Mentre la classifica prende corpo e le favorite iniziano a macinare punti – così l’Inter, tra le italiane, così il Liverpool e il City tra le inglesi, così soprattutto il Real e il Barcellona –, sono più le sorprese delle certezze nella nostra top 11 della giornata 3 di Champions League, che ci ha regalato una volta di più un equilibrio sorprendente e l’exploit di squadre che potrebbero davvero rivestire un ruolo di primo piano da qui alla fine del torneo.
Andiamo dunque a vedere chi sono stati i migliori undici giocatori, non solo in base ai voti ma alle prestazioni complessive, in questa terza giornata di Champions.
PERIN 7.5
Se la Juventus è potuta uscire dal campo con un solo gol di scarto, è solo merito suo. Perin ha compiuto almeno tre parate decisive nei 90’, respingendo il rigore di Millot sul finale, prima che El Bilal Touré al 92’ segnasse il gol del decisivo vantaggio. Per il portiere di Latina sono stati in totale nove gli interventi tra i pali: dalla stagione 2003/04, l’unico portiere della Juventus a contarne altrettanti era stato Christian Abbiati (contro il Bayern Monaco nel 2005)
KOUNDE 7
Nel 4-1 del Barcellona al Bayern Monaco, vero sorprendente risultato di giornata, Kounde è stato decisivo nel dare stabilità e spinta ad un tempo in un ruolo a dir poco delicato, contro avversari temibilissimi.
STONES 7.5
Ennesima prestazione maiuscola di un calciatore cresciuto in modo incredibile sotto Guardiola negli ultimi anni. Tornato nel suo ruolo originario, come difensore centrale nella difesa a quattro, ha avuto comunque modo di trovare la rete nel 5-0 dei citizens sullo Sparta Praga.
SINGO 7
In rete nella straripante vittoria del Monaco sulla Stella Rossa (5-1), Singo è un altro giocatore rispetto a Torino. È diventato difensore centrale, ma con doveri d’impostazione e il vizio frequente del gol, come accaduto in questa giornata.
MCGINN 7
Autore di una prova maiuscola contro il Bologna, il capitano dei Villans ha anche aperto le marcature con un gol di punizione diretta dalla trequarti. Nei suoi piedi la luce, nel suo cuore lo spirito da condottiero.
REIJNDERS 8
Due gol e tanta sostanza per Tijani Reijnders, autore di una prova maiuscola nella bella vittoria per 3-1 del Milan sul Club Brugge. Equilibrio, sostanza, qualità e realizzazione. Mica poco.
MILAMBO 8.5
Ci permettiamo di dare quel mezzo punto a Milambo del Feyenoord (1-3 sul campo del Benfica), perché questo ragazzo, già forte, è un classe 2005. La sua doppietta in terra lusitana non è che l’alba di una carriera che si prospetta entusiasmante.
PULISIC 7
Non solo per la prestazione, ma per il momento che sta vivendo. Pulisic, Capitan America, potremmo chiamarlo Capitan Milan, ha realizzato 7 gol e 3 assist in 11 presenze tra tutte le competizioni, questa volta siglando la rete addirittura alla maniera olimpica, da corner.
RAPHINHA 9
Dare 10 è sempre difficile, ma qui è stato difficile non darlo. Raphinha ha segnato tre gol in appena mezzora: una prova straordinaria, che mostra anche la maturità di questo ragazzo. La sua tripletta è segno di una rinascita, quella del Barcellona.
MINAMINO 7.5
Doppietta e prova convincente per Minamino, ex Liverpool che al Monaco sta ritrovando una continuità di prestazioni che non si vedeva dai tempi di Salisburgo.
VINICIUS 9.5
Date un pallone d’oro a quest’uomo, dateglielo subito. Semplicemente devastante Vinicius, il ragazzo che decide quando decidere, e come farlo. Tre gol uno più bello dell’altro: una tripletta che ha spazzato via il Borussia Dortmund (0-2 nel primo tempo, 5-2 del Real a fine partita), dal 62’ al 93’, con tanto di maglia tolta sotto la Grada madridista, come qualcuno aveva già fatto in passato.