Capitolo numero 186 del derby di Manchester.
United vs City nel teatro dei sogni, come lunch match del sabato, nell’undicesima giornata di Premier League.
Tre punti pesantissimi in palio, con lo United attardato con 17 punti e i rivali che sono terzi a quota 20, ma con 5 punti di ritardo sulla vetta. Insomma Ole Gunnar Solskjær e Pep Guardiola si giocano un gran pezzo di stagione nel derby, con il primo che non è proprio ancorato come una volta alla panchina dei diavoli rossi.
Entrambe arrivano alla stracittadina con parecchie assenze, tra cui Pogba per i padroni di casa e Torres nelle file citizen. Un’emergenza che costringerà i due allenatori a rivedere qualche assetto, con Cristiano Ronaldo che torna a giocare contro gli Sky Blues dopo 12 anni all’Old Trafford.
Vediamo cosa ci attende.
Qui, United
Serve la continuità nei risultati.
Il vero grande problema del Manchester United in questa stagione è la mancanza di un percorso lineare. Sia in campo nazionale e sia in quello europeo. Un andamento da montagne russe che ha messo allo scoperto alcuni limiti della squadra e ridotto le certezze di Ole Gunnar Solskjær. Il tecnico norvegese all’indomani del pesante 0-5 patito in casa contro il Liverpool è finito sulla graticola e pur ottenendo la fiducia del club resta sempre sotto osservazione.
Al clamoroso Ko contro i reds, la squadra ha risposto con un meraviglioso 3-0 sul terreno del Tottenham che è costato la panchina a Nuno Santo e l’arrivo di Antonio Conte, colui che solo due settimane fa veniva indicato da molti come il possibile successore dell’attuale tecnico dei diavoli rossi. Un pretendente in meno, vien da dire.
Che la stagione dello United sia composta da alti e bassi, lo si evince da due principali statistiche. L’attacco segna con 19 marcature in 10 gare, grazie anche alla vena realizzativa del suo solito Cristiano Ronaldo. Il vero problema risulta la difesa, un tempo roccaforte dei rossi di Manchester e oggi in grande crisi. Ben 15 le reti al passivo.
Troppe per una squadra che sogna di rimettere le mani su quella Premier League che ormai manca da 8 anni. Cristiano Ronaldo il faro nella notte dunque, in una truppa che nelle ultime settimane ha provato a cambiare pelle. Dal 4-2-3-1, Solskjær nella trasferta di Londra ha varato il 5-3-2 in fase di non possesso, che diventa un 3-4-1-2 quando la palla è nei piedi dello United. Contro gli spurs ha dato i suoi frutti, in Champions con l’Atalanta un po’ meno, ma la squadra appare meno abulica.
Il problema dei tre volte campioni d’Europa resta sempre l’assenza di un vero gioco corale. Il Manchester si affida più alle giocate dei singoli che ad un vero e proprio piano tattico. Cristiano Ronaldo e Bruno Fernandes parlano la stessa lingua calcistica, oltre a quella portoghese, mentre gli altri giocatori appaiono più come soliti in cerca di un posto come primi attori.
In vista del derby mancherà su tutti Pogba fermato dal giudice sportivo dopo l’espulsione contro il Liverpool. Un’assenza pesante che va ad aggiungersi all’emorragia di centrali difensivi, visto che non saranno del match Lindelof e Varane. Tre pedine che davvero rischiano di aggravare una situazione non proprio rosea.
Dicevamo del cambio del modulo e così, per sopperire all’assenza dei difensori, il norvegese sta pensando di rimettere la difesa a 4, con Wan-Bissaka a destra, Shaw a sinistra, mentre Bailly agirà al fianco di Maguire. Il cambio di modulo, dovrebbe farci vedere uno United di nuovo con il 4-2-3-1, dove McTominay e Fred agiscono da cerniera della linea mediana. Cristiano Ronaldo ovviamente punta centrale, supportato da Greenwood a destra, Bruno Fernandes alle spalle e Rashford a sinistra.
Probabile Formazione Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Bailly, Maguire, Shaw; McTominay, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes, Rashford; Cristiano Ronaldo. All. Solskjær.
Qui, City
Tre punti per non andare a fondo.
Il Manchester City arriva al derby con 20 punti, a meno 5 dalla vetta, ma soprattutto reduce dall’inaspettato KO casalingo contro il Crystal Palace. Una sconfitta che brucia e che fa ancora rumore, nonostante il successo in Champions contro il Brugge che ha avvicinato la squadra di Guardiola alla qualificazione.
I Citizen non perdevano dalla prima giornata in casa del Tottenham e la loro striscia di imbattibilità sembrava aver preso la piega dello scorso anno quando misero assieme 27 risultati utili consecutivi, con ben 22 vittorie. Il copione però è stato stravolto in parte dagli Eagles di Vieira e dunque nel derby serve far bottino pieno, per rimanere in scia ad un Chelsea che per il momento ha qualcosa in più e senza dimenticare quella macchina da guerra messa su da Klopp dalle parti di Anfield.
20 gol fatti ci confermano che lo stato di grazia dell’attacco del City è sempre in voga. Con giocatori del genere e della loro qualità ci saremmo meravigliati dell’opposto. La difesa continua ad essere un bunker duro da espugnare con 6 gol subiti in 10 gare. Secondo miglior muro della Premier League, dopo quello del Chelsea.
Va ricordato che delle 6 reti incassate, 2 sono arrivate nell’ultimo turno contro il Palace e una alla prima giornata contro il Tottenham, senza dimenticare il 2-2 di Anfield. Dunque nelle restanti 7 gare, Stones e soci hanno tenuto imbattuta la porta di Ederson in sei occasioni.
Il problema del City arriva probabilmente con le squadre che si chiudono. È stato così alla prima giornata con gli Spurs e la stessa cosa è successa con il Crystal Palace. Il Manchester con il suo possesso palla, non riesce alle volte a sfondare contro squadre che si difendono in maniera ordinata. E questo può essere un bel problema, considerando che nell’attacco del City non c’è il classico ariete che può aprire varchi con sponde o nel gioco aereo.
Ma quasi esclusivamente attaccanti brevilinei che si intercambiano con i centrocampisti. Il vero valore aggiunto della squadra resta Kevin De Bruyne. Il belga sembra aver messo alle spalle gli infortuni e partendo da mezzala agisce poi a ridosso della linea degli attaccanti, con assist, tiri ed inserimenti senza palla.
Anche Guardiola deve rinunciare a diversi elementi in vista del derby. Laporte è squalificato, Torres è out e in difesa oltre al solito Mendy sospeso del club, probabilmente mancherà anche Walker sulla fascia destra. Serve una piccola rivoluzione, ma senza toccare il collaudato 4-3-3, con Cancelo che torna sul binario destro e Zinchenko che ritrova una maglia da titolare sulla fascia sinistra.
In difesa, Stones e Dias saranno i centrali. In attacco, Foden falso nueve, con Gabriel Jesus che parte da destra e uno fra Grealish e Sterling a giocarsi il ruolo di attaccante sinistro. De Bruyne parte da mezzala destra, con Rodi metronomo della mediana e Silva a sinistra.
Probabile Formazione, Manchester City (4-3-3); Ederson; Cancelo, Stones, Dias, Zinchenko; De Bruyne, Rodri, Silva; Gabriel Jesus, Foden, Sterling. All. Guardiola.
Un pò di numeri del derby di Manchester
United e City si sono affrontati 185 volte nella loro storia in tutte le competizioni. Comandano i diavoli rossi con 77 vittorie, rispetto ai 55 successi dei cugini. Ben 53 i pareggi.
I padroni di casa in Premier League non battono il City dall’8 marzo 2020 per 2-0. Il City addirittura non vince in campionato ad Old Trafford da 2 anni, quando si impose 2-0. Nell’ultimo incrocio nel teatro dei sogni è finita senza reti, a testimonianza che negli ultimi anni, l’equilibrio è davvero tanto nella stracittadina.
Sotto il profilo delle reti lo United ha segnato in 185 derby ben 265 gol, rispetto ai 251 dei Citizen. Di questi, da quando esiste dal 1992 la Premier League, i diavoli rossi hanno bucato la porta avversaria 70 volte e gli Sky Blues in 61 occasioni.