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Mentre va verso l’archivio un 2024 ricco di spunti interessanti, volgiamo di nuovo lo sguardo indietro alla stagione del ciclismo che sta per chiudersi attraverso cinque corse indimenticabili, quelle che ci hanno entusiasmato di più.

Parliamo di Classiche, di corse di un giorno, ma anche di semplici tappe dei grandi giri. Quelle che ci porteremo sempre nella memoria.

Corse ciclismo indimenticabili 2024, Pogacar alle Strade Bianche

Già qui avremmo dovuto capire molto, in ottica resto della stagione su due ruote: un attacco da lontanissimo e una vittoria in carrozza per Tadej Pogacar. Lo sloveno si è sempre trovato bene alle Strade Bianche, sullo sterrato e sulle colline senesi, ma stavolta forse ha esagerato, “annunciando” persino il punto in cui sarebbe andato via da solo.

Il risultato? Un assolo negli ultimi 80 chilometri, il primo del 2024 che di corse “folli” ne ha regalate diverse, nel ciclismo. I rivali annientati, nessuno in grado di rispondere, quasi tre minuti al secondo (Skujins) e al terzo (Van Gils).

Milano – Sanremo: tra i due litiganti la spunta Philipsen

“La Sanremo è molto difficile da interpretare perché è facilissima come corsa ma è difficile da vincere, perché ci sono 50 corridori che possono farlo”. Parole e musica di Filippo “Pippo” Pozzato, uno che la Milano – Sanremo, appunto, l’ha vinta.

In volata o attaccando da lontano, spingendo sul Poggio o in discesa verso il traguardo di Via Roma, in effetti poche corse sono così variabili come la Classica di Primavera. Quest’anno veniva presentata come il primo grande duello tra Pogacar e Van der Poel, e così è stato.

Frustata di Pogi sul Poggio, recupero di MVDP immediato, marcatura a uomo di stile calcistico e volata ristretta sul traguardo con Van der Poel a tirare lo sprint per il compagno di squadra Jasper Philipsen, robe da matti. Che goduria però quel botta e risposta tra due extraterrestri, una delle più belle corse del ciclismo 2024.

Giro d’Italia: 1a tappa, Venaria Reale – Torino

Per un pelo, letteralmente, Pogacar non ha fatto “il Bugno”. Ecco, l’unico minuscolo dettaglio che gli è mancato per completare una stagione del tutto perfetta, in Maglia Rosa dal primo all’ultimo giorno.

La colpa, se così possiamo chiamarla, di Jhonatan Narvaez, ecuadoriano del team EF capace di rimanere a ruota di Pogi e del tedesco Shachmann nell’ultimo furioso attacco dello sloveno in vista del traguardo, mentre gli altri boccheggiavano.

Dopodiché volata e anche qua, incredibile ma vero, Pogacar sconfitto, addirittura terzo. Tra le corse più indimenticabili del ciclismo 2024 anche quelle dove l’extraterrestre si è scoperto umano.

Tour de France, 11a tappa: Evaux – Le Lioran

Fino a maggio non si sapeva nemmeno se Jonas Vingegaard si sarebbe presentato al Tour de France dopo il tremendo incidente al Giro dei Paesi Baschi. Poi ecco il danese in pista e per un giorno a dimostrarsi superiore persino a Pogacar.

Una tappa stupenda, probabilmente la più bella in assoluto di tutto il 2024, in questa rassegna di corse indimenticabili del ciclismo stagionale. Attacchi e contrattacchi, una sfida tra titani vinta da Vingegaard, per dimostrare quantomeno di essere sul pezzo, anche se non proprio al massimo della forma.

Vuelta, 6a tappa: Jerez – Yunquera

Partenza da una cittadina famosa per le moto e arrivo sulle montagne intorno a Granada e Malaga. In mezzo, una clamorosa fuga-bidone, o quantomeno la cosa più simile a una fuga-bidone mai vista di recente: protagonista assoluto, Ben O’Connor, australiano della Decathlon-AG2R fin lì eterno incompiuto.

Fuga da solo, da lontano, lasciando tutti a quasi cinque minuti, almeno. Secondo, il nostro Dario Frigo, con i favoriti a guardarsi attorno senza sapere come rispondere. Su quel vantaggio O’Connor costruirà la sua superlativa Vuelta, chiusa al secondo posto dopo una rimonta rabbiosa di Roglic.