Il calcio mercato ha chiuso i battenti nella giornata di ieri e da adesso fino a gennaio si possono mettere sotto contratto solo i giocatori svincolati.
Stiamo parlando di quella categoria che non ha trovato squadra al momento e possiamo equipararli a dei disoccupati. Alcuni fuori dal giro per motivi anagrafici, altri per motivi fisici e infine coloro che sono out, perché il calcio certe volte è strano.
Occasioni last second quindi per quei club che non hanno completato la rosa, nella speranza di fare bingo con gli svincolati. Un mercato sempre attivo e pieno di risorse e che chiuderà le proprie liste solo a marzo inoltrato.
Vediamo chi sono gli svincolati del momento e chi può far parte della nostra top 11, schierata con il 4-2-3-1.
Tra i pali il gatto argentino
Un portiere argentino. La nostra top 11 degli svincolati inizia da Sergio Romero, l’ex estremo difensore del Manchester United. Dopo 6 stagioni ad Old Trafford, con appena 7 presenze, Romero dal 5 giugno scorso è rimasto senza contratto. Una carriera che si annunciava ben diversa per l’ex numero 1 di Sampdoria e Monaco, oltre che della nazionale argentina.
96 presenze per lui con l’albiceleste ed eroe assoluto nella semifinale del mondiale 2014, quando con due rigori parati permise all’Argentina di volare in finale contro la Germania. L’Addio alla selezione del suo paese è arrivato nel 2018, dopo il grave infortunio al ginocchio che lo ha fatto diventare da secondo a terzo portiere anche allo United. Classe 1987, a 34 anni spera nell’ultimo scoppiettante contratto della sua carriera.
Difesa di ferro o quasi
Passiamo alla difesa e qui la lista è nettamente più lunga. Fra i titolari schieriamo a destra l’ex Torino Nicolas N’Koulou che non ha lasciato un bellissimo ricordo in maglia granata e il cui valore di mercato si attesta sui 5 milioni di euro. A sinistra, troviamo una bandiera della Lazio come Senad Lulić. 10 anni sulla sponda biancoceleste del Tevere, con 286 gare giocate e un gol rimasto nella storia: quello in finale di Coppa Italia contro la Roma nel 2013. Il 35enne bosniaco ha salutato la Lazio lo scorso maggio.
Al centro della difesa ecco un pezzo da novanta come David Luiz. Il brasiliano classe 1987 è rimasto senza squadra dopo aver chiuso le due stagioni con la maglia dell’Arsenal. Nonostante alcuni errori pacchiani, la sua carriera si è consumata soprattutto tra Chelsea (in due epoche diverse) e PSG. Ha vestito in 57 occasioni la maglia verdeoro del Brasile e partecipando al Mondiale casalingo del 2014. Fu indicato come uno dei principali colpevoli della clamorosa sconfitta per 7-1 in semifinale contro la Germania.
Insieme a lui, l’altro difensore centrale è in qualche modo legato alla Lazio. Ecco Mateo Musacchio che lo scorso gennaio è passato a titolo definitivo dal Milan alla Lazio. Con Simone Inzaghi ha giocato appena 4 gare e con l’approdo di Sarri il suo contratto non è stato rinnovato. Si accomodano in un’ipotetica panchina i vari Elia Mangala (ex Valencia), Shkodran Mustafi (ex Schalke 04), Rodrigo Ely (ex Alaves), Kwadwo Asamoah (ex Cagliari, Inter e Juventus)
Una mediana tutto cuore
Passiamo ai centrocampisti e nei due mediani davanti alla difesa, abbiamo optato per Jack Wilshere e Gaston Ramirez.
Il centrocampista inglese a 15 anni era considerato uno dei più forti talenti della sua generazione, tanto che Arsené Wenger lo volle subito all’Arsenal facendolo esordire a soli 16 anni. Una partenza folgorante con i Gunners, poi il buio totale a causa di continui e gravi infortuni. Nel 2016 l’addio dai londinesi, ma nemmeno con West Ham e Bournmouth è tornato ai suoi precedenti livelli. Attualmente si allena nel Como, ma non può essere tesserato in Serie B in quanto extra-comunitario. Spera in una chiamata dalla Serie A, il classe 1992.
Ramirez invece ha 30 anni esatti ha visto la sua strada separarsi da quella della Sampdoria. L’urugaiano ha speso la sua carriera in Europa tra il Bologna e la Premier League, prima di tornare nel nostro paese nel 2017 con la Samp. I liguri lo scorso giugno non hanno rinnovato il contratto a Gaston, ma su di lui sembrano esserci gli occhi di alcune squadre spagnole.
In panchina si accomoda un giovane Olivier Ntcham. Il francese 25enne è stato il motivo delle dimissioni di Villa-Boas dal Marsiglia lo scorso inverno, quando il club transalpino prese appunto dal Celtic il mediano. Olivier è passato anche dall’Italia, tra il 2015 e il 2017, con il Genoa dove ha collezionato 37 presenze, prima di spiccare il volo verso Glasgow. Quella città in cui è tornato in estate per la preparazione, ma lo scorso 21 agosto lui e il Celtic si sono detti addio.
La Fantasia al potere
Tre uomini di spiccate doti alle spalle della punta. Un tridente di fantasisti che hanno avuto carriere segnate da infortuni e rendimento altalenante.
A destra c’è spazio per Sebastian Giovinco. Chiusa l’avventura con l’Al-Hilal, l’ex Juve a 34 anni si trova senza contratto. Dall’Italia al Canada con il Toronto, prima di provare l’esperienza asiatica. Un giocatore dotato di una tecnica fuori dal comune, ma forse troppo presto bruciato dal nostro calcio e con 23 presenze nella nazionale italiana.
Sulla sinistra, alle spalle della punta, uno dei più grandi rimpianti del calcio francese: Hatem Ben Arfa. Il 34enne fantasista transalpino per l’ennesima volta in carriera si trova fra gli svincolati di lusso. Esploso a 20 anni nel Marsiglia, ha provato poi ad imporsi nel Newcastle, PSG, Nizza, Rennes e Bordeaux, l’ultima squadra a mollarlo lo scorso giugno. Giocatore di grandissimo talento, ma con una testa molto simile a quella di Cassano.
Infine, al centro, fresco di rescissione con la Roma Javier Pastore. Altro grande rimpianto del calcio, il 32enne argentino è arrivato come un salvatore della Patria in casa giallorossa. L’ex Palermo e PSG ha collezionato appena 30 gettoni in tre anni, di cui 5 solo lo scorso anno. Letteralmente demolito dagli infortuni è stato messo negli esuberi da Mourinho. Nell’ultimo giorno di mercato, l’addio alla capitale.
Pronti a subentrare, ecco il tedesco classe 1989 Marko Marin, passato in Italia nel 2014 dalla Fiorentina per pochi mesi e senza mai scendere in campo. Negli ultimi mesi ha giocato con la maglia dell’Al-Raed, prima di essere salutato anche dai sauditi. Incredibile ma vero, resta senza squadra anche Iago Falque.
Approdato in Italia al Genoa, lo spagnolo nato nel 1990, ha legato il suo nome con il Torino per 4 anni, prima di essere mandato in prestito la scorsa stagione prima al Genoa e poi al Benevento. A giugno niente rinnovo fra lui e i granata. Infine ci sarebbe anche Frank Ribery, dopo l’addio con la Fiorentina, ma l’ex Bayern Monaco sembra sempre più vicino alla firma con il Verona.
Gol cercasi in attacco
Lista molto lunga anche per gli attaccanti italiani, ma andiamo sull’usato sicuro e soprattutto sul made in Italy. Dopo aver guadagnato una valanga di soldi in Cina, è senza squadra Graziano Pellé. In realtà, l’ex attaccante anche della nazionale guidata da Conte ha giocato la seconda parte dell’ultima stagione con il Parma, ma senza aiutare i ducali alla salvezza. A 36 anni avrà ancora la sua occasione?
In panchina si scaldano a loro volta Llorente e Tevez. I due ex juventus sono senza squadra, dopo aver militato nell’ultima stagione rispettivamente con Udinese e Boca Juniors. Due ottimi attaccanti, ma su quali l’età e gli acciacchi iniziano a pesare maledettamente.
La top 11 degli svincolati
Ricapitolando, ecco la formazione titolare degli svincolati e schierati con un 4-2-3-1.
Romero; N’Koulou, Musacchio, David Luiz, Lulic; Wilshere, Ramirez; Giovinco, Ben Arfa, Pastore; Pellé.