La prima fase a eliminazione diretta della Champions League ha già regalato emozioni e colpi di scena. Ora, che siamo arrivati ai playoff le partite sono davvero avvincenti e già spettacolari, basta pensare alla finale super anticipata tra Manchester City e Real Madrid. Dunque, le gare d’andata dei playoff hanno visto grandi squadre imporsi in trasferta come appunto i blancos, mentre altre hanno faticato contro avversari più ostici del previsto. Il Feyenoord ha fermato il Milan con un 1 a 0 a Rotterdam, mentre l’Atalanta è uscita sconfitta dal campo del Club Brugge con non poche polemiche. Per citare lo zio Bergomi “Questo non è più calcio”. Invece, Bayern Monaco, PSG, Dortmund e Benfica hanno confermato la loro superiorità, strappando vittorie preziose lontano da casa. In attesa delle sfide di ritorno, abbiamo selezionato la miglior formazione di questa tornata di Champions: una Top 11 che premia i protagonisti assoluti della settimana europea. Tra difese impenetrabili, centrocampisti dominanti e attaccanti letali, ecco chi si è guadagnato un posto tra i migliori di questa andata. Il modulo scelto è il 4-2-3-1!
Portiere
Mignolet (Club Brugge) – Il portiere belga è stato determinante nella vittoria contro l’Atalanta. Ha effettuato diversi interventi importanti, negando più volte il gol ai bergamaschi, soprattutto su Zappacosta e De Ketelaere. Prestazione solida, con parate che hanno tenuto in partita la sua squadra fino al rigore decisivo nel recupero. Portiere d’esperienza che anno dopo anno si dimostra sempre all’altezza della competizione.
Difesa
Read (Feyenoord) – Classe 2006, ma ha giocato con l’esperienza di un veterano. Contro il Milan si è distinto in entrambe le fasi, chiudendo con sicurezza e mostrando grande personalità.
Hancko (Feyenoord) – é stato letteralmente il leader della difesa olandese, riuscendo ad annullare completamente l’attaccante avversario Gimenez. Ha trasmesso grande sicurezza al reparto e non ha mai perso il controllo della situazione.
Upamecano (Bayern Monaco) – Contro il Celtic ha giocato una partita molto solida. È stato decisivo nelle chiusure e, nonostante qualche errore in fase di impostazione della squadra, ha retto l’urto delle offensive scozzesi nei momenti più difficili del match.
Hakimi (PSG) – Ha iniziato con qualche incertezza, sfiorando persino un autogol, ma poi è cresciuto notevolmente nella ripresa. Il suo assist per Dembélé ha chiuso definitivamente il match contro il Brest. La sua spinta sulla fascia è stata fondamentale per il PSG.
Centrocampo
McKennie (Juventus) – Un centrocampista tuttofare nella vittoria contro il PSV. Segna un gol spettacolare con un destro sotto l’incrocio, offre tanta energia e pressing, risultando uno dei migliori in campo per la Juventus.
Bellingham (Real Madrid) – La sua capacità di incidere nei momenti chiave è incredibile. Segna il gol decisivo nel recupero contro il Manchester City, dimostrando ancora una volta di essere un leader assoluto. La sua presenza in mezzo al campo ha garantito equilibrio e pericolosità offensiva.
Trequarti
Paixão (Feyenoord) – MVP assoluto nella vittoria contro il Milan. Ha segnato il gol decisivo con una conclusione precisa (complice Maignan), ha colpito una traversa e ha seminato il panico tra i difensori rossoneri con le sue accelerazioni e dribbling. Una prestazione straordinaria.
Mbappé (Real Madrid) – Segna un gol e mette sempre in difficoltà la difesa del Manchester City. Il suo continuo movimento e la sua capacità di creare occasioni lo rendono imprescindibile in questa Top 11.
Adeyemi (Borussia Dortmund) – Un motore inesauribile nel successo per 3 a 0 contro lo Sporting Lisbona. Segna un gol e contribuisce in modo decisivo alle azioni offensive della sua squadra.
Attacco
Haaland (Manchester City) – Nonostante la sconfitta del City contro il Real Madrid, lui si conferma devastante. Segna una doppietta e colpisce una traversa, dimostrando ancora una volta di essere uno degli attaccanti più letali al mondo.
Allenatore
Carlo Ancelotti (Real Madrid) – Una vittoria storica per il Real Madrid, che per la prima volta espugna l’Etihad Stadium. Ancelotti dimostra ancora una volta di essere un maestro nella gestione delle grandi partite europee, adattandosi con intelligenza alle difficoltà. Con una difesa decimata dalle assenze di Carvajal, Militao, Alaba, Rudiger e Lucas Vazquez, trova soluzioni ingegnose, arretrando Valverde e schierando Tchouaméni come centrale difensivo. Nonostante le difficoltà iniziali e il pressing del City, il Madrid non perde mai la calma e cresce nel secondo tempo, sfruttando al meglio i cambi e approfittando degli errori avversari. La lettura del match di Ancelotti è impeccabile: inserisce Brahim Diaz, che segna subito un gol pesantissimo, e mantiene sempre il controllo emotivo della squadra. Un trionfo di pragmatismo e sagacia tattica, che conferma il Real Madrid come una delle squadre più letali in Europa sotto la guida del tecnico emiliano.
Alla fin fine
Con il ritorno alle porte, le squadre sconfitte avranno un’ultima chance per ribaltare la situazione, mentre chi ha vinto dovrà dimostrare di poter chiudere il discorso qualificazione. Ora la parola passa al campo: chi conquisterà gli ottavi? E chi farà parte della Top 11 del ritorno dei playoff di Champions League?