Inutile, ma non troppo.
L’amichevole Turchia – Italia è il primo impegno azzurro, dopo il tracollo di Palermo che per la seconda volta di fila costa l’accesso al Mondiale alla nostra nazionale.
Una gara indicata da tutti come inutile: amichevole fra due truppe affondate nel playoff, ma con l’Italia che sicuramente mastica più amaro dei turchi.
Serve davvero questa gara si chiedono in molti? In parte, sì. Per le casse della FIGC che raccoglie almeno 3 milioni di euro in questo match, a fronte dei 100 milioni mancati per la qualificazione non ottenuta a Qatar 2022, per il Ranking FIFA e serve a Roberto Mancini per lanciare il nuovo corso.
Il 3.0 della nuova nazionale che verrà: tra orizzonti poco chiari e il buio che al momento aleggia su tutto il movimento. Il CT sembra aver chiarito i dubbi personali e al netto di una rivoluzione necessaria resta sulla panchina dell’Italia. Lui che aveva raccolto le macerie della gestione Ventura, per poi portare 3 anni e mezzo dopo la nazionale sul tetto d’Europa e con l’imbattibilità più lunga di sempre.
Si riparte da qui. Dalla tanto vituperata amichevole di Konya, martedì alle 20.45. Il primo piccolo passo, di un cammino che si annuncia lunghissimo.
I precedenti di Turchia – Italia
L’ultimo precedente tra Turchia – Italia è recente, oltre a sorridere ai nostri colori.
Ma, al netto dell’eliminazione dal playoff mondiale, appare lontano secoli. Eppure lo scorso giugno all’Olimpico di Roma i ragazzi di Mancini hanno iniziato il trionfale percorso continentale battendo 3-0 all’esordio proprio i rivali di domani sera.
Una gara nella quale gli azzurri impressionarono per gioco, brillantezza e cattiveria agonistica. In realtà per la nostra nazionale si tratta della terza trasferta in terra turca, dopo quelle delle 1963 e del 1973: entrambe vinte per 1-0, con la prima gara valida come qualificazione all’Europeo del 1964 e la seconda come qualificazione del Mondiale 1974.
Poi una serie di incontri sul suolo italico e un’altra gara ad aprire gli Europei del 2000: successo per 2-1, firmato da Conte e Pippo Inzaghi, guarda caso sempre l’11 giugno come avverrà 21 anni dopo. Nel mezzo due amichevoli tra il 2002 e il 2006, sempre in Italia e chiuse sempre con il risultato di 1-1.
Italia quindi imbattuta sia in casa dei rivali e sia complessivamente negli 8 precedenti: il bilancio recita 5 successi italiani e tre segni X. Per la terza volta, le due formazioni si troveranno avversarie in una partita amichevole: tutte nel nuovo millennio e a 16 anni di distanza dall’ultimo friendly match.
Statistiche a confronto
Momento difficile per entrambe le compagini. L’eliminazione nella corsa al mondiale pesa come un macigno, soprattutto per l’Italia che compie un back to back di cui andare poco fieri e per la terza volta nella sua storia non prenderà parte alla fase finale della coppa del mondo.
Un dramma sportivo impossibile da prevedere appena la scorsa estate: alla luce dell’ottima partenza nel girone di qualificazione dei mondiali con tre vittorie su tre e la grandissima cavalcata europea conclusa nella magica notte di Wembley contro l’Inghilterra. Da quel momento il buio, o meglio risultati incerti che hanno avuto solo il merito di allungare il record di imbattibilità della nostra nazionale.
Gli azzurri non vincono complessivamente da tre gare, esattamente dalla finale per il terzo e quarto posto dell’ultima Nations League, con l’Italia che batte 2-1 il Belgio, dopo aver perso tre giorni prima la semifinale a Milano contro la Spagna per 2-0. Negli ultimi 270 minuti giocati dalla squadra di Mancini, pareggi con Svizzera e Nord Irlanda nella fase a gruppi delle qualificazioni e sconfitta decisiva in casa contro la Macedonia del Nord.
I turchi in realtà, prima della sconfitta in casa del Portogallo nel playoff, avevano inanellato tre risultati utili consecutivi: un pareggio e ben tre vittorie che hanno permesso alla truppa del CT Kuntz di agganciare quanto meno la seconda piazza e volare agli spareggi.
Stati di forma
Appare quasi scontato di dire che gli stati di forma e soprattutto mentali sono pessimi per le due nazionali. Ad onor del vero la Turchia in Portogallo, sotto per 2-0, ha sfiorato la clamorosa rimonta: sul 2-1 rigore fallito da Yilmaz e gol lusitano sul capovolgimento di fronte. Abbattuti sì, ma con onore verrebbe da dire.
Completamente opposta la situazione degli azzurri che hanno centrato un secondo clamoroso fallimento verso Qatar 2022. Mancini ha già in qualche modo dato idea di quello che sarà l’impianto italiano del 3.0, con diversi giocatori già rispediti a casa. L’unico che tornerà utile, fra coloro che hanno salutato Coverciano anzitempo, è Marco Verratti. Per gli altri è una sorta di addio anticipato, con Immobile e Insigne ai saluti finali.
Non partono alla volta della Turchia nemmeno Jorginho, Berardi e Gianluca Mancini, con Luiz Felipe fermato da un problema muscolare. Sarà quindi l’occasione per il CT Mancini di fare degli esperimenti, con Tonali dal primo minuto in mediana, mentre il tridente è formato da Zaniolo, Scamacca, Raspadori. Spazio a capitan Chiellini al centro della difesa, in quella che potrebbe davvero essere l’ultima sua apparizione con la maglia azzurra.
La Turchia dal canto suo sembra voler concedere l’ultimo valzer proprio a Yilmaz, il cui errore dagli 11 metri è costato caro alla squadra: per lui si tratta dell’ultima gara prima dell’addio. Dal primo minuto Under, così come per Calhanoglu. In difesa conferma per il difensore del Leicester Soyuncu.
Probabili Formazioni
Turchia (3-4-1-2): Cakir; Kabak, Demiral, Soyuncu; Celik, Kokcu, Calhanoglu, Kutlu; Under, Akturkoglu; Yilmaz. Allenatore: Kuntz
Italia (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Acerbi, Chiellini, Biraghi; Cristante, Tonali, Pessina; Zaniolo, Scamacca, Raspadori. Allenatore: Mancini.