Nelle ultime settimane, un po’ a sorpresa, hanno cominciato a rincorrersi voci sul commissario tecnico dell’Italia di ciclismo. Daniele Bennati teoricamente non si tocca, ma qualcosa sembra muoversi.
Hanno fatto abbastanza scalpore infatti le dichiarazioni di Giuseppe Martinelli, ex direttore sportivo dell’Astana, che si è quasi auto-candidato alla guida tecnica degli azzurri delle due ruote.
Commissario tecnico Italia, Bennati sulla graticola
Vero è che agli ultimi mondiali di ciclismo l’Italia è andata malissimo nelle prove su strada, ma la situazione del pedale azzurro vive una situazione paradossale, di alcuni grandi specialisti a salvare un movimento altrimenti anonimo.
Ganna e Milan, di nuovo medagliati olimpici, sono i nostri migliori ciclisti. Dopo Nibali non abbiamo ancora trovato un grande corridore di gare a tappe e nelle classiche andiamo davvero male (ma non solo noi).
Insomma, per un commissario tecnico dell’Italia sulla bilancia va messo tutto, certo, però quando non vinci un mondiale dal 2008 (Ballan primo e Cunego secondo) è chiaro che si finisce sulla graticola.
Bennati è ct azzurro dal novembre del 2021 ed è quindi alla terza stagione completa. Risultati ottenuti, non granché a dire il vero.
Inevitabile allora la messa in discussione del commissario tecnico dell’Italia, come succede ovunque.
Cosa ha detto Martinelli
Giuseppe “Beppe” Martinelli in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport ha affermato: “Mi piacerebbe il ruolo di Commissario tecnico dell’Italia. Rivestire questo ruolo mitico, grazie soprattutto a quello che hanno fatto Alfredo Martini e Franco Ballerini, sarebbe un onore”.
“Martino”, un altro dei soprannomi del grande direttore sportivo per 15 anni all’Astana, è arrivato alla fine della sua carriera sull’ammiraglia, ma pensa di rimanere nel giro. “Se il ruolo proposto fosse diverso, mi interesserebbe comunque. Ho una fortissima volontà di essere utile alla causa azzurra”.
Martinelli ha aggiunto: “La situazione attuale in Italia? Non parlerei di difficoltà, all’ultima Olimpiade le medaglie sono arrivate. Ma con squadre pro’ di alto livello potremmo far crescere meglio i nostri talenti. Nibali potrebbe essere la scintilla che faccia scattare in qualche imprenditore la voglia di investire nel ciclismo”.
Non sembrano frasi da auto-candidatura per il posto di commissario tecnico dell’Italia, più da “grande vecchio” (Martinelli ha 69 anni) che cerca di rendersi ancora utile.
Uno dei migliori direttori sportivi della storia recente del ciclismo è normale che si senta in grado di poter aiutare il movimento, ma Bennati forse si merita un altro anno almeno da commissario tecnico dell’Italia.