Almeno per quanto riguarda l’assegnazione del Meisterschale, le cose in Bundesliga continuano a non cambiare ormai da 10 anni, visto che il nome da inserire all’interno della casella del vincitore del titolo è sempre quello del Bayern Monaco.
Lotta senza quartiere, invece, per il posizionamento in chiave europea e la lotta per non retrocedere in 2. Bundesliga.
Vediamo, esattamente come abbiamo fatto per tutti gli altri maggiori campionati europei, il bilancio di una stagione condotta in porto dai bavaresi.
Riepilogo Bundesliga 2021/2022 | |
---|---|
I campioni | Bayern Monaco |
Qualificate alla Champions | Bayern, Borussia D., Bayer Lev., Lipsia, Eintracht (via EUL) |
Qualificate all’Europa League | Union Berlino, Friburgo |
Qualificata alla Conference League | Colonia |
Retrocesse | Furth, Arminiaa Bielefeld |
Capocannoniere | Lewandowski 35 gol |
La sorpresa | Colonia |
La delusione | Wolfsburg |
I Campioni
Ancora e sempre una sola squadra ha dominato la Bundesliga, il massimo campionato tedesco che ha salutato il decimo titolo di fila da parte della corazzata bavarese, il Bayern Monaco.
Sono adesso 32 le vittorie del campionato da parte di una delle squadre più titolate al mondo e il canovaccio è sempre e comunque lo stesso da ormai una decade. Anche quest’anno la squadra allenata da Julian Nagelsmann, ha cominciato al piccolo trotto, senza strappare allo start, per poi annichilire settimana dopo settimana, tutte le avversarie che hanno provato a tenere il ritmo dei bavaresi.
La squadra campione ha chiuso la propria ennesima marcia trionfale conquistando il titolo con 77 punti raccolti durante il percorso, 8 in più della seconda classificata, l’eterna rivale Borussia Dortmund. È un dato importante, soprattutto se si pensa che le ultime due partite, con il campionato già ampiamente in tasca, sono arrivati solo due pareggi contro Wolfsburg e Stoccarda.
Lo strapotere dei bavaresi è riassumibile in due dei dati fondamentali emersi a fine campionato: miglior attacco con 97 reti fatte e miglior difesa con 37 gol subiti.
Statistiche che dicono poco se non raffrontate con il resto della compagnia. Il secondo miglior attacco di quest’anno, è stato fatto registrare dal Borussia di Dortmund, che ha realizzato ben 12 reti in meno, mentre il record di miglior difesa è stato condiviso con il Lipsia, anch’esso a quota 37 reti incassate.
La altre quattro qualificate in Champions
Obiettivo raggiunto per le altre squadre che fin dai primi momenti di questa stagione, avevano in conto di conquistare un posto in Champions League.
Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen e Lipsia hanno messo le mani sulla possibilità di disputare la Champions dell’anno prossimo in virtù del loro piazzamento in campionato, ma con la positiva aggiunta, per il calcio tedesco, dell’Eintracht di Francoforte, vincitore della Europa League in finale ai danni del Rangers di Glasgow.
Tutti questi dati sono significativi per un motivo: tre delle squadre che avevano occupato i primi 4 posti nella passata stagione, sono le stesse che hanno raggiunto l’obiettivo anche nel 2022: Bayern Monaco, Borussa Dortmund e Lipsia.
Il cambio della guardia è rappresentato dal Bayer Leverkusen che, dopo un’annata oltremodo positiva, ha sostituito il Wolfsburg, autentica delusione della stagione appena chiusa.
Europa League e Conference League
A mettere pressione al Lipsia, ci hanno provato fino all’ultimo la Union Berlino, da tempo in lizza per diventare la prima squadra della capitale tedesca e una delle sorprese stagionali e il Friburgo, entrambe promosse alla prossima edizione dell’Europa League.
In particolare il Friburgo, dopo una lunga rincorsa che l’aveva portata a giocarsi la Champions durante gli ultimi due turni di campionato, si è arenata proprio sul più bello in virtù di due sconfitte proprio contro le dirette concorrenti.
Alla penultima giornata, infatti, il Friburgo è caduto rovinosamente in casa, 1.4 cedendo il passo proprio allo Union, per poi uscire con le ossa rotte dalla trasferta conclusiva di Leverkusen, persa per 1-2.
Si è chiusa così la lotta per la caccia ad un posto in Europa, completato dal raggiungimento dell’unico posto in Conference League riservato alle squadre tedesche e conquistato dal Colonia.
Per darvi un’idea di quanto sia stata dura la lotta per entrare nell’Europa calcistica della prossima stagione, vi basti sapere che tra il quarto posto del Lipsia e il settimo del Colonia, hanno chiuso 4 squadre in soli 6 punti.
Le squadre retrocesse
Per parlare delle squadre che non parteciperanno alla prossima edizione della Bundesliga in virtù della retrocessione nella categoria inferiore, occorre gare un distinguo.
Arminia Bielefeld e Furth, quest’ultima in particolare, hanno tirato i remi in barca piuttosto presto, lasciando campo libero per la lotta alla sopravvivenza, fondamentalmente ad altre due sole squadre, l’Hertha Berlino e lo Stoccarda.
Un finale orribile ha messo a repentaglio la permanenza in Bundesliga della squadra berlinese, la quale ha messo in cascina un deludente pareggio contro il Bielefeld alla terzultima per poi incappare in due confitte contro Magonza e Dortmund.
Tutto ciò è significato spareggio contro la terza classificata in 2. Bundesliga, l’Amburgo, sconfitto a domicilio per 0-2 dopo la sconfitta casalinga per 0-1.
Ed è così, quindi, che l’Hertha giocherà in Bundesliga anche l’anno prossimo, insieme alle neo promosse Schalke 04 e Werder Brema.
Il capocannoniere
Il decimo titolo consecutivo del Bayern Monaco non è l’unica costante del campionato tedesco.
A confermare il trend degli ultimi 10 anni, non sono solo le squadre, ma anche i protagonisti che le hanno fatte, come in questo caso, grandi, o piccole.
È certamente il caso di Robert Lewandowski, celestiale finalizzatore di origine polacca, che mette in tasca il suo ennesimo titolo di capocannoniere del massimo torneo teutonico.
Si tratta del titolo numero 7 in Bundes per il centravanti del Bayern Monaco, grazie ai 35 gol segnati, dopo il record di 41 gol realizzati nella passata stagione.
Anche quest’anno, però, Lewandowski ha fatto il vuoto, lasciandosi alle spalle Schick, che ha portato a suo di gol il suo Leverkusen alla Champions League e Haaland, quest’anno spesso fuori per infortunio, che ha comunque chiuso con un bottino di 22 reti.
La squadra rivelazione
Dall’orlo del baratro ad un posto in Europa. È stato questo il prodigioso passaggio di consegne tra una stagione e un’altra di una delle squadre più sorprendenti tra tutti i campionati maggiori d’Europa.
Il Colonia aveva pericolosamente chiuso la scorsa stagione al terz’ultimo posto, che, come scritto nel precedente paragrafo, in Bundesliga significa spareggio con la terza del secondo campionato in ordine di importanza, in quel caso il Kiel.
Le cose si fecero spinosissime per il Colonia, che perse la gara di andata in casa per una rete a zero e fu a un passo dalla retrocessione. Il sontuoso 1-5 in casa dei rivali, mise però le cose a posto per il Colonia che decise di affrontare un robusto repulisti estivo.
Ma l’artefice di questo cambiamento decisivo che ha portato il Colonia alla fine della stagione attuale, in Conference League, ha un nome e un cognome: Steffen Baumgart.
Nelle ultime 5 stagioni, il 50enne allenatore di Rostock, aveva fatto piuttosto bene al Paderborn e le sirene di una panchina di Bundesliga sono sembrate oro colato per un giovane allenatore affamato come lui.
La delusione
Se invece vogliamo parlare della squadra che più ha deluso durante la stagione appena conclusa, la palma va ovviamente al Wolfsburg.
Le cose erano iniziate nel migliore dei modi per i verdi, anche alla luce di tutta una serie di innesti importanti che nessuna delle squadre di Bundes aveva messo in atto durante la scorsa estate.
Tra i volti nuovi del Wolfsburg, anche quello che avrebbe dovuto dare una spinta decisiva alle velleità del Wolfsburg, Mark Van Bommel, che ha iniziato alla grandissima il suo campionato, in virtù di ben 4 vittorie consecutive nelle prime 4 partite, per poi perdersi incredibilmente nelle successive 8, nelle quali “i lupi” hanno portato a casa la miseria di 3 pareggi e 5 sconfitte.
L’ex allenatore del Wolfsburg ha pagato un errore iniziale in Coppa quando fece sei sostituzioni, che decretarono la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
A fine ottobre la squadra è stata presa in mano da Michael Frontzeck, che ha permesso alla squadra di chiudere la stagione senza patemi d’animo, ma con l’estrema delusione di non poter partecipare alla Champions dell’anno prossimo.
Il Wolfsburg ha chiuso addirittura 12° a quota 42 punti.