Il presidente nazionale della FCI Renato Di Rocco ha sentito il Ministro dello Sport Spadafora per fare il punto della situazione. Niente allenamenti, ci vuole pazienza…
Anche il mondo del ciclismo prova a capire cosa succederà quando tutto sarà finito e gli atleti potranno finalmente ricominciare a pigiare a tutta sui pedali regalando emozioni che solo questo sport sa regalare. Nella giornata di ieri, il presidente nazionale della Federazione Italiana Ciclismo, Renato di Rocco, ha “video incontrato” il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Chiacchierata che ha soddisfatto Di Rocco: «L’incontro è durato circa un’ora e ci ha permesso di illustrare tutti i problemi che in questo momento stanno affrontando le nostre società sportive e il mondo del ciclismo».
Il presidente nazionale ha sottolineato tutte le misure che la Federazione attuerà per evitare che la pausa forzata assesti un durissimo colpo a tutto il sistema. Evidenti gli ostacoli da superare per il mondo del ciclismo italiano che ha stravolto il calendario delle gare e degli eventi, Giro d’Italia in primis, con il conseguente crollo delle sponsorizzazioni e dei contributi degli Enti Locali. Di Rocco ha chiesto la sospensione del disciplinare delle scorte tecniche e lo stanziamento di due milioni di euro a sostegno dell’attività delle società sportive. Il presidente nazionale ha anche sottolineato l’impegno della Federazione a favore del turismo e del territorio. In più Di Rocco ha chiesto al Ministro l’autorizzazione affinché gli atleti professionisti possano ricominciare ad allenarsi.
Spadafora, dal canto suo, ha confermato l’interesse del Governo a varare misure di sostegno per l’attività di base, dell’attività promozionale e dilettantistica. In merito alla richiesta di ripresa degli allenamenti, il Ministro dello Sport è stato eloquente, chiedendo a Di Rocco di portare pazienza ancora per un po’ e di chiedere ai suoi tesserati di essere ligi nel rispetto delle regole, almeno sino alla fine del mese di aprile.