L’Italia Under 21 si gioca il futuro nell’ultima partita del girone: dopo due pareggi, gli azzurrini di Nicolato affrontano la Slovenia con l’imperativo di vincere per passare il turno e approdare ai quarti di finale
Tutto nei prossimi 90′. Passa per la gara di domani sera a Maribor contro i padroni di casa della Slovenia la qualificazione dell’Italia ai quarti di finale del Campionato Europeo Under 21 2021. Il CT Paolo Nicolato ha espresso la propria fiducia in merito al gruppo azzurro, che deve necessariamente vincere per passare il girone, indipendentemente dal risultato dell’altra sfida che vede in campo Spagna e Repubblica Ceca. “Sarà una partita difficile, loro giocano in casa e sanno di essere molto seguiti dai media locali. Per la Slovenia è una situazione irripetibile, è una squadra che difficilmente subisce gol e che ha uno spirito patriottico con calciatori di gran temperamento”.
Dopo i due pareggi contro la Repubblica Ceca e contro la Spagna, l’Italia è ancora in corsa per uno dei due posti a disposizione per il passaggio del turno: la qualificazione sarebbe sicura in caso di vittoria contro la Slovenia, ma anche in caso di pareggio nel caso in cui, nell’altra gara, la Spagna battesse la Repubblica Ceca oppure finisse in pareggio, anche se gli Azzurrini dovrebbero segnare due gol in più dei cechi. A vantaggio dell’Italia ci sono i precedenti: 9 partite giocate, 8 vinte dalla squadra azzurra ed un pareggio. Nicolato, però, deve fare i conti con una rosa ridotta ai mini termini, per le espulsioni di Scamacca e Rovella con la Spagna. “Ci sono rimasti 15 giocatori di movimento, dieci più i cinque cambi, non abbiamo molte soluzioni e ci dispiace. Contro la Spagna ci sono stati momenti di nervosismo da non giustificare, ma poi ci sono stati episodi un po’ gratuiti. Rimango sui fatti, a mio avviso i contatti che abbiamo avuto noi non erano duri, non credo che una mano pesante aiuti lo spettacolo. Sono favorevole alle espulsioni meritate, ma per la stragrande maggioranza dei casi i falli sono stati cose esagerate. Non va bene nè il troppo e né il troppo poco. Questa competizione non deve essere usata come progetto pilota, il contatto fisico fa parte del nostro sport e devono essere punite le situazioni antisportive e violente. Bisogna anche dare un peso a ciascun episodio, un tocco con la mano non può essere trattato come una gomitata”, ha dichiarato il CT azzurro.