Dopo l’esordio in Champions League con il Feyenoord, Thomas Berenbruch è stato mandato in campo da Simone Inzaghi anche negli ultimi minuti del derby di Coppa Italia con il Milan. Ecco chi è il duttile centrocampista italiano dal nome tedesco, 20 anni ancora da compiere, che sa abbinare quantità a qualità, e che potrebbe rappresentare il futuro del centrocampo nerazzurro. E, chissà, anche della nazionale italiana, se dovesse mantenere con il tempo le aspettative di crescita che ci sono attorno al suo talento.
UNA MEZZALA CON IL SENSO DEL GOL. MKHITARYAN E BARELLA I SUOI MODELLI
Thomas Berenbruch ha catturato le attenzioni di Simone Inzaghi mettendosi in grande evidenza con la Primavera dell’Inter. Nato come trequartista, è diventato una mezzala nel 4-3-3 adottato da Andrea Zanchetta. Molto tecnico e bravo negli inserimenti, ha già segnato 8 reti e fornito 4 assist in 20 presenze in campionato, a cui si aggiunge la straordinaria doppietta messa a segno in Youth League con il Manchester City.
Nei 3 minuti in cui è sceso in campo nel derby di Coppa Italia con il Milan, ha rilevato Correa schierandosi da seconda punta, alle spalle di Thuram. A dimostrazione della versatilità nel ricoprire più ruoli dalla cintola in su. Come da lui stesso dichiarato, prende ispirazione da Barella e da Mkhitaryan, due dei grandi pilastri assieme a Calhanoglu del forte centrocampo interista.
LA PAROLA MANTENUTA DI SIMONE INZAGHI
A facilitare l’inserimento in prima squadra è stato, inutile negarlo, anche l’infortunio occorso a Piotr Zielinski, che ha privato Inzaghi di una valida alternativa a centrocampo proprio nel momento cruciale. Con i molteplici impegni da quì alla fine di una stagione molto intensa e che vede l’Inter ancora in corsa su tutti i fronti, c’è bisogno di tutti, come ha sottolineato il tecnico piacentino, che alla vigilia del derby aveva parlato molto bene dei Primavera aggregati, in particolare di Berenbruch, lasciando intendere di potergli concedere una chance.
Cosa che poi è realmente avvenuta, anche se solamente per 270 secondi. Tanto è bastato per rendere molto felice il ragazzo, interista nel sangue, che ha coronato così il sogno di poter disputare un derby in prima squadra. A rendere un po’ meno dolce una giornata che rimane comunque indimenticabile c’è stata l’eliminazione dalla Youth League dei suoi compagni di squadra, sconfitti dal Trabzonspor per 1-0 ai quarti di finale. Un grande dispiacere, che comunque non può cancellare una serata da sogno. Con la speranza che ce ne siano tante altre.