrivo in salita, quindi con un po’ di fatica nelle gambe e prima della tappa contro il tempo di Cesena: sarà pertanto importante la gestione delle energie. Non si deve inoltre sottovalutare il fattore meteo, con i corridori destinati ad un’altra giornata sotto la pioggia, che renderà – in particolare nelle discese – il finale ancora più complicato.
Tra le squadre che non hanno un uomo di classifica puntando quindi ai successi di tappa, troviamo l’Astana che potrebbe avere più possibilità di vittoria per questa giornata con corridori come Samuele Battistella, Simone Velasco e Christian Scaroni, tutti adatti ad un finale entusiasmante e dotati di uno spunto veloce, che potrebbe consentire loro di giocarsela anche in uno sprint ristretto. Il profilo del tracciato si adatta bene anche a Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) e Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), con il francese che andrebbe a caccia di una vittoria che gli permetterebbe di rientrare nel club dei corridori in grado di portare a casa almeno una vittoria di tappa in ogni Grande Giro.
Da non escludere che ad avere la meglio possano esser proprio gli uomini di classifica. Su tutti, un occhio di riguardo va allo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che vorrebbe recuperare terreno nei confronti di Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), che si limiterà a dosare le energie in vista della cronometro di domenica. Attenzione poi ad altri big come Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), João Almeida (UAE Team Emirates), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che in un finale come questo potrebbero tentare un assalto importante