È pronto a partire il nuovo Torino targato Paolo Vanoli. Infatti, lunedì 8 luglio è iniziata la nuova stagione dei granata che si sono ritrovati al Filadelfia per il primo allenamento della nuova annata. Tra i presenti anche Ricci, Zapata e Vlasic, con il croato che si è tagliato le vacanze dopo l’infortunio patito all’Europeo. Tra i presenti anche Adam Masina, riscattato dopo il prestito dall’Udinese.
Chi è il nuovo allenatore del Torino: una panoramica
Paolo Vanoli è nato il 12 agosto 1972 a Varese. Cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città, ha debuttato nel calcio professionistico con il Venezia, in Serie B, nella stagione 1993/94. Nel corso della sua carriera da calciatore l’apice lo toccò quando, con il Parma, vinse la Coppa UEFA, segnando anche il secondo dei tre gol con cui i gialloblù sconfissero l’Olympique Marsiglia in finale. Per lui anche due presenze e un gol, contro il Belgio, in Nazionale.
Da allenatore ha iniziato la carriera nella formazione veronese del Domegliara, in serie D, dal 2007 al 2009. Successivamente, dal 2010 al 2017 ha fatto parte dello staff tecnico della FIGC e, in seguito, è stato collaboratore tecnico di Antonio Conte, prima al Chelsea (con la vittoria della FA Cup) e poi all’Inter (finalista in Europa League e poi Campione d’Italia nella stagione 2020-2021). Nel 2021 ha assunto il primo incarico da allenatore di un club professionistico, in Russia, allo Spartak Mosca, vincendo la Coppa di Russia. Nel 2022 è approdato al Venezia dove in due stagioni ha condotto i lagunari dal penultimo posto in Serie B fino alla recente conquista della Serie A.
Quale sarà la filosofia di gioco?
Il Torino che nascerà questi giorni si pone come obiettivo quello di inseguire un affascinante, e senza dubbio ambizioso, traguardo: produrre un calcio moderno, capace di abbinare bellezza, intensità e pure concretezza. Più che i moduli, i numeri, gli schemi, conteranno soprattutto le idee e i principi.
Nella filosofia di questo allenatore non è contemplato l’integralismo quindi non ci sarà nessun dogma a livello tattico. L’ultimo Venezia di Vanoli ne è stato la dimostrazione dato che nel biennio è sfilata una ricca varietà di moduli, dal 4-4-2 fino al 3-4-3. I punti cardine del progetto saranno la riaggressione quando l’avversario ha la palla, il desiderio di dominare il gioco dall’altra metà campo, la propensione a sfruttare con continuità la spinta degli esterni e la solidità difensiva da ricercare attraverso due momenti chiave.
Quale potrebbe essere la formazione
Reparto difensivo
Nonostante potrebbe cambiare più volte il modulo in corso, proviamo a mettere giù una formazione partendo dal 3-5-2 tra sogni di mercato e certezze. L’esame dei reparti dice che tra i pali ha la massima conferma Milinkovic, con Papa come sostituto. Al momento la difesa a tre può contare sulla linea composta da Schuurs (non appena rientrerà), dopo l’addio fresco di Buongiorno in mezzo alla difesa ci mettiamo Welington, difensore classe 2001 del San Paolo, che è uno degli obiettivi di mercato. Ma bisognerà fare i conti con il Southampton dato che il club inglese è infatti in Brasile per chiudere il suo acquisto ma non ha ancora firmato. Il club granata, dunque, insiste su di lui e non molla. A completare il reparto c’è Masina (appena riscattato dall’Udinese). Inoltre, bisognerà rimpiazzare Djidji e Rodriguez, che non rinnovato con i granata. In ogni caso, il reparto difensivo sarà quello dove bisognerà lavorare di più, infatti, sono numerosi i rumors. Dal giovanissimo Simic del Milan, che quest’anno trascorso ha esordito in Serie A fino a Bijol dell’Udinese, altro centrale difensivo super affidabile. Non solo, balena anche l’idea di prendere l’ex fiorentina Igor, quest’anno al Brighton, che conosce molto bene il nostro campionato. L’unico problema potrebbe essere il costo del cartellino che è davvero oneroso (17 milioni), chissà se con un operazione in prestito potrebbe atterrare a Torino.
A centrocampo
Il centrocampo, al momento conta su Tameze, Linetty, Ricci e Gineitis. E c’è pure il ventenne Ilkhan da valutare dopo un prestito che si è rivelato positivo nel campionato turco. Da monitorare la situazione di Ilic visto che lo Zenit ha alzato l’offerta al giocatore. Ingaggio super per il centrocampista: 3,5 milioni e 2 di bonus per 5 anni. Tra club, l’accordo si baserebbe su 23 milioni più 2 di bonus. Quindi si dovrebbe tornare sul mercato per rimpiazzarlo e l’alternative potrebbero essere Gaetano Castrovilli e Giacomo Bonaventura. Entrambi a zero, visto che la Fiorentina non ha rinnovato i loro contratti. Potrebbero essere dello opportunità visto la loro qualità e, nel caso di Bonaventura, l’esperienza che potrebbe aggiungere al nuovo gruppo.
Tra fascia e attacco
C’è molta attenzione per i giocatori di fascia che dovrebbero essere almeno quattro e adesso sono tre, dei quali il più positivo in stagione è risultato sicuramente Bellanova mentre Lazaro e Vojvoda hanno avuto un rendimento altalenante. Quindi sugli esterni è facile prevedere che il Toro di Vanoli presenterà delle novità. Di fatto i nomi che circolano sulla carta sono quello di Terracciano, che al Milan non ha trovato vita facile e quello di Zalewleski, esterno sinistro giovanissimo della Roma. Il trequartista Nikola Vlasic, infine, a oggi avrebbe nel giovane ungherese Horvath (22 anni) la sua controfigura. In più Vanoli dovrà costruirgli un ruolo ad hoc per poter sfruttare tutte le sue qualità, dato che è uno dei giocatori più tecnici della rosa granata. Davanti si è deciso di non puntare su Radonjic, e bisognerà capire cosa fare con Karamoh e Demba Seck. Il punto fermo in attacco è Duvan Zapata, qualche dubbio in più può esserci su Sanabria. Nel caso dovesse partire è pronto Franculino, punta centrale del Mydtjylland, al quale il Toro ha avanzato un’offerta di 8 milioni questa mattina. Non solo in lista c’è anche Laurientè, esterno d’attacco del Sassuolo retrocesso in B. Anche lui potrebbe essere un’opportunità di mercato date le sue grandi doti tecniche.
L’11 titolare ad oggi sarà: Milinkovic-Savic; Schuurs, Masina, Welington; Bellanova, Castrovilli, Ricci, Tameze, Zalewski; Zapata, Vlasic.
Comunque vada quest’estate e il mercato ci sarà molto lavoro da svolgere per Vanoli ma la sua esperienza, sia sul campo che in panchina, lo fa partire con la giusta consapevolezza dei propri mezzi e, soprattutto, delle sue idee. Ha voglia di dimostrare che in una grande realtà come quella del Torino può costruire qualcosa di duraturo.